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All'inferno non c'è glamour
 
All'inferno non c'è glamour 2015-09-27 14:02:18 Lady Aileen
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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Lady Aileen Opinione inserita da Lady Aileen    27 Settembre, 2015
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C'è glamour all'Inferno

All'inferno non c'è glamour, testo che richiama molto Il Diavolo veste Prada, è un romanzo scritto da due profonde conoscitrici della moda e tutto quello che ruota attorno.
Faccio una breve premessa. Io non ho letto Il Diavolo veste Prada e non sono un'appassionata di moda ma confesso che questo libro mi è piaciuto molto. E' senza dubbio la lettura giusta per rilassarsi in questa estate caldissima.
Tutto inizia quando Imogen Tate, una quarantaduenne intelligente, elegante, indipendente e di successo torna al suo lavoro di capo di una famosa rivista di moda, scoprendo che la sua bella rivista di moda cartacea si è trasformata in una on line. Il problema è che Imogen non ha dimestichezza con il mondo virtuale e invece dovrà lavorare con Eve la sua ex assistente, arrogante, presuntuosa, arrampicatrice sociale ma costantemente connessa ad Internet. Questo farà sentire Imogen fuori posto nella rivista che lei stessa ha portato al successo in passato.
La storia è raccontata soprattutto dal punto di vista di Imogen (ma non è l'unico) ed è ambientata a New York. All'inizio la trama è incentrata su come le due donne dovranno collaborare per portare avanti la rivista, poi si passa alle contrapposizioni: cartaceo o on line? una quarantaduenne impeccabile e classica o una donna giovane e spregiudicata? Conta la quantità o la qualità per avere successo?
Un ironico dietro le quinte di una rivista di moda: pugnalate alle spalle, idee sensazionali, lotta per portare a casa risultati, servizi fotografici, sfilate di moda e via di seguito.
Mi è piaciuta Imogen, una donna di successo ma anche dolce e leale nonostante le difficoltà a cui viene sottoposta. Forse l'avrei preferita più battagliera fin dall'inizio, invece di mostrarsi troppo accondiscendente. E' vero che è stato uno shock per lei assistere a quel drastico cambiamento però per certi aspetti mi è sembrata un po' troppo defilata.
Come accennato all'inizio, le due autrici sanno bene di cosa stanno parlando per cui non potevano mancare nomi di stilisti, capi di abbigliamento, manifestazioni, marchi famosi ma considerato che il mondo virtuale la fa da padrone, vengono citati anche community e app di vario genere.
Lo stile è scorrevole, leggero e frizzante, la trama è veloce, i dialoghi sono spiritosi e i personaggi sono ben caratterizzati.

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