Dettagli Recensione
Un libro che mi ha sorpesa.
Titolo un po’ banale, per un libro che mi ha piacevolmente sorpresa. Prima di leggerlo, mi aspettavo di trovarmi dinanzi al classico romanzetto rosa, in cui due persone si innamorano e poi, dopo vari ostacoli, finalmente riescono a stare insieme. Effettivamente, la trama è grossomodo questa. Ma, nello stesso tempo, il libro affronta una tematica tremendamente attuale, l’abuso sessuale.
Avery Morgansetn è una ragazza al primo anno di college, fuggita dal Texas e da genitori insensibili, con alle spalle un tragico evento che le ha segnato la vita a soli quattordici anni. Il primo giorno di corsi, mentre sta andando a lezione, si scontra con Cameron Hamilton, ragazzo dai profondi ed espressivi occhi azzurri. Tra i due sembra nascere un’amicizia che ben presto si trasforma in un legame ben più profondo. Ma, mentre per Cameron è quasi da subito semplice rendersi conto di essere attratto dalla ragazza e di volere qualcosa di più che una semplice amicizia, per Avery la faccenda è ben più complicata, in quanto gli eventi del passato sembrano avere ancora una certa influenza sugli eventi del presente. Nonostante tutto la ragazza decide di dar ascolto ai suoi sentimenti ed intraprende questa relazione. Ma i segreti, si sa, sono destinati a venire alla luce. È così Avery, minacciata anche da telefonate ed sms, si trova difronte ad un bivio: raccontare il suo segreto a Cam, rischiando di perderlo, o tenerlo fuori dalla sua esistenza e continuare a permettere al suo passato di decidere ancora un volta per lei?
Ammetto di non aver amato profondamente questo libro, però, per le tematiche affrontate e per la prosa scorrevole, lo trovo adatto al pubblico adolescenziale cui è destinato. L’autrice riesce a trattare un tema piuttosto delicato attraverso la voce di una ragazza di diciannove anni, il che rende tutto spaventosamente realistico e accattivante. Il classico elemento romantico ci sta, essendo appunto un romanzo destinato ad un pubblico giovanissimo. Insomma, è una lettura semplice, scorrevole ma che non definirei banale.