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Aria di vacanza
Seguito di "Parole sulla sabbia". Stile molto morbido, si legge velocemente, facilmente, volentieri, sembra di ascoltare un racconto ed è una lettura tipicamente estiva. Racconta il proseguo dell'avventura di questa donna che, per superare un trauma che le ha inflitto la vita, si rifugia su un'isola e vive dentro il faro caratteristico di questo luogo. Ed è proprio qui, dove c'è più natura che gente, che impara a riapprezzare la vita. In questo libro, anche se il suo personaggio è intrinsecamente connesso alla solitudine, si apre un pò di più al mondo, complice la stagione che rende in questo periodo l'isola frequentata da turisti. Riemergono tratti fondamentali, ovvero che questa donna sembra vivere come se fosse anestetizzata, un pò fuori dal mondo, perchè nel mondo reale dappertutto c'è qualcosa che la costringe a lottare contro i propri ricordi, mentre quando è da sola, giù al faro, questo non succede. I libri sono il suo meccanismo di difesa; lei, che in qualità di lessicografa, li ama ancora forse più di me, ritrova se stessa leggendo e da questo punto di vista adoro questo personaggio. La storia è meno significativa di quella del primo romanzo, più semplice, più evanescente. Ma come lettura estiva si può consigliare. A patto che l'autrice risalga la china...
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Commenti
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Il primo libro era migliore. La trama di questo secondo ha perso un pò di smalto.
Lei scrive bene, per questo dico: speriamo nel terzo !!!! E che si riprenda !!!!
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Basandomi sul titolo. E sull'idea di essere in un faro, a leggere (lo confesso è il mio sogno). :)