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SULLE TRACCE DI ESTHER
Finalmente un bel romanzo! Una trama semplice, ma costruita ad intarsio, dove tutte le tessere, anche le più piccole, anche quelle meno in evidenza, trovano lentamente il loro posto, pagina dopo pagina, componendo un delicato acquerello.
Immaginate una spiaggia bianca, in riva all’oceano, al tramonto, immaginate un uomo e a una donna che corrono tenendosi per mano. Felici. Solo che, fino a lettura finita, non saprete se questo è l’inizio o la fine di una storia, oppure l’inizio di una, e, viceversa, la fine di un’altra, perché in questo libro sono racchiuse molte storie, intrecciate tra loro.
Emily, autrice di un unico romanzo di successo, ed ora bloccata da anni davanti ad un foglio vuoto, vorrebbe lasciare New York, per curare le proprie ferite d’amore e per ritrovare la vecchia ispirazione perduta. Soprattutto, vorrebbe trarre ispirazione da dentro di lei, ma la sua vita le appare così banale, così priva di scosse. L’unica persona “strana” della famiglia è un vecchia zia, Bee, che da anni vive rintanata e sola, in un’enorme casa di legno, dalle pareti bianche, a Bainbridge Island, di fronte a Seattle.
Di lei, Beth conserva una fotografia in bianco e nero, dove la zia, allora giovane donna, fissava l’obiettivo con uno sguardo intenso, pieno d’amore e di segreti. E dove c’era un’altra giovane donna, bellissima e sconosciuta, che le sussurrava qualcosa nell’orecchio.
Fin da piccola, Beth ha sempre avuto la stranissima sensazione che quel segreto sussurrato, perso nel passato, potesse riguardare proprio lei. Ma come?
A Bainbridge Island potrebbe trovarsi la risposta. L’isola sa come richiamare a sé le persone al momento giusto.
Solo che in quell’isola battuta dalle correnti fredde niente è come sembra. E quando Beth vi ritorna ai primi di marzo, senza volerlo, smuove ricordi sepolti da tempo, riportando alla luce inquietanti segreti di un lontano marzo 1943, mettendosi sulle tracce di una sconosciuta, Esther. Una donna che amava la primavera, marzo, i tulipani. Una donna che molto aveva amato e che in molti amavano.
Ma chi vive nel presente, può in qualche modo rimediare a ciò che è stato, o eventualmente, può evitare di ricadere nello stesso identico tragico errore? E soprattutto: il proprio cuore, in queste nebbie, può essere una bussola affidabile?
Romanzo davvero delicato e al contempo intrigante, che affascina con il suo mistero e che spinge a divorare le pagine per trovare queste risposte, con uno stile sempre elegante e piacevole.
Indicazioni utili
In effetti, anche questo è un romanzo molto bello, che vi consiglio caldamente di leggere:
“L’amore non è un fiore di serra, costretto a sbocciare controvoglia. L’amore è un’erbaccia che spunta inattesa sul ciglio della strada”. (da Years of Grace)
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