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una splendida donna di nome Chloè
Una ragazza come lei di Marc Levy è un libro intenso ed emozionante. La copertina recita trattasi di:
“una irresistibile commedia romantica”,
e non può che trovarmi d’accordo. Ma chi è la ragazza di cui si va parlando? E’ una ragazza splendida. Costretta su di una sedia a rotelle da un incidente, che le ha distrutto la parte inferiore delle gambe, affronta la vita con piglio, autorità e risolutezza. Svolge con coraggio svariati lavori, tra i quali presta la sua voce a recitare nella lettura di audio libri e affronta periodicamente le difficoltà della sua disabilità con coraggio e determinazione, cercando, nei limiti del possibile, di evitare l’aiuto esterno. Ma il perno della narrazione è che lei abita all’ottavo piano di un condominio particolare, al numero 12 di Fifth Avenue, dove gli abitanti sono:
“Gli Zeldoff sono degli autentici bigotti. (…) Mr Morrison è un alcolizzato dai modi eleganti. Il tipico ubriacone curioso, peccato che non capisca mai niente, poveretto. I Clerc sono francesi, marito e moglie, si sono trasferiti a New York tanto tempo fa ma vivono in una bolla. (…) Quanto a Mrs. Coolins è vedova ma allegra, almeno all’apparenza, con sempre una parola gentile per gli altri. (…) I Williams…. Il signore è giornalista a Fox News, si occupa di economia. Quanto alla signora è difficile essere più falsa di lei.”.
Uno stabile dove:
“L’ascensore era il simbolo di uno stile di vita cui gli abitanti del palazzo erano molto affezionati.”
Un giorno succede l’irreparabile: Rivera, il lift che fa il turno di notte si infortuna gravemente, rimane solo Deepack, il vecchio indiano del turno di giorno. Il posto resta vacante e c’è chi vuole approfittarne per installare un ascensore nuovo. Per fortuna c’è:
“l’arrivo del nipote, Sanij, che si ritrova a fare uno stage come apprendista di Deepack. Nessuno immagina che quel ragazzo sempre in ritardo ed assonnato sia a capo di un’immensa fortuna. Neanche Chloè. (…) Tra equivoci seriali, intuizioni d’amore e sprazzi di comica umanità, riusciranno Sanij e Chloè a colmare le distanze tra loro?”
Un romanzo corale, dove i personaggi hanno tutti storie di vita da raccontare, che si intrecciano in un unicum vivace ed intrigante. Un libro che parla di emozioni e sentimenti con profondità. Ma non solo: fornisce un interessante quanto preciso ritratto anche dell’India e delle sue condizioni, dove si parla di:
“della più grande democrazia al mondo, nella quale esistevano ancora la miseria e un ordine sociale basato sulle caste … ma il quadro non era tutto cupo. Al di là delle immagini stereotipate che la parola “India” suggeriva – dalle vacche sacre alle baraccopoli, da Bollywood alla generazione di informatici a cui lui stesso apparteneva- il progresso avanzava: le città si stavano modernizzando, la povertà diminuiva, il paese poteva contare su una stampa pluralista e libera, e su una classe media emergente.”
Una lettura trascinante, in cui domina uno stile dignitoso, raffinato, che conquista con abilità e vivacità.