Dettagli Recensione
Una lunga storia
Romanzo ambientato in America, principalmente negli anni cinquanta.
Definirlo rosa è limitante, non è una banale storiella d’amore, tra queste pagine vi è una vita intera, quella di Sara, con i suoi drammi e le sue gioie.
Periodo di caccia alla streghe. Cittadini visti come potenziali minacce per la patria, torchiati e spiati, le vittime del trattamento tradiscono sussurrando un nome con voce tremante più per terrore che per ragione, o negano, la scelta è difficile.
E qui Sara si confessa, riversa in un libro la sua giovinezza, i suoi segreti, i suoi dolori.
Una vicenda intensa che cattura il lettore, ricca di avvenimenti e tematiche come l’omosessualità, la politica, i sentimenti, la famiglia. I personaggi sono descritti nei dettagli, si animano, ogni situazione è coinvolgente.
Una storia d’amore di vecchio stampo, struggente, come un film di quegli anni, per intenderci lei Audrey Hepburn, lui Paul Newman.
La penna è buona, la copertina e il titolo, invece, non rendono giustizia.
Concludendo, una lettura dal gusto retrò.
“Nel momento in cui affidi a un altro la tua felicità, metti a repentaglio la possibilità di essere felice, perché elimini dall’equazione la tua responsabilità personale. Dici all’altra persona: fammi sentire compiuta, integra, desiderata. Il fatto, però, è che soltanto tu puoi renderti compiuta o integra”.