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Se ti scippano il cell potresti essere fortunata
La ricetta del successo dei libri di Kinsella è abbastanza semplice: prendere una donna normale e piuttosto insicura, la cui vita non è proprio triste, però assomiglia pericolosamente ad una linea piatta e soporifera; colpirla con energia con una bacchetta magica; farle centrare il lieto fine, e mai da sola.
Qui la bacchetta che tutto trasforma è un normalissimo cellulare.
La povera Poppy (eh, sì: già al momento di battezzarla i suoi genitori non avevano grossi progetti per il futuro della bimba…), è fidanzata, con tanto di anello antico con brillocco, con Magnus, il rampollo di una famiglia di insigni professori/intellettuali: dunque, destinata ad un potenzialmente noioso ed infelice destino.
Fortunatamente, la sua linea della vita viene stravolta dallo scippo dell’amato cellulare, nonché dal successivo “accaparramento” (per stato di necessità) di un cellulare altrui, che appartiene a uno sconosciuto (Sam), bello e misterioso. Con il nuovo cellulare, Poppy diventa una nuova Poppy, grintosa e piena di iniziative, pronta a intrighi, indagini, colpi di scena, insieme allo sconosciuto di cui sopra.
Si ride e si ride, tra mille equivoci. Impagabile la scena in cui Poppy gioca a scarabeo con la famiglia del promesso sposo Magnus, barando clamorosamente. Così come è divertentissima la scena dell’acquisto dell’anello di fidanzamento (sul punto i maschi sono avvisati: dal tipo di montatura e di pietra scelta, le fidanzate possono avere un’idea piuttosto concreta su cosa aspettarsi dal promesso sposo e sulla convenienza di dire o meno sì).
Romanzo spassoso e lieve. Da tenere nella borsa da spiaggia, insieme alla crema protettiva.
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