Dettagli Recensione
Nè seducente nè delizioso
Pur avendo trovato qualche spunto piacevole nei capitoli iniziali, andando avanti sono rimasta davvero delusa. Queso romanzo vorrebbe fa sorridere, ridere, ma è come una battuta simpatica che viene ripetuta all'infinito e finisce non solo per stancare, ma anche irritare.
Non c'è neppure una vera trama, se non un continuo macinare doppi sensi e parolacce (ed è una comicità grossolana, proprio da americanata di basso livello).
La protagonista è orribile: una delle solite studentesse di college che pensa bene di ubriacarsi fino a svenire e di fare sesso con uno sconosciuto, incurante del fatto che oltre alla gravidanza lui possa lasciarle in eredità ben altro.
Il che accade, e già uno si chiede cosa ci sia di romantico nel perdere la verginità in un contorno di puzza d'alcol, vomito e urina (?). Poi la ritroviamo anni dopo e non è maturata di un millimetro: passa ancora la sua esistenza a ubriacarsi con gli stessi amici e a cianciare di sesso e amenità varie.
Uno squallore di madre, la cui unica fortuna è stata avere un nonno che si è preso cura di lei e del bambino.
Insomma, la si vorrebbe far passare come una pasticciona combinaguai, a cui capita che il figlioletto non sorvegliato si metta a giocare con i preservativi credendoli palloncini.
A parte che è un scena già vista e già usata sia al cinema che nei libri, mi chiedo: tutto questo ispira simpatia?
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