Dettagli Recensione
Notevole e avvincente
A mio parere il romanzo è molto bello. Conoscevo già Cervo per aver letto diversi suoi romanzi su Roma e anche il bellissimo I ponti della Delizia. In questo, che qualificherei come "romanzo breve", ho ritrovato i suoi temi preferiti e anche gli stilemi particolari che caratterizzano la sua prosa, sempre fluida, scorrevole e compendiosa. Ma soprattutto ho incontrato un personaggio magnifico, perfettamente all'altezza del legato romano Valerio Metronio della nota trilogia di Cervo sul terzo secolo. Il cavaliere Eustachius, in effetti, è la perfetta personificazione del monaco-guerriero medievale, umanissimo ma nel contempo del tutto "antimoderno", e spero proprio di ritrovarlo in un successivo romanzo dell'autore, sperabilmente con una trama più sviluppata. Ottima la definizione dei personaggi, avvincente la storia, bellissime come sempre le scene di battaglia. Ma soprattutto ho trovato apprezzabile il modo in cui Cervo, pur senza eccessi didascalici, e avvalendosi anche di un uso accorto del linguaggio, ben differenziato a seconda del rango dei suoi personaggi, ti fa "respirare" il Medioevo, attraendoti con la maestria di sempre in un'epoca lontana ma tuttora affascinante, forse, almeno per me, più dello stesso Impero romano.
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