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Mhuirnin
Quando si dice don't judge a book by its cover...
Aldilà della sua copertina, infatti troverete l'improvvisa ascesa di una donna che non si farà mettere i piedi in testa dalla società. Saranno molte le prove che dovrà affrontare e a volte, inutile dirlo, si lascerà coinvolgere dalle convenzioni sociali esistenti nel suo mondo.
Ma Amanda Briars riuscirà a boicottare il sistema con grande eleganza e con l'aiuto di un uomo: "Perché è così difficile per la gente credere che chiunque porti una gonna possa avere anche un cervello?”.
Amanda è una zitellona di trentanni che non considerandosi molto bella per quei chili in più, si è dedicata al bellissimo mondo dei libri. E' diventata così una scrittrice rispettabile e parzialmente famosa, tanto da catturare l'attenzione di un ricco e famoso editore.
Le circostanze in cui si verranno a trovare saranno a dir poco divertenti e imbarazzanti, soprattutto per quel bel "pacco" che Amanda si è data la pena di acquistare per il suo trentesimo compleanno....
Lui, Jack Davlin, è un uomo tormentato dal passato. Un figlio bastardo di un lord senza cuore e con l'inappagabile bisogno di seguire una gonnella senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze.
Conseguenze che all'epoca venivano chiaramente definite "errori" da dover esser risolti!
Jack crescerà fra l'odio generale e la forza di volontà per combatterlo. Non lascerà niente e nessuno al caso. Risolverà i problemi con il fascino e l'intelligenza, senza tuttavia sentirsi soddisfatto.
“Che cosa può volere di più?” gli domandò Amanda, affascinata e confusa.
“Tutto quello che non ho” rispose Devlin, facendola ridere.
Lui crede che siano i soldi, ciò di cui ha strettamente bisogno, ma non sa che un povero può esser molto più felice di un ricco, fino a quando non incontrerà la sua Mhuirnin.
“Bene” disse a bassa voce Jack "Amanda, dai pure fuoco al mondo. Lascia solo che sia io a darti i fiammiferi”.
Mi è piaciuta tanto la storia di questo Jack, così quanto la mentalità di Amanda, molto realista ma divorata al tempo stesso dai sogni.
L'unico punto che mi ha lasciata molto perplessa è la serie di errori cronologici. Non credo che nel 1837 sia l'anno in cui le donne avevano tanti diritti e opportunità, anche se in Francia si era iniziato ad avere situazioni del genere.. Nè tanto meno credo che sia scomparsa la censura per quei libri criticati per la loro indecenza...
Anzi, mi pare di ricordare che all'incirca nello stesso periodo o quasi, Charles Baudelaire abbia pagato una multa per Les lesbiennes (in seguito diventato I fiori del male) e ottenuto l'eliminazione di ben sei poesie considerate del tutto immorali.
Ora mi viene da pensare cosa sarebbe successo davvero con I peccati di Madame B....
Comunque, aldilà di tutto è un gran bel romance!
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Infatti la copertina non centra molto con il contenuto... A me personalmente è piaciuto. Certo, non lo paragonerei a romance come Lemonade, Capitan Swan, Shanna, Ritratto di una donna in cremisi e via dicendo, però è gradevole per passare una giornata a mare ;)
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Pia