Dettagli Recensione
TEATRO A LUCI ROSSE
Leisa Rayven, Cancella il giorno che mi hai incontrato. Titolo scontato, ma interessante.
Ho trovato questo libro sostanzioso nella mia adorata biblioteca di fiducia. A volte, quando sono indecisa se inserire o meno un romanzo nella mia lista di prossimi acquisti, vado in biblioteca. Non sempre trovo quello che cerco, ma in questo caso è stato più un tentativo a mente leggera che un obiettivo mirato.
Allora, partiamo da ciò che mi è piaciuto. Lo stile di Leisa Rayven è maturo, interessante, scorrevole. Non c’è confusione tra passato e presente. I protagonisti “prima” e “dopo” sono ben scissi e riconoscibili. Il teatro è un luogo di lavoro coinvolgente e affascinante, perfetta ambientazione per un romanzo rosa. Ci sono tensione, duro impegno individuale, ostacoli da superare e chimica tra colleghi da far emergere. Quale fanbook o fanmovie o fanfictioniana non si è mai sentita attratta dall’idea di recitare, o comunque lavorare, fianco a fianco con una star? Quindi, ribadisco, ambientazione ideale.
Ora, arriviamo ai punti che mi sono piaciuti di meno. La protagonista, Cassandra Taylor, è troppo ossessionata dal sesso. Non importa tanto che sia vergine ed ormonalmente frustrata, questo è comprensibile data la sua giovane età e la sua inesperienza. Tuttavia, la mano è troppo calcata sul fabbisogno fisico. Sembra quasi che il teatro e lo spettacolo in sé siano solamente lo sfondo di questa prima necessità, perciò scompaiono, così come il tema stesso.
Preciso subito che leggo i romanzi erotici (anche se non rientrano fra le mie categorie preferite), e che perciò conosco il genere. In questo libro il sesso non è espresso in modo esplicito o addirittura volgare, per cui non può essere classificato come un romanzo erotico. Allo stesso tempo, però, non è neppure un rosa, poiché la questione principale rimane il sesso, non tanto l’amore tra i due protagonisti. Direi che è un ibrido fra i due generi, ecco, una sottocategoria.
Spiccano i due personaggi principali, Ethan Holt e Cassandra Taylor, e la loro straordinaria e incontenibile chimica sessuale. Tutti gli altri personaggi sono comparse, non fanno veramente parte della storia, e ruotano intorno a loro con un flusso a dir poco artificioso. Com’è possibile che siano tutti interessati al loro rapporto? Al fatto che vadano a letto insieme oppure no? Non hanno una loro storyline, un proprio spazio personale all’interno delle pagine, per cui il libro pare tanto un banco di nebbia che ha per punti fissi solo Ethan e Cassandra. Potrebbe rivelarsi positivo, per alcuni lettori. Personalmente mi è parso poco realistico.
Vi è una complessità apparente riguardo il personaggio di Ethan Holt. Bello e dannato, ferito e chiuso, spinto ad aprirsi e a lasciarsi trascinare dalla passione di una Cassandra vogliosa. Ma per quale motivo? Semplice, SESSO. Lei lo desidera, lo trova irresistibile. Il sentimento è reciproco. Ma Ethan è restio a lasciarsi andare. Perciò le nega il rapporto fisico completo fino alla fine del libro. Benché gli orgasmi ci siano. Poveri di contenuto, ma ci sono.
Non mi è piaciuto il fatto che l’unica cosa evidente sia la rispettiva attrazione fisica. C’è ben poco romanticismo, tante ammissioni lasciate a metà, un esagerato flirt interessato. La tipica alchimia che si viene a creare quando due persone vogliono disperatamente consumare un rapporto fisico, e l’unica cosa che le lega veramente è quel desiderio travolgente.
Primo importante dettaglio: Ethan l’abbandona dopo averci fatto sesso. Una cosa che lei non è mai riuscita a perdonargli. È comprensibile. Questo errore gravita tra loro come un pianeta senza vita. Eppure, a parte il terrore atavico di essersi innamorato di lei, non viene spiegato per quale motivo se ne sia andato subito dopo averci fatto l’amore. Non è il tipico atteggiamento di qualcuno che ha ottenuto ciò che lo ha tenuto sveglio la notte per così tanto tempo? Un comportamento meschino? Un impulso soddisfatto e sedato? Mah.
Secondo dettaglio: Ethan si ammala, Cassandra si reca a casa sua per prendersene cura, la madre di Ethan gli telefona, risponde Cassandra, e subito si preoccupa di dirle che non sono andati a letto insieme? È una fissa, allora! Quale madre si sentirebbe a proprio agio nel sentirsi dire una cosa del genere dalla presunta fidanzata del proprio figlio? Io lo troverei inopportuno e mi sentirei a disagio.
Terzo dettaglio: nel capitolo numero 13 Ethan si presenta alla festa organizzata dopo la prima di Romeo e Giulietta ubriaco fradicio. Eppure, pochi minuti dopo, è inaspettatamente lucido, al punto da poter parlare serenamente di sentimenti con Cassie. Implausibile.
Quarto dettaglio: il personaggio che mi è piaciuto di più e che a suo modo ha avuto un po’ di spazio (pochissimo) è Eric, il compagno di Mark Fiori, il regista. Un profondo conoscitore della storia, amante dell’antiquariato. Davvero intrigante.
Quinto dettaglio: il lieto fine roseo mi è piaciuto. Anche se rispetto alla storia è stato stroncato un po’ troppo bruscamente, per non dire prematuramente.
Mi limito a constatare le incongruenze. Tutte le storie, anche quelle che non mi sono piaciute, mi hanno regalato qualcosa.
Lo consiglio, ma senza grosse aspettative.
Indicazioni utili
- sì
- no