Dettagli Recensione
Erin e Wes.
La scorsa settimana ho preso parte a “Virus Libro”, un'iniziativa organizzata annualmente dalla libreria della mia città al fine di presentare nuove uscite letterarie e/o avvicinare gli abitanti alla lettura nonché all'arte in genere (successivamente infatti all'intervista e agli autografi con lo scrittore di turno, seguiva uno spazio musicale in cui giovani talenti allietavano il proseguire della serata con note dimostrative dei loro progressi di studio). Piccola premessa che si è resa necessaria perché è in tale occasione che mi è stato donata l'intera trilogia di questa a me sconosciuta autrice.
La storia è abbastanza semplice e vede come protagonista Erin Easter, studentessa all'ultimo anno di liceo oggetto di vessazioni continue dalle bullette della scuola che per motivi che non vengono spiegati, almeno in questo primo romanzo, nutrono un odio sviscerato ed innaturale nei confronti di questa giovane pulzella. Non poteva ovviamente mancare il principe dal cavallo bianco, ruolo che viene riservato al giocatore di football Weston che, dalla detta alla fatta si ritrova da fidanzato di Alder prima nemica e tormentatrice di Erin a follemente innamorato di quest'ultima. Stanco delle continue persecuzioni riservate alla protagonista – e grazie alla sua posizione di notorietà che non raccontiamoci cavolate, gli fa da scudo dalle ingiurie – inizia a prendere le sue difese, scatenando la rabbia e il proposito di vendetta delle cricca in della scuola, ma imperterrito va avanti perché si rende conto di averla sempre amata e di aver aspettato troppo per avvicinarsi a lei.
Poco oltre la metà del romanzo – che considerate ha soltanto 113 pagine – ben due colpi di scena si susseguono lasciando il lettore fra il perplesso e l'incredulo. Della serie “ma ho letto bene?! Ho forse le traveggole!?”.
Stilisticamente si è sul livello medio-basso, una scrittura semplice ed elementare è infatti quella che colora le pagine di questo primo capitolo di una trilogia che poteva tranquillamente essere riunita in un unico volume invece di costringere l'interessato a dover comprare ben tre libri della stessa dimensione (considerate che si oscilla tra le 113 e le 126 facciate per episodio). Il componimento si conclude in un paio d'ore, chi legge riesce a prefigurarsi quale ulteriori malsane idee possa avere avuto l'autrice nei due seguiti e questo da un lato potrebbe indurlo a continuare la lettura, a dirsi di darle un'altra possibilità, dall'altro invece si ritrova a tirare un sospiro di sollievo per aver finito un testo che per chi ha più di 16/18 anni (a prenderla larga) è ahimé più che scontato.
Personalmente sono rimasta interdetta anche sul titolo, immagino quale possa essere questa "meravigliosa bugia" ma può ritenersi davvero adatto? Comunque, essendo un regalo fatto con il cuore, non me la sento di buttarlo li e far finta di averla letta nella sua interezza quindi, pian piano mi farò coraggio e la ultimerò; semplicemente sappiate che è un libro adatto ad un pubblico prettamente femminile, romantico, sognatore ed in età adolescenziale. Non ha pretese e non va oltre le aspettative. Leggetelo se rientrate in queste caratteristiche altrimenti ne resterete fortemente delusi.
Indicazioni utili
- sì
- no
NO = a chi cerca romanzi di spessore, non è un adolescente, e vista l'esperienza letteraria ha già letto scritti di questo genere.