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Oltre i limiti del dolore
Oltre i limiti di Katie McGarry (DeA, 2014) è un romanzo coinvolgente e appassionante che non lascia indifferenti nonostante la storia possa, almeno inizialmente, apparire molto simile ai romanzi New Adult tanto in voga al momento.
Narra la storia d’amore tra due diciottenni di nome Echo e Noah, vittime entrambi di una vita dolorosa e piena di ostacoli. Echo sopravvive ad un’infanzia difficile in cui il padre l’ha abbandonata sposando un’altra donna che lei odia e in cui la madre, pittrice psicotica, è finita in carcere con la diagnosi di follia. Echo teme lo stesso destino di colei che l’ha messa al mondo soprattutto dopo un evento che le ha sconvolto completamente la vita.
Una notte di cui non ricorda nulla e che tutti sembrano conoscere la tormenta sia psicologicamente che fisicamente, avendole lasciato una serie di cicatrici ai polsi e alle braccia che lei è costretta a nascondere continuamente per evitare di alimentare i pettegolezzi sulla sua presunta volontà suicida. Il padre è un maniaco del controllo e il suo interesse verso la figlia è direttamente proporzionale ai suoi voti a scuola.
Echo, prima di quella notte, era una ragazza molto popolare. Bella e ricercata, ben voluta da tutti e soprattutto brava a scuola dove vantava una media scolastica tanto alta da valerle un riconoscimento nazionale. Ma quelle cicatrici e la consapevolezza di non sapere come essersele procurate la getta nello sconforto più assoluto, facendola chiudere dentro se stessa e con l’unico desiderio di passare inosservata.
La sua, dunque, è una famiglia disastrata, dove non esiste l’affetto né la preoccupazione genitoriale. E’ evidente sin dall’inizio il suo rapporto complicato sia con la madre che con il padre, entrambi a loro modo assenti e incapaci di comprendere le difficoltà della figlia. Proprio a causa di questo disagio, Echo verrà aiutata dalla psicologa della scuola, l’unica in grado di comprenderla.
Sarà proprio grazie ai loro incontri che farà la conoscenza di Noah, il cattivo della scuola, personaggio controverso e dal carattere tagliente e appassionato. Noah fa uso di droghe, è uno sballato, va male a scuola, prende in giro tutti, soprattutto le ragazze, ostentando sicurezza e menefreghismo con il suo giubbino di pelle e la sua aria da dannato fatta di tatuaggi e canne. Sembra protetto da una corazza di metallo tanto gelida quanto impenetrabile eppure in realtà non è così. Dentro al suo cuore si nasconde un dolore inconfessabile: la lotta per l’affidamento dei due fratellini minori.
Come Echo, anche lui ha passato un’infanzia complicata. I genitori sono morti in un incidente e i due fratellini gli sono stati strappati per essere affidati ad una famiglia adottiva. Noah, che studia e lavora in un locale dove si cucinano hamburger, è combattuto tra il desiderio di avere i fratelli con sé e la consapevolezza che non potrà mai offrirgli la tranquillità e il benessere di una famiglia normale. Eppure l’unica cosa che desiderano sia lui che lei è la normalità. Quando s’incontrano per la prima volta, basta poco per capire che hanno molte cose in comune e che la loro frequentazione può rivelarsi utile per entrambi e per la loro maturazione.
Sono giovani, ma pieni di problemi e soprattutto i loro pensieri non sono quelli dei ragazzi della loro età ma appaiono molto più maturi. La loro esistenza è stata spezzata tragicamente più volte ed è diventato sempre più difficile per loro rialzarsi. Ciò che ha distrutto la fiducia negli altri e che ha spinto Echo ad allontanarsi da tutti è stata la morte del fratello in guerra a cui era molto affezionata, un dolore che non è riuscita ancora a superare. I due ragazzi proveranno insieme ad a aiutarsi e lo faranno in un modo che mescola amicizia, amore, gratitudine, crescita e superamento dei limiti in tutti i sensi.
Non ci sono molte scene di sesso com’è tipico in questo genere di romanzi per adolescenti, nonostante Echo sia ancora vergine e Noah non abbia mai fatto l’amore davvero. Il loro rapporto è principalmente impostato sui baci e sulle carezze e soprattutto sui momenti attraverso i quali i due si conoscono sempre più profondamente.
La copertina può trarre in inganno: un tramonto, due ragazzi e le loro scarpe in bella vista può far apparire questo romanzo come una storia molto più leggera di quanto è in realtà. Leggendo, invece, si scopre che la trama è capace di offrire importanti riflessioni proprio attraverso le vite disastrate dei protagonisti: tematiche come la morte, il dolore, il prendersi cura di qualcuno che si ama oltre tutto e tutti sono i punti fondamentali del libro. Niente sembra essere lasciato a caso e tutto ciò che viene accennato all’inizio trova conferma alla fine.
L’unica cosa che lascia un po’ perplessi è l’atteggiamento dell’autrice, soprattutto all’inizio, nel voler necessariamente giustificare i caratteri di Echo e Noah con le loro esperienze di vita, quasi a voler dire che nonostante la loro giovane età hanno entrambi più cicatrici che ricordi belli.
Dunque, al di là delle premesse adolescenziali e tipicamente giovanili, questo romanzo si differenzia dagli altri pubblicati in questo periodo e tutti incentrati sulle storie d’amore maledette ed impossibili, per una maggiore profondità e maturazione. Il linguaggio è immediato, diretto e non si perde in inutili descrizioni sdolcinate o eccessivamente romantiche. Certo il romanticismo è evidente, soprattutto nel personaggio di Noah, così cattivo e beffardo con tutti e così innamorato di Echo, che come dice il nome stesso, è l’unica sirena in grado di rapirgli il cuore.
Oltre i limiti significa proprio questo: superare i limiti del dolore. I due ragazzi, insieme e con l’aiuto di una persona competente e soprattutto umana e comprensiva, riusciranno a venire fuori dal buio delle loro vite per ritrovare nuovamente la speranza, una speranza che li condurrà verso un cielo al tramonto indice di pace e consapevolezza, perché alla fine del libro saranno guarite le loro cicatrici e saranno alleggeriti i loro cuori.