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Q
Libro scritto a più mani e si vede, le prime 100 pagine sono un'accozzaglia di fatti e personaggi che passano veloci, non riesci a ricordarne i nomi, ti chiedi che senso abbiano nella storia, ti chiedi quale sia la storia .
Disperato penso di aver comprato un "mattone" e già preparo anatemi per chi lo ha definito un capolavoro, poi improvvisamente arriva qualche barlume di comprensione, il filo della storia si dipana dalla matassa i personaggi prendono un minimo di vita.
E comincia il racconto di una lotta di uomini, contro il potere religioso ottuso e dogmatico in cerca di una fede più vicina ai sentimenti della gente.
Siamo nel 1500, la Germania è scossa dalle teorie di Martin Lutero ma anche da quelle di altri predicatori, i culti paralleli si diffondono a macchia d'olio trovando terreno fertile nella miseria, nella povertà , nell'avversione ai privilegi dei potenti, nel freddo distacco da una chiesa come istituzione che sembra più interessata a mere cose materiali come un mercante qualunque piuttosto che a coltivare le anime.
Simbolo di questa lotta sono due uomini : uno che cambia nome , luoghi e mestieri sempre professando e diffondendo come un profeta reietto una fede che sia più vicina alla gente , sempre affascinato dalle teorie eretiche dei tempi, ed un enigmatico e misterioso Q , una scaltra spia al soldo di Giovanni Benedetto Carafa (futuro Papa Paolo IV) , potentissimo e intransigente cardinale del Sant'Uffizio, sostenitore dell'inquisizione . Un duello a distanza che dura quarant'anni e attraversa l'Europa, dalla Germania ad Anversa, all'Olanda, poi in un Italia ancora divisa per finire a Costantinopoli.
In questo libro non ci sono misteri profondi , alcuni personaggi pur importanti sono appena accennati nel carattere, quasi che bastino le loro azioni a descriverceli. Solo il passare del tempo ed il succedersi degli avvenimenti ti fa avere familiarità con i protagonisti , descritti con un certo distacco, perchè al centro di tutto c'è una lunga e vasta lotta , tra falsi profeti, approfittatori, incomprensioni , interpretazioni di comodo , c'è chi in fondo al cuore persegue uno scopo a suo modo di vedere nobile e di importanza vitale.
Per il cardinale Carafa creare un'imperituro terrore di Dio e della punizione che si troverà contravvenendo alle regole, ma quali regole, quelle di Dio o quelle create dagli uomini in Suo nome. Per gli eretici professare una fede più semplice e meno corrotta dagli intrallazzi di corte dei potenti, che sia una vera guida spirituale . Ad un certo punto rischi di confonderti , di non sapere più chi sono i buoni e chi sono i cattivi , se veramente la verità sta da una parte sola , se non abbiano entrambi i contendenti le loro buone ragioni perchè forse in fondo è proprio così , come la storia degli uomini da quando ha avuto inizio: la VERITA' passa come un vento leggero lasciando su ognuno qualche briciola da raccogliere, su uomini che esercitano il loro diritto più grande , il libero arbitrio, e lo reinterpretano e lo distruggono e con esso le proprie esistenze in attesa di essere giudicati da Qualcuno al di sopra delle parti .
Non è un capolavoro , in certi momenti manca un pò di "anima" nei personaggi , ma da un certo punto in poi è molto interessante e si legge veramente d'un fiato.
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Silvia, il consiglio è di finirlo perché come ha scritto andrea, dopo un inevitabile disorientamento iniziale, si comincia a capire il senso di tutta la storia e solo alla fine la si riesce ad apprezzare davvero.
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ho appena terminato la lettura della tua rece e ti faccio i complimenti!
bellissima!!!!