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CAMICIA DI FORZA? ARRIVA TATA MADDY!
Archimedea Timms, detta Maddy, è una ragazza sincera ed ingenua, ma molto seria quando si tratta del padre. Un vecchio matematico che ormai lascia scivolare via i suoi anni migliori mettendosi all'ombra di un Casanova, quale è Christian Langland.
Un dongiovanni fatto e finito, che approfitta dell'assenza fisica di un uomo per sedurre -o meglio, farsi sedurre- dalla moglie dello sfortunato individuo.
Un libertino, però, con la passione dei numeri.
La sua malattia -soprannominata da tutti "pazzia" e secondo me con dovuta ragione- è improvvisa quanto grave. I dottori -o come li si vogliano chiamare- decretano la sua insanità mentale senza vederlo più attentamente. Senza indagare più a fondo.
Christian sembra aver perso l'uso della parola, non riesce più a comunicare con gli altri. E quando sta sul punto di riuscirci, spara cifre a occhio.
Magari il risultato di un rompicapo difficilissimo che mai era riuscito a concludere.
Magari il numero che avrebbe dato una svolta alla fisica.
Chissà.
Nessuno lo ascoltava.
Nessuno sembrava importarsene molto di lui, una volta aver perso possesso della facoltà di amministrare i propri beni.
Nè le sue amanti, nè la sua famiglia. O quasi. E con motivi assai diversi dalla "compassione".
La nostra cara Maddy, una paladina della giustizia, si ritrova così al suo fianco. A farlo sentire sempre più vivo che mai. Maddy non vuole i suoi soldi. Non vuole il suo fascino.
Vuole solo quell'uomo che una volta era stato così gradevole con suo padre -cieco ed anziano- come non lo era mai stato nessuno.
Vuole fare un'opera pia, l'ennesima di una lunghissima fila.
Per lei, quest'opera è stata scritta dal destino.
E' una di quelle cose che si devono fare perchè Dio l'ha voluto. Punto.
La malattia di Christian pian piano verrà a migliorare, ma il viaggio è lungo e la presenza di Maddy è richiesta anche altrove...
Ma a Christian sembra aprirsi un nuovo mondo. Un mondo dove la malattia non lo fa parlare, mentre lui vorrebbe gridare. Un mondo con Tata Maddy e la sua improvvisa possessività nei suoi confronti.
Un amore così?
Da non lasciarselo sfuggire.
Neppure sotto forma di romanzo!
"Maddy non era bella: era come la ragazza di quel piccolo quadro... un istante, il balenare di un'espressione... a Christian sarebbe piaciuto che venisse fermato per sempre, quell'attimo in cui riusciva a persuaderla con le sue lusinghe, quando quelle sopracciglia sensuali si sollevavano e quel puritano senso di decoro lasciava il posto a qualcos'altro, quando la promessa diventava realtà."