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L'angelo di Marchmont Hall
 
L'angelo di Marchmont Hall 2015-08-02 20:29:02 Mian88
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    02 Agosto, 2015
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Polpettone Beautifulliano

Premetto che questo romanzo rappresenta la mia “prima esperienza “ con la Riley quindi può darsi che il mio giudizio non sia dei più appropriati e che altri componimenti abbiano riscosso (o riscuoteranno in futuro) maggiore successo.
Greta ha da sempre un sogno: lo spettacolo. E' una giovane donna di appena di 18 anni quando scopre di essere incinta di un ufficiale americano pronto a tornare in patria dopo giorni di illusioni e false promesse. E' sola eppure non può interrompere la gravidanza; per quanto importante sia la sua carriera, la vita che porta in grembo è un qualcosa di inestimabile. David detto “Taffy”, comico che riuscirà a consolidare una illustre carriera nonché indispensabile pilastro nella vita della nostra protagonista, nutrendo verso la stessa un sentimento di amore profondo, decide di aiutarla e per far fronte ai mesi che l'attendono prima della nascita le offre asilo nella sua tenuta di Marchmont. Segretamente nutre la speranza di poter così avere una seconda possibilità con la donna, anche se quelli che si scopriranno di poi essere gemelli non sono suoi figli legittimi, si augura di poter acquistare valore ai suoi occhi e riuscire così a conquistarla. Peccato però che non tutto proceda secondo i suoi piani; Owen, suo zio, ammaliato da quel che un erede può rappresentare per la tenuta decide di sposare la giovane e di riconoscerne la prole. A distanza di soli tre anni dalla nascita un evento inaspettato e spiacevole spezza l'equilibrio che si era creato nella vita di Greta tanto che questa è costretta a fare ritorno a Londra. Alla tenera età di quattro anni sua figlia Cheska viene scoperta dall'universo cinematografico e considerata la Shirley Temple inglese viene ingaggiata ed avviata a quella che sarà una promettente carriera. Peccato per quelle voci che continuano ad affollarsi nella sua mente e a dirle di fare cose cattive... Ma tutto questo, e molto altro ancora, è un qualcosa che la nostra eroina ricorderà casualmente e dopo oltre vent'anni durante delle inusuali vacanze di Natale in quel di Marchmont Hall, un luogo che da tre decenni non fa più parte della sua vita. David non l'ha mai abbandonata, le è sempre stato accanto ed ha fatto di tutto – seppur con scarso successo – per cercare di aiutarla a riacquistare i suoi ricordi. Da sempre questa si affida all'uomo ed anche in questo caso le sue premure risulteranno essere indispensabili per far chiarezza, luce ed ordine in quel turbinio di emozioni e sentimenti riacquistati in un colpo solo.
Come avrete sicuramente notato la trama di questo scritto è alquanto arzigogolata, e lasciate che vi dica che il mio breve riassunto rappresenterà forse un terzo di tutte le vicende che si susseguono nelle 601 pagine che lo compongono. Mentre lo leggevo un pensiero costante mi attanagliava: il saccheggio. A parte la scarsa originalità della storia che francamente è la solita trita e ritrita – giusto un mese fa mi è capitato tra le mani un testo in cui la protagonista guarda caso non aveva cognizione del suo passato ed il lieto fine era immancabilmente assicurato – inevitabili sono le assonanze con numerosi classici della letteratura quali Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio, Jane Eyre etc etc.
La traduzione non è delle migliori e probabilmente la colpa è della “fretta” determinata dallo scarso tempo a disposizione vista l'imminente pubblicazione. Non sono mancate pagine con ripetizioni su ripetizioni (sono rimasta perplessa dall'ingente sfruttamento dell'avverbio “sempre”; una volta l'ho contato ben 3 volte in nemmeno 4 righe, figuriamoci in una pagina).
Il linguaggio adottato è poco fluente e caratterizzato da periodi brevi, monotoni ed anche in questo caso ripetitivi. Il vero protagonista è senza dubbio David che merita, indiscutibilmente, la beatificazione.
Francamente Beautiful – la ventennale telenovela che io tra l'altro conosco solo di nomea – è nulla a confronto con questo romanzo. Lo consiglio agli amanti del genere “polpettone” rosa e delle medesime serie televisive. Non posso definirlo un testo destinato a chi cerca letture “poco impegnative” perché tra la trama e la miriade di personaggi che si susseguono ne richiede e non poco. Si legge, per l'amor di Dio, se proprio non avete altro, ma se non rientrate nelle categorie sopra citate EVITATELO COME LA PESTE.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
si = solo per gli amanti delle letture rosa e delle serie tv annesse.
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140
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