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Un'estate da dimenticare
Chiunque sia la nota scrittrice inglese che si nasconde dietro questo pseudonimo forse era agli inizi della sua carriera perché è un romanzo senza una storia ma piena di scene di sesso giusto per riempire le pagine (mi meraviglio che non abbia inserito anche un ménage à trois).
Va bene, si tratta di un romanzo erotico ma sinceramente rispetto ad altri titoli simili che ho letto, questo è quello più deludente.
All'inizio sembra sia Anna la protagonista del romanzo (il principale punto di vista) poi con il procedere della lettura il punto di vista si sposta anche su Miranda (l'amica e collega di lavoro di Anna). Anna è inglese e frequenta un uomo da 6 anni, per scoprire se effettivamente è la persona con cui vorrà passare il resto della sua vita, decide di accettare un incarico come archeologa a Creta per due mesi.
Le buone premesse, secondo me, c'erano ma l'autrice non è riuscita a svilupparle, a cominciare dalla caratterizzazione delle due donne (sinceramente sembravano più delle adolescenti in vacanza che archeologhe. Una che si strugge per l'uomo che ha lasciato in patria e l'altra perennemente in fregola). Personaggi bidimensionali e ai quali è difficile affezionarsi.
Anche il lavoro dell'archeologo (mi aspettavo che questo aspetto fosse preso più seriamente) è stato usato solo per riempire.
Solo nelle ultime pagine sembrano essere nati dei grandi amori, peccato non si capisca come sia successo (dove è finita l'angoscia di Anna divisa tra l'amore di due uomini e stesso discorso vale anche per Miranda).
Anche delle descrizioni che riguardano Creta viene svelato ben poco eppure è una location affascinante (altra occasione sprecata per rendere il romanzo migliore).
Un romanzo con un livello di sensualità alto ma che lascia davvero poco.