Dettagli Recensione
J. Ward vs J. Bird
(Dalla mia estate interamente “in rosa”)
Ci sono individui che in famiglia amano farsi chiamare in un modo e fuori tra la gente in un altro, ci sono quelli che vanno matti per il loro pseudonimo e se ne vestono in maniera irreversibile e poi ci sono gli scrittori che un paio di libri li scrivono avvalendosi del loro vero nome mentre per il resto se ne sbucano fuori con un “alias”.
Il motivo di una simile manovra non l’ho ancora capito, ma una cosa è certa: se avessi conosciuto J. Bird prima di imbattermi per caso nelle fatiche letterarie di J. Ward ed avessi saputo in tempo che della stessa scrittrice si trattava, non sarei mai diventata una fan accanita della Confraternita del Pugnale Nero.
Ora, non avertene a male, cara J. Bird detta anche J. Ward, ho capito che la scrittrice sei sempre tu, ma sul serio non c’è paragone.
Fossi stata al posto tuo non avrei mai permesso che pubblicassero una roba come Una Donna Indimenticabile ricorrendo addirittura allo slogan pubblicitario che quello è il romanzo che porta nel DNA l’idea in bozza dei tuoi fantastici fratelloni vampiri.
Ma quando mai! È come dire che l’ingrediente base del profitterol è il dado Star.
Una Donna Indimenticabile è un romanzetto banale, patetico, scontato, dallo stile fiacco e con dei colpi di scena prevedibili da una cinquantina di pagine prima. Un misto tra un overdose di glucosio, il tentativo di abbozzare un giallo e la solita minestra di lei ricca, bella, buona e giusta e lui maltrattato da bambino e venuto sù superdotato, muscoloso, figo e ovviamente pure guardia del corpo.
Nulla a che vedere, insomma, con la ricchezza dei personaggi, le trame originali ed il ritmo serrato della Confraternita.
Mi sa che il nome te l’hanno fatto cambiare apposta, mia cara; e a ragion veduta.
“Nomen Omen”, dicevano i latini: “Il nome è destino”: c’è bisogno che ti indichi quale sia realmente il tuo?
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Commenti
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Sapevo che prima o poi lo avresti recensito questo libro, Eva e innanzitutto bella rece! =)
Anch'io sono un po'titubante riguardo la lettura di "Una donna indimenticabile" e,anche se lo leggerò comunque, non mi faccio delle grandi aspettative.
Concordo con Robbie: la Ward allora non aveva ancora lo stile della Confraternita, e pur di far soldi si pubblica qualunque cosa (non che la Ward sia completamente da buttare, ovviamente) però anche il fatto di aver sottolineato la questione Bird/Ward....
Mi ha fatto sbellicare dalle risate!
Anch'io ho in attesa questo libro da leggere, ma dopo la tua recensione non so, forse attenderà un altro po'..
Amarilli, e dopo tutti questi anni di cassetto, giusto quando era già famosa poteva ritirarlo fuori. Però dai, io alla Ward perdono la qualunque, in nome dei fratelli le è tutto rimesso ;)))
però in effetti io il dado star alle volte lo uso....
;-)
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