Dettagli Recensione
Hardin, il fulcro sei tu.
Come prevedibile la coppia sin dalle prime pagine si riavvicina. L’autrice tenta di allungare il “brodo” – passatemi il termine – ma l’epilogo è abbastanza scontato tanto che, tra vari tira e molla, da circa pagina 153 i due tornano insieme.
Non poteva bastare ovviamente. Per la prima buona metà dello scritto, la giovane Tess non fa altro che piagnucolare – e credetemi, ogni tre per due le lacrime le rigano il viso tanto che chi legge si chiede se ne faccia rifornimento in qualche bacino idrico o mare – e far sentire in colpa il già angustiato Hardin per aver perso la persona amata a causa di un accordo tanto sciocco quanto infantile. Ma lui no, non si arrende e la riconquista.
Detto questo il lettore finalmente tira un sospiro di sollievo, così come il suo sistema nervoso che francamente ne aveva abbastanza di tutte quei “si ti voglio ma non posso tornare indietro perché mi hai fatto soffrire”, “ti riconquisterò perché senza te non posso stare”, “io indietro non torno ma non posso stare senza te” e bla bla bla.
E invece no! Ovviamente, un modo per scrivere altre 250 pagine lo doveva trovare e come fare se non capovolgere le carte e far sbagliare un po’ la piccola Tessa invertendo diametralmente i ruoli? Ricominciano i litigi, le fughe da casa, i ritorni alla stessa, le incomprensioni, le ubriacature e i tentativi di ingelosirsi a vicenda, per poi concludersi con l’ennesima riappacificazione.
Questo secondo volume non è altro che un romanzo di passaggio che poteva tranquillamente essere sintetizzato, ricostruito e reso meno farraginoso. Se la prima parte disturba ma ancora ancora ci può stare perché conseguenza logica ed inevitabile dopo il primo libro, nella metà successiva chi legge fa ancora e sempre più fatica a proseguire, non desidera altro se non fare una bella paternale a quella giovane così maniaca del controllo quale è Tess e non vede l’ora di giungere alla fine. Dal punto di vista dei fatti non succede nulla di nuovo, entrambi commettono errori ma alla fine riescono sempre a chiarirsi, e se non fosse per l’evoluzione del ragazzo e/o per il fatto che si scopre qualcosa di più sul suo passato non varrebbe nemmeno la pena di arrivare alla conclusione, si potrebbe passare direttamente al terzo volume. Paradossalmente è infatti Hardin, con tutte le sue titubanze, incertezze, arrabbiature, riscoperte dell’amore etc, a reggere le fila della saga.
Stilisticamente il romanzo è basilare, non particolarmente forbito, semplicemente fluente. Consigliato a chi ha letto il primo capitolo e vuol sapere come va a finire la storia.
Indicazioni utili
- sì
- no
no= a chi ama i romanzi forbiti, con trame interessanti e non brama di suicidarsi durante la lettura. ;-)
Commenti
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Guarda, non sai come ti capisco, anch'io generalmente non mi avventuro in questo filone, ma in questo caso ho ricevuto L'INTERA SAGA per regalo da una persona a cui tengo molto per il mio onomastico l'otto dicembre quindi mi sono fatta coraggio, dopo giorni e giorni di rimando, e l'ho iniziata.
Il primo libro rispetto a questo secondo è oro!!!!! In questo caso ho veramente, ma aiutami a dire veramente, faticato ad arrivare in fondo.
Per staccare un po' mi sono buttata su altri due romanzi, di cui uno già concluso. Appena finito anche quello che sto leggendo mi aspettano altri tre volumi. Con calma......
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ti faccio un applauso per essere andata avanti con la lettura di questa saga After. Da come leggo avevo ragione a pensare che fossero i tipi di libri che evito come la peste e tu me l'hai confermato.
Anche se negative le tue recensioni sono sempre ben scritte.
Marta