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Dolce come il sole attraverso il miele
Due ragazzi che si incontrano sull’autobus della scuola, quando uno rimane in piedi e l’altro è il solo a cedergli il posto, e finiscono inevitabilmente per innamorarsi. Lui è molto legato alla madre, mentre lei ha un padre violento ed è costretta ad andarsene da casa.
Basandomi su questi elementi, mi viene subito da pensare al film “Forrest Gump”, ma queste stesse sequenze si trovano anche in “Eleanor & Park”, romance firmato da Rainbow Rowell che ha per protagonisti due adolescenti degli anni ’80.
A chi conosce un po’ i miei gusti letterari, sembrerà strano sapere che ho letto questo romanzo rosa. E ancor più strano che l’ho davvero apprezzato. Ma, com’era già successo con “Io prima di te” di Jojo Moyes, ritengo i romance godibili se la storia tra i protagonisti non finisce per eclissare tutto il resto, e anzi cede il passo anche agli altri temi e agli altri personaggi.
In questo caso, se già dal titolo possiamo capire su quale coppia si focalizzerà il romanzo, l’autrice ha comunque la capacità di dare il giusto spazio a tutti i personaggi, soprattutto alle famiglie dei due protagonisti, e di affrontare nel modo giusto tematiche molto importanti, non solo per i lettori giovani: razzismo, violenza domestica e bullismo vengono toccati con cognizione e senza scadere nelle classiche banalità.
Conscia di non anticipare nulla ai suoi lettore, la Rowell inizia il volume con un flash forward che mostra un Park disperatamente aggrappato al ricordo di Eleanor. Come anticipato, i ragazzi si incontrano sullo scuolabus, ma fra loro non c’è decisamente nessun colpo di fulmine, anzi in un primo momento quasi si detestano.
Ad avvicinarli sarà la passione per la musica e per i fumetti, e in breve una semplice amicizia si trasformerà in un amore travolgente. Ovviamente troveranno non pochi ostacoli a frapporsi tra loro, in primis i malevoli compagni di scuola che dal primo giorno prendono di mira Eleanor per il suo particolare abbigliamento. I veri problemi arrivano però con i genitori: se quelli di Park dopo un’iniziale esitazione accettano di buon grado la sua nuova ragazza, la situazione a casa di Eleanor è ben più difficile e lei è costretta a tentare in ogni modo di tenere nascosta la storia con Park, tra un padre del tutto assente ed una madre completamente succube del nuovo marito.
La relazione tra Eleanor e Park ovviamente resiste alle avversità, seppur tra alti e bassi, ma ha il difetto di risultare in alcune scene fin troppo stucchevole, specie per l’eccessivo ricorso a frasi poco credibili in bocca a degli adolescenti, anche di qualche decennio fa.
La narrazione è arricchita dalle vivide descrizioni, dall’ottima caratterizzazione dei protagonisti e dagli innumerevoli riferimenti culturali agli anni Ottanta, con i personaggi che citano film, cantanti e fumetti di quell’epoca; riferimenti che chi ha curato l’edizione italiana non ha preso in considerazione vista la scelta di piazzare in copertina delle cuffiette degne dell’ultimo modello di I-Pod.
Dei protagonisti, Park è quello che risulta più vicino al lettore, ma pur provando empatia è abbastanza distaccato da non far troppo emozionare; con Eleanor invece è necessario superare la sua iniziale scontrosità ed imparare a conoscerla, anche nei suoi aspetti più controversi, e alla fine non si può fare a meno di amarla. Tra i personaggi secondari invece, la mia favorita è senza dubbio la madre di Park, capace di esternare con dolce fermezza l’affetto per il figlio.
Il volume si struttura in brevi (a volte brevissimi) capitoli in cui si alternano i POV dei due protagonisti, pur mantenendo la narrazione in terza persona. La lettura è stata molto scorrevole, ma la velocità non è da imputare tanto alla foga di conoscere gli sviluppi della trama quanto all’abbondanza di dialoghi e allo stile davvero scorrevole e capace di parlare di un amore adolescenziale non solo ai giovani.