Dettagli Recensione
Una storia piacevole
È l’estate del 1996 quando la giovane dottoressa Lauren entra in coma a causa di un grave incidente d’auto. Pochi mesi più tardi, nell’inverno dello stesso anno, un architetto di nome Arthur si trasferisce in un nuovo appartamento a San Francisco. Durante la serata l’architetto scopre in casa sua una donna che le dichiara di essere il fantasma di Lauren e che lui è l’unica persona in grado di vederla e sentirla. Nasce così un rapporto di complicità che si trasformerà lentamente in una storia d’amore. I due vivranno serenamente questo bizzarro rapporto fino a quando non si verrà a sapere che alla dottoressa intendono staccare il respiratore convinti che ormai per la giovane non ci siano più speranze. Una piacevole lettura, seppur poco entusiasmante, con personaggi piatti e poco caratterizzati. Nel corso della storia si alternano momenti di ilarità (dovuti alla particolare situazione dei protagonisti) e di riflessione su grandi temi come per esempio l’amore o la vita, arrivando ad un finale particolarmente inaspettato. La storia viene raccontata con uno stile leggero ricorrendo spesso a continui dialoghi che vanno a sostituire le narrazioni in terza persona. In conclusione è possibile definire “Se solo fosse vero” come una storia d’amore piacevole e inusuale.