Dettagli Recensione
Il limite
”A volte quando vedi un limite pensi che sia una buona idea superarlo… finché non lo fai”
Ho finito da non molto di leggere questo splendido libro. L’ho divorato nel giro di due giorni nonostante le sue 400 e oltre pagine. Ammetto che ne avrei lette altrettante!!
Non riuscivo davvero a smettere di leggere, volevo assolutamente sapere le vicende dei due protagonisti di questo romanzo: Echo e Noah.
Echo è un artista, ma eccelle praticamente in tutte le materie grazie (o a causa?) del padre che la spinge a primeggiare in tutto. Echo vive col padre che si è fidanzato con quella che una volta era la baby-sitter della ragazza(!!), mentre la madre non può vedere la figlia a causa di un ordine restrittivo (motivo del quale inizialmente non si conosce, ma che in seguito viene svelato). Aggiungiamo poi che il fratello è morto nei marine e avremo solamente una vaga idea di chi è veramente Echo.
Ma la cosa particolare sta nel fatto che neanche Echo lo sa fino in fondo perché ha un buco nella memoria, una giornata intera mancante, che lei vuole disperatamente riempire per capire la direzione da dare alla sua vita. Come si è procurata quelle cicatrici sulle braccia che le creano tanto imbarazzo? Chi l’ha ferita così tanto nel profondo da dover rimuovere l’intera giornata?
È proprio per dare una risposta a queste domande e per superare asocialità in cui si è rinchiusa dopo quel giorno che Echo dovrà frequentare una psicologa, la professionale, ma, allo stesso tempo frizzante e briosa, sig.ra Collins.
Noah invece, è un ragazzo sfortunato. Non saprei come definirlo in altro modo. Dopo aver perso i genitori in un incendio, viene sballottato da una casa affidataria a un'altra, trovando genitori poco amorevoli. Il suo unico scopo è quello di riavere i suoi due fratelli, anch'essi affidati a una famiglia affidataria, in quanto è l’unica vera famiglia che gli rimane ed è disposto veramente a tutto pur di riaverla indietro.
Anche lui, per questo scopo, frequenterà la sig.ra Collins.
Due ragazzi diversi, di ambienti differenti, con storie diverse, ma accomunati dalla ricerca di una normalità, nonché dalla sig.ra Collins!!
Mi è piaciuto molto lo stile scorrevole della scrittrice. Il romanzo viene suddiviso tra i punti di vista di Echo e di Noah. Ho apprezzato la differenziazione del linguaggio e di alcuni particolari nello stile a seconda di chi parlasse/pensasse in quel capitolo. Questo non solo ha creato un immagine precisa del personaggio, ma ne ha anche delineato il carattere.
Mi dispiace, ma un difetto l’ho trovato: la conclusione molto (troppo) prevedibile delle vicende personali di Noah, ma questa è davvero un fatto piccolissimo rispetto a tutto il resto che ha reso questo libro una splendida lettura.