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Non fidatevi,mai
Venezia 1516, un trambusto, uno scoppio tremendo: nel settore degli arsenali c’è stato un attentato; forse una spia del Gran Sultano, l’imprendibile Josef Nasi, l’ebreo, il rinnegato ha colpito ancora la Serenissima?
Giunge sul posto dell’esplosione il “proto” Manuel De Zante , segugio infallibile del Consigliere Nordio, con i suoi scagnozzi, osserva,scruta,indaga , tortura e picchia fino a scoprire la verità. Questa volta però, nonostante le rassicurazioni di De Zante, l’ira di Nordio non si placa, vuole un capro espiatorio da offrire al Doge, vuole un “innocente” che faccia scalpore , uno che per anni si è nascosto ed ora deve penzolare dalla forca. Manuel parte, pronto a soddisfare il suo “padrone”, deve trovare la spia, ma aimè, per un crudele gioco del destino, stavolta tocca a Manuel De Zante diventare da carnefice vittima. Manuel è il rinnegato che Nordio vuole!
Manuel da bambino lasciò Dubrovnik(Ragusa) sede di una comunità di ebrei fedeli al Turco,figlio di una relazione extraconiugale fra il nobile Giambattista De Zante e la bella ebrea Sarah alla morte di quest’ultima fu portato dal vecchio nobile a Venezia : educato al cattolicesimo e a servire Venezia, le sue origini nascoste perché gli ebrei allora erano degni solo del ghetto.
Manuel, fugge inseguito dagli sgherri che una volta comandava, ed è questa conoscenza che lo salva, alla fine giunge a Ragusa a da lì sarà proprio il suo nemico, l’odiato Josef Nasi a salvarlo ed a condurlo fino al cospetto del Sultano.
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