Dettagli Recensione
Una stella binaria
Tutti noi ci ricordiamo dove eravamo e cosa stavamo facendo l’11 settembre 2001. E’ una data che ha segnato il nostro tempo. Questo libro ci racconta una storia d’amore di una giovane donna, storia iniziata proprio quel giorno e segnata, anche negli anni seguenti, da quello che è successo quel giorno. Ciò che sorprende è lo stile in cui viene raccontato, morbido, fluido, caldo. Ogni capitolo ha un incipit che ti attrae. Il modo di raccontare è rivolto ad un tu, che non sei tu, lettore, ma è un tu molto specifico e questa è una scelta stilistica originale, sembra quasi di leggere le pagine di un diario personale, ti senti intrecciato in una matassa di sentimenti, tutti veri, tutti profondi, tutti puliti. E non sapresti nemmeno tu, lettore, quale scegliere. Lei e lui sono una stella binaria, l’uno orbita attorno all’altra e viceversa. Però in questi anelli entrano anche altri amori, altrettanto importanti ed altrettanto forti. Mi è piaciuta molto la dedica iniziale alla città di New York, così come il ruolo da protagonista che ha la fotografia, una delle mie passioni, perché è vero che le fotografie influenzano il modo di guardare il mondo, così come mi ha ispirato simpatia il personaggio secondario del fratello di lei, che spiega l’amore usando la tavola periodica. Tutte piccole gemme che fanno da contorno al canovaccio principale della storia, che da una parte è semplice e normale, dall’altra è però raccontata come se fosse una storia unica al mondo. Perché la storia di tutti noi è unica al mondo.
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