Dettagli Recensione
..but u couldn't be that man i adored
POSSIBILI SPOILER
inizio col dire che leggendo questo libro non mi aspettavo molto.
la storia, in realtà, non è per niente male. anzi viene raccontata per certi versi in maniera profonda, cogliendo il nocciolo della situazione.
la partenza quindi è stata in quarta, e di conseguenza mi aspettavo davvero un libro ricco.
la realtà è ,invece, che nonostante l'inizio sia stato promettente, l'autrice si sofferma troppo sulle singole caratterizzazioni, raccontando giorni che si susseguono, identici l'uno con l'altro e dopo un po ci si chiede "quando arriva questo benedetto colpo di scena?". ma neanche il colpo di scena arriva, il finale viene velocemente abbozzato, e i personaggi sono lasciati a loro stessi, e la nostra curiosità che è aumentata man mano durante la lettura subisce un duro colpo.
la protagonista, Ellen Woods è una 38anni vedova con un'adorabile figlio 12enne, Charlie. dopo la morte del marito si crogiola nella convinzione che per lei non ci sarà mai più una vita dopo il matrimonio con Nick. mette la sua vita in pausa (ed è di questa vita in pausa che l'autrice decide di raccontarci per i 3/4 del libro).
alla morte del marito però Ellen si ritrova in ristrettezze economiche, e quindi è obbligata in un qualche modo a riprendere in mano le redini e fare qualcosa per sè, per Charlie e per la sua casa. decide così, di affittare 3camere della casa ad estranei, in modo da poter risolvere i suoi problemi finanziari. nel corso di questa convivenza forzata Ellen si renderà conto, che non è tutto oro ciò che luccica,che a volte anche se abbiamo la verità sotto al naso, è più comodo non vederla e continuare a viverne la versione edulcorata.
ripeto, la materia grezza c'è, ma a mio avviso non è stata lavorata per rendere il romanzo accattivante e intrigante.
consigliato: NI