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Una Julie James un po' fiacca
Dopo le precedenti opere di Julie James pubblicate in Italia, ovvero DELIZIOSA SFIDA e QUESTIONE DI PRATICA, mi aspettavo un romanzo più grintoso e divertente.
Anche qui ritroviamo alcune caratteristiche abituali di quest'autrice, come la scelta di ambientazioni legali-giudiziarie (la stessa James ha trascorsi da avvocato) e la presenza di schermaglie frizzanti tra i suoi personaggi, una specie di battaglia tra i sessi che rimanda alle classiche commedie di Hollywood sempre in bilico tra l'ironia e l'immancabile lieto fine.
Di base ci sono parecchi spunti promettenti: c'è un sostituto procuratore battagliero e un agente FBI che medita vendetta su di lei (pur non essendo insensibile al suo fascino), c'è lei che ha appena rifatto il parquet in casa e si concede una notte in un albergo extra-lusso, solo per ritrovarsi nella stanza accanto a quella di un omicidio; e, di contorno, ci sono l'amico del cuore gay, l'amica del cuore in procinto di sposarsi, e i preparativi pazzi per l'addio al nubilato.
Il tutto però manca, a mio parere, di mordente, le battute non sono all'altezza della solita James e la storia fatica a decollare. In parte è colpa anche di un evidente squilibrio a favore del personaggio maschile, il bel muscoloso Jack Dallas (con tanto di moto e t-shirt ciucciata sugli addominali!), che finisce per oscurare la protagonista femminile, bella ma insipida.