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L'arte e l'amore
Ira è al volante dell’auto, nevica, la temperatura è bassa, l’età avanzata rallenta i riflessi, le gomme slittano, Ira perde il controllo del veicolo, è consapevole di cosa succede, in automatico scorre il film della propria vita, i ricordi popolano la mente, chiamano con prepotenza l’amata Ruth e lei arriva, immaginazione o realtà? Poco importa, Ira ha proprio bisogno di questo. Lui commerciante, lei maestra e amante dell’arte, un legame fortissimo li ha uniti per tanti anni, la separazione risulta ancora intollerabile. Sublime e terapeutico il contatto con Ruth, culla il sofferente e bandisce la morte. Non molto distante dal luogo dove giace Ira, un nuovo amore sboccia, tra Luke e Sophia. Lui è un cowboy, lei una studentessa d’arte. Passano i giorni, i sentimenti maturano, il destino ancora una volta gioca le sue carte. L’arte e la devozione sono i ponti che uniscono le due storie. Ci sarà un lieto fine per tutti loro?
Il punto di forza di questo romanzo non è la trama, ordinaria e prevedibile, ma la componente emotiva, la commozione che riesce a suscitare nel lettore. Vi sono pagine traboccanti di sentimenti, di romanticismo, di amore puro e profondo. La parte migliore è quella relativa a Ira e sua moglie, hanno onorato la promessa di fedeltà nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia. Ciò che riguarda, invece, il rapporto tra Luke e Sophia è insipido e banale.
Lo stile è inconfondibile, Sparks scrive benissimo, una penna romantica e delicata in grado di catturare le varie sfumature dell’animo umano. Le descrizioni dei fatti, dei luoghi e dei personaggi, anche quelli secondari, sono dettagliate, creano un’atmosfera familiare. I capitoli sono brevi, si alternano i vari protagonisti. La copertina non rende giustizia ed il titolo ancora meno.
Concludendo, una lettura piacevole per spiriti romantici.
“ Il matrimonio mi ha dato tanta gioia, ma ultimamente nella mia vita c’è solo tristezza. So che l’amore e la tragedia si tengono per mano, perché non può esserci l’uno senza l’altra, ma ciò nonostante mi chiedo se sia uno scambio equo. Un uomo dovrebbe morire come ha vissuto; negli ultimi momenti dovrebbe esser circondato e confortato dai suoi cari. Tuttavia io so già che, quando arriverà la fine, sarò solo.”
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