Dettagli Recensione
Una trappola per le dita
Quattro storie intrecciate, che ruotano tutte attorno allo stesso preziosissimo anello, come petali di un unico fiore. Le storie sono descritte con calma e tranquillità, tanto che entri a far parte delle vite dei protagonisti e ti appassioni alle loro storie, ai loro cari, ai loro momenti speciali. Sullo sfondo tanti mondi, quello della pubblicità negli anni ’40, quello della musica classica e degli strumenti rari, quello della vita dei paramedici. Vite e mondi che sono ben contestualizzati, a dimostrazione che l’autrice non ha solo inventato tante belle storie, non ha solo ideato un modo originale per collegarle, ma ha anche letto e studiato tanto per rendere il tutto molto radicato alla realtà. Inframmezzate alle vite in cui al centro c’è sostanzialmente il valore emotivo associato ad un diamante, c’è la storia di Frances, la pubblicitaria che ha ideato lo slogan del secolo (“un diamante è per sempre”) e che ha fatto del lavoro la sua vita. Molto piacevole è lo scoprire come le storie che si svolgono in decenni diversi si concatenano, dal furto dell’anello dalle mani di una vecchia signora, furto per necessità, al dono dell’anello da parte di una madre ad un figlio, alla perdita dell’anello in un taxi ed alla fusione dell’anello per ricavarne due identici. Eventi che trasportano l’anello nei decenni, da una famiglia ad un’altra, mostrando al lettore le sfaccettature più brillanti dell’amore e quelle che nascondono anche bagliori segreti.