Dettagli Recensione
drammatico.
Questo è il primo romanzo di Pansa che ho letto.
Lettura non facile, e non tanto per il lessico, quanto...per il contenuto duro, da "digerire".
La parte romanzata direi che è stata utilizzata per raccontare la STORIA, ben più pregnante. Infatti la storia della forte ed indomita Nora e della sua famiglia, per quanto piacevole,( non mi è sembrata per nulla una soap opera, come qualcuno l'ha definita!) era un pretesto per raccontare i momenti durissimi della guerra civile in Emilia.
Per questo motivo , a Nora si affiancano nella storia molti personaggi reali e noti,come Togliatti, De Gasperi; la vicenda di un paese, di una famiglia , si allarga per diventare la vicenda di un popolo intero.
Si racconta la guerra, con date, nomi, cognomi; ma si racconta soprattutto il dolore della gente ; la paura della morte, delle ritorsioni, delle incursioni, ; lo sgomento, l'incertezza del futuro.
Resistenza: argomento interessante per chi, come me, proviene da una zona- le Langhe piemontesi- dove la lotta partigiana è stata aspra e senza esclusione di colpi..
Accompagnata durante l'infanzia da lunghi e dettagliati racconti da parte del nonno , sono venuta a conoscenza di numerosi episodi che erano rimasti nella cosiddetta "zona d'ombra"...quelli che i libri di storia non menzionano.
Ebbene, mi ha sconvolta ,con la lettura di questo libro, scoprire che in Emilia questi episodi erano moltiplicati per cento, mille...che la paura non proveniva solo più dal regime nazista, ma anche dai cosiddetti "partigiani rossi", che hanno insanguinato paesi e campagne, ben oltre il 25 aprile.
Un romanzo sulla Resistenza, rigorosamente documentato,di forte impatto emotivo e da leggere!