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un tuffo a New York degli anni '50
New York, anni '50: il Barbizon Hotel è il residence dove alloggiano le giovani donne single che arrivano in città per costruire il loro futuro. Ed è qui che si incontrano e diventano amiche Laura, Dolly e Vivian, tre giovani ragazze molto diverse tra loro ma con una cosa in comune: tutte e tre vogliono seguire i propri sogni ed essere indipendenti, vogliono vivere a modo loro, concetto molto trasgressivo per una donna dell'epoca, che al massimo poteva aspirare a fare la moglie e la madre pur di non diventare una "Zitella".
Vivian è quella schietta e sincera, è inglese ed è arrivata qua per diventare cantante, Dolly è sensibile, vuole diventare una brava segretaria ma vorrebbe anche trovare marito anche se non ha molta fortuna in amore, Laura è una sognatrice, è a New York per uno stage in una rivista ma vorrebbe tanto diventare scrittrice, nel frattempo grazie alla sua bellezza riesce a far breccia in molti cuori.
Così queste tre giovani ragazze si ritrovano a condividere esperienze, avventure, amori, pensieri, segreti, ma soprattutto sogni, non sono forse qui anche loro per cercare fortuna proprio come fece Grace Kelly? Purtroppo però non tutto va come previsto, sulla loro strada incontreranno ostacoli, problemi e personaggi alquanto loschi (immancabile lo stereotipo dell'italiano mafioso), questa vita a New York le travolgerà così tanto fino a un finale inaspettato, che lascia a bocca aperta.
La prima parte forse un po' lenta, ma poi si riprende ed è molto scorrevole. Le protagoniste sono ben delineate grazie anche al fatto che la narrazione è in terza persona e il punto di vista cambia continuamente.
In generale è un buon libro, sull'importanza del seguire i propri sogni e anche un inno all'autonomia di queste giovani ragazze che cercano il loro posto nel mondo. Il finale invece ci riporta tristemente coi piedi per terra e ci ricorda che a volte i sogni non bastano.