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Un diamante da Tiffany
 
Un diamante da Tiffany 2013-05-15 19:32:21 Zine
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Zine Opinione inserita da Zine    15 Mag, 2013
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Molti modi di essere donna

*contiene parziale spoiler*
Un libro scritto specificatamente per le donne da una scrittrice (Karen Swan) che ha lavorato nella moda per anni e pubblicato in una bella edizione cartonata con copertina rossa dalla Newton&Compton.
I temi trattati in questo romanzo sono molto settari, non è certo una lettura adatta a un pubblico di uomini. Non solo per la centralità della storia sentimentale (che di solito non è nella top-ten del lettore maschio), quanto proprio per la visione totalmente femminile di ogni argomento: dal matrimonio, all’idea del viaggio e dell’esperienza avventurosa, al mondo del lavoro e del mantenimento della bellezza/giovinezza.
Cassie è una bella donna di trent’anni, sposata da tempo con un nobile scozzese. La vita sedentaria l’ha portata a trascurarsi un po’, ma l’arrivo delle sue tre amiche del cuore per la sua festa d’anniversario la convince a fare del suo meglio per mostrare al marito le sue doti. Sforzo inutile: proprio quella sera, Cassie viene a sapere che il marito la tradisce con una sua amica del posto, e che i due hanno addirittura avuto un figlio.
Le amiche di Cassie la trascinano via da casa e decidono di curare il suo tracollo con una terapia d’urto: per aiutarla a trovare un nuovo posto nel mondo, la ospiteranno per alcuni mesi a turno, offrendole un lavoro e nuove esperienze che possano risollevarle il morale e darle la forza di trovare la propria strada. Un aiuto inaspettato arriva da Harry, fratello di una delle ragazze, che promette di fornirle una lista di cose da fare a qualunque costo in ogni città in cui soggiornerà.
Cassie finisce dapprima a New York, dove l’amica Kelly la introduce a forza nel frenetico mondo della moda. Tra abiti neri e tinte bionde, uscite notturne, super-alcolici, corse nel parco e sensuali fotografi di moda, Cassie viene travolta da un’ondata di sensazioni che la lasciano euforica ma non meno confusa di prima. Ne esce però con un regalo prezioso: una sorpresa di Henry, preparata per lei al negozio di Tiffany.
Parigi le si mostrerà tramite la visione della vita dell’amica Anouk, un mondo fatto di placida cura di sé, arte e cucina d’alta classe, ma la colpirà con una delusione imprevista e con il trauma della morte di un amico. Cassie lascia la città in preda all’angoscia.
L’ultima tappa è Londra, dove l’amica Suzy la accoglie in un ambiente familiare, rallegrato dal prossimo arrivo di una bambina. Ma qual è il posto di Cassie? Cosa vuole fare davvero della sua vita? E perché Henry sta entrando sempre più nella sua mente e nel suo cuore, ben al di là delle misteriose liste e dei piccoli doni floreali che la attendono in ogni città? Lui dovrebbe sposarsi con un’altra e lei non ha ancora ottenuto il divorzio da suo marito, il quale desidera riallacciare la loro relazione.
Per Cassie è arrivato il momento di decidere.
L’autrice si destreggia con estrema facilità attraverso l’ambientazione modaiola nelle tre città che fanno da sfondo alla storia, tratteggiando atteggiamenti, piccole e grandi manie, dettami fashion con palese competenza e non senza una sana dose di ironia, cosa che rende molto gradevole la lettura.
Per quanto le “liste” siano compilate dal personaggio maschile di riferimento, le tappe che vi sono segnate seguono quasi sempre un gusto più femminile e delicato di quelle che potrebbero essere - più realisticamente - le scelte di un uomo. Ogni tanto questa femminilità straripante appesantisce un po’ il racconto, rendendolo a tratti zuccheroso, artificioso.
Anche la protagonista di quando in quando diventa difficile da digerire. Spesso si rivela senza carattere, disposta a essere spostata di qua e di là come un oggetto e a fare da cavia a qualunque cosa passi per la testa alle sue amiche (all’autrice, in ultima analisi…). Purtroppo è palese che si tratta di cadute di stile nate dalla necessità di introdurre certi argomenti o il ritorno di alcuni personaggi in certi punti della trama. La meccanicità di taluni passaggi inficia a tratti il godimento semplice e senza pretese che si può ottenere dalla lettura di “Un diamante da Tiffany”.
Nel complesso, però, la prosa della Swan è buona, scorrevole, simpatica. Offre spunti per farsi qualche risata e regala scorci interessanti sul mondo della moda, americano ed europeo. La storia d’amore è un prevedibile ma tenero lieto fine.
Un regalo carino per la fidanzata. Per le lettrici, una parentesi romantica e un po’ scanzonata da concedersi alla fine di una giornata pesante.

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