Dettagli Recensione
Dov'è la sala da thè?
L'ho preso tempo fa attratta dalla sua rosea copertina e dalla tazza di thè, bevanda che adoro. Immaginavo vicende allegre che si svolgevano nella verde Irlanda, compassate ma chiacchierone signore con le loro storie coinvolgenti e una divertente gestrice di una sala da thè in paesaggi mozzafiato che danno pace e tranquillità. Invece dopo un'inizio alla I love shopping, filone molto copiato ultimamante, ma poco riuscito rispetto alla brava Kinsella, nel mio "viaggio" con la protagonista mi sono "ritrovata a vivere" su uno scoglio arido abitato da un burbero guiardiano, con una protagonista confusa e un carpentiere macho che con loro stesso stupore scoprono di essersi innamorati solo verso la fine del libro dopo essersi vicendevolmente odiati, senza che tra di loro scocchi la minima scintilla, ci sia prima antipatia poi attrazione, passione o qualsiasi cosa che accompagni il lettore attraverso un rapporto che cresce. Nemmeno i personaggi che dovrebbero ripopolare l'isola sanno dare colore alla storia, che vuole essere moderna nell' avallare pure un amore gay. Insomma purtoppo mi ha deluso al punto che non vedevo l'ora che finisse portandomi dietro l'immagine di questo scoglio ventoso e chiedendomi cosa c'entrasse il titolo, visto che della sala da thè non si è vista nemmeno l'idea. Peccato per averlo precedentemente iserito tra i preferiti.