Dettagli Recensione
UNA STORIA ROMANTICA FORSE TROPPO
Il libro è diviso in due parti: una narrata nel 2003 con protagonista una giornalista di nome Ellie Haworth e l'altra ambientata nel 1960 dove conosciamo Jennifer, una donna bella e ricca che ha avuto un recente trauma causato da un incidente.
Ellie sta vivendo un momento difficile della sua vita e della sua carriera, il suo lavoro per il "The Nation" non va affatto bene, non è più la stessa giornalista di alcuni anni prima, le manca quella passione che la animava, era affamata di notizie, era sempre sul pezzo se non più avanti degli altri. Mentre ora non riesce a concentrarsi sul lavoro, a trovare una storia che le faccia scrivere un buon articolo e accresca i suoi lettori.
"«Non mi interessa sapere che cosa succede nella tua vita privata, Ellie. Non voglio sapere quali sono i tuoi problemi personali, se ti è morta una persona cara, se hai una montagna di debiti. Non ci tengo particolarmente neanche a sapere se hai qualche grave malattia. Voglio solo che tu faccia il lavoro per cui sei pagata. Dovresti avere imparato, ormai, che i giornali non perdonano. Se tu non produci buoni pezzi, noi non otteniamo la pubblicità o, addirittura, le cifre di diffusione che dobbiamo garantire.» [...]"
(citazione)
Il suo capo le chiede di scrivere un articolo sulle donne degli anni sessanta, sulla moda, sulla loro mentalità e sulle preoccupazioni che avevano all'epoca, per farlo andrà nell'archivio del giornale e dovrà trovare qualcosa di interessante che le possa far pubblicare un buon pezzo.
A complicare le cose nella sua vita c'è la relazione d'amore che Ellie ha con un uomo sposato, il suo amante non la tratta con rispetto, non considera la loro frequentazione importante e non ha intenzione di lasciare la moglie.
Tra gli scaffali dell'archivio scopre delle lettere dove un uomo chiede a una donna, di lasciare il marito e di fuggire con lui, Ellie decide di scoprire come sia andato a finire questo amore "proibito".
A questo punto entra in scena la storia di Jennifer, una bellissima donna di ventisette anni che è sposata da quattro con Laurence Stirling, un ricco imprenditore.
Jennifer non ricorda quello che è successo, non riconosce il marito, sa solo che ha avuto un incidente e che ha preso un colpo alla testa che le ha provocato questa amnesia. Si sente un'estranea nella sua casa e con il marito è molto fredda e distante, cerca di ricordare e di integrarsi in questo mondo che non sente suo.
In Jennifer iniziano a nascere dei dubbi su quello che Laurence le ha raccontato e su quello che le è accaduto e non si fida più di lui e inizia a ricordarsi di Anthony... il suo amante.
"«Gli uomini preferiscono lavorare che affrontare tutto il resto.»
«Il resto?»
«Le complicazioni della vita quotidiana. La gente che non si comporta come tu vorresti, che prova sentimenti che preferiresti non provasse. Sul lavoro si possono conseguire dei risultati, si può essere padroni del campo. [...]»"(citazione)
Questa è una storia d'amore e io volevo "staccare" un po' da alcune letture impegnative che mi hanno accompagnato negli ultimi tempi e quindi mi ha fatto bene leggere questo libro.
E' un libro romantico, non troppo, la Moyes mantiene sempre il suo stile coinvolgente e a tratti emozionante, ma non scade mai nel melodrammatico o nel mieloso.
Un romanzo d'amore ha delle caratteristiche ben precise, la storia prevede un lieto fine, intrighi, passioni e tradimenti in questo l'autrice segue le "regole" del genere, naturalmente la Moyes ha un suo stile ben definito che riesce a catturare il lettore sebbene la trama sia prevedibile.
Mi hanno colpito moltissimo le due protagoniste Ellie e Jennifer che l'autrice delinea in maniera convincente.
Ellie è una ragazza che ha molto talento nel suo lavoro, ma purtroppo la sua vita sta prendendo una piega troppo complicata, che la sta portando al "fallimento" sia professionale che personale, deve solo trovare la forza in se stessa per capire cosa vuole davvero. La crisi che sta affrontando la porterà a guardarsi dentro e ad affrontare delle cose che ha in sospeso, anche se sono dolorose.
Jennifer è una donna che può sembrare all'apparenza frivola e superficiale, lei è stata educata a essere una brava moglie e ad assecondare il marito, l'unica felicità che conta è quella del proprio partner. Gli interessi personali, le ambizioni e i sentimenti delle donne dovevano essere accantonati.
Jennifer doveva essere sempre perfetta e all'altezza del marito, non dare scandalo o fare qualcosa che avrebbe potuto far vergognare Laurence, doveva sostenerlo in tutte le sue scelte.
"Ho fatto quello per cui sono stata allevata. Ho incastrato un marito ricco, e lo rendo felice."(citazione)
Ma Jennifer recita un ruolo che non le appartiene, lei è molto intelligente, solo che non ha avuto scelta, era la vita che gli altri avevano delineato per lei.
Nonostante la storia mi sia piaciuta, durante la lettura ho avuto delle perplessità, manca qualcosa a questo libro, quel "graffio" che trovato in altri libri di Jojo Moyes, anche se riconosco il talento narrativo dell'autrice.
Non tutti i libri possono essere emozionanti o coinvolgenti allo stesso modo, ma ho apprezzato anche questa storia dove non ci sono eventi drammatici cosi eclatanti che possono colpire il lettore.
Mi sento di consigliarlo soprattutto a chi ama le storie d'amore non mielose, ma che parlano di vita, di donne e di ricerca della felicità.
Spero di guardare anche il film su Netflix e vedere se sia fedele o meno al libro.