Dettagli Recensione
Uno, due, tre..
Un libro che ha del suo, in un certo senso.
Nonostante non sia la classica storia è possibile e ovvio fare (per chi ha letto entrambi i libri) un collegamento tra 9 Novembre di Colleen Hoover e questo.
Onestamente ciò mi dispiace tantissimo, in quanto questo libro mi stava appassionando parecchio.. fino a che non si è arrivati a quel punto.
"Io non sono più Kacey Cleary. Sono un guscio vuoto che fa battute inadeguate e non prova niente. Sono una finta Kacey."
La scrittura dell'autrice si sposava perfettamente con il carattere della protagonista ed è cambiato leggermente quando questa è cambiata.
Una scrittura veloce, senza tanti giri di parole, schietta. Proprio come Kacey. Mentre più si va avanti con il libro la scrittura lascia spazio a più riflessioni, proprio come quando Kacey comincia a cambiare.
Onestamente lei mi è piaciuta parecchio.. all'inizio, alla fine un po' meno. Amo i caratteri forti e vedere che lei cambia praticamente totalmente mi ha un po' spiazzato.
Lui. Trent. Beh, sì bellino e carino nella prima metà del libro. Quando comincia ad andare ogni sera al club e comincia ad essere troppo ''attaccato'' devo dire che il mio gradimento è calato parecchio.
Okay, okay, pensiamo a tutti i retroscena del libro, sì.
Ma non vedo comunque una così grande giustificazione come pare abbiano fatto alla fine. Ciò che lui ha fatto non era comunque frutto di una decisione lucida.
"Fisicamente. Nient'altro che dieci piccoli respiri a tenere insieme il resto di me."
La storia dei dieci respiri mi è piaciuta tantissimo, è lo sfondo alla storia e la "risoluzione" alla fine è stata forse la parte che più ho amato. Forse perchè anche io ho questo tipo di "fissazioni".
Per ciò che riguarda il potere del perdono sono più che d'accordo. Bisogna lasciar andare ciò che ci tiene legati al passato. Lasciarlo andare non significa solamente ignorarlo e/o dimenticarlo, potrebbe anche voler dire abbracciarlo ed accettarlo così com'è stato.
Non sempre tutto è come ci appare, così come le colpe di Cole. Cioè, la colpa c'è ma non bisogna buttarsi subito a criticare, ad odiare, bisogna anche imparare a capire. E questo lo si nota molto bene nel romanzo.
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