Dettagli Recensione
Il perdono per ritornare a vivere
Ho iniziato la lettura di questo romanzo pensando che fosse una delle classiche storie del genere new adult alle quali ci siamo abituati. Chi ama questo genere letterario si sarà accorto che ultimamente le storie hanno pressappoco tutte lo stesso schema, la stessa trama e lo stesso filo conduttore. In poche parole la trama è facilmente intuibile, priva del colpo di scena, dello stupore che si prova quando la storia supera le aspettative ed esce dalle linee guida. “Dieci piccoli respiri” è tutt'altro che scontato. All'inizio viene raccontata la storia di Kacey la quale a soli vent'anni perde l’intera famiglia, il fidanzato e la migliore amica in un incidente. Inizia un periodo buio per la ragazza che viene affidata, insieme alla sorella minore, a famigliari incompetenti, egoisti e violenti. Durante questo periodo Kacey deve fare i conti anche con la sua instabilità mentale, il rapporto con la gente e con le sue emozioni che cerca in tutti i modi di seppellire sostituendole con le rabbia. La trama durante la prima parte del romanzo è romantica, classica e scorre via senza troppo pathos, ma nel momento in cui Kacey incontra Trent le cose cambiano per entrambi. Lui sembra un segno, una ragione per ricominciare a vivere, ad amare ed a fidarsi delle persone. Il lettore però capisce che nei comportamenti e nel carattere di Trent qualcosa stona. Si scopre che il ragazzo bello e premuroso non è ciò che ci vuol far credere. La seconda parte del romanzo è la più delicata e la più tosta da affrontare, fatta di tristezza, sofferenza, ma anche di rinascita. Emerge il passato legato a tematiche molto serie e profonde che solitamente non vengono trattate in letture per adolescenti. La storia come avrete capito non è per nulla noiosa o scontata, tutt'altro, non si vede l’ora di sapere come si concluderà. La cosa che più ho apprezzato di questo libro è stata la tematica profonda ed impegnativa in cui fa immergere il lettore, fa pensare e riflettere. Troviamo emozioni contrastanti, ma molto reali e quotidiane. Una storia autoconclusiva, una storia di vita e soprattutto di speranza.