Dettagli Recensione
In verità è meglio mentire
Se avete voglia di una commedia contemporanea condita da un sottile umorismo, potreste trovare ciò che cercate nel nuovo libro della Gier. "In verità è meglio mentire" è infatti un romanzo leggero, ironico, che con una trama semplice riesce a farsi apprezzare. Chi ha già conosciuto questa autrice per la sua famosa "Trilogia delle Gemme" di genere urban-fantasy potrebbe rimanere spiazzato perché qui di elementi fantasy non ve ne saranno, ma ciò nonostante trovo che questa diversità di generi sia un fattore positivo e sono contenta che di avere avuto l'occasione di conoscere anche il lato più "rosa" dell'autrice.
La protagonista di questo romanzo è una ventiseienne di nome Carolin, molto lontana dal tipico stereotipo di ragazza che solitamente popola i romanzi chick-lit in commercio. Lei è infatti un'intellettuale, senza amici e senza la passione per lo shopping, una ragazza che non sa affatto cosa realmente vuole dalla vita, che non sogna né la carriera ideale e né di avere figli, ma che studia incessantemente per il solo motivo che "è l'unica cosa che le riesce bene" e che vuole solo essere apprezzata ed amata per quello che è, senza dover mentire sulle sue doti intellettive. In questo romanzo racconta in prima persona la sua storia, passando in rassegna gli eventi passati degli ultimi cinque anni e collegandoli con il presente, dove un evento disastroso ha interrotto la sua serenità. Il risultato è una commedia piacevole, una lettura che personalmente mi ha soddisfatta e mi ha fatto simpatizzare molto con questa stramba eroina.
Come trama non bisogna aspettarsi niente di elaborato o con sorprendenti colpi di scena, ma il vero punto forte del romanzo, ciò che davvero lo rende unico, è il modo in cui è stato scritto: l'ironia caustica e tagliente che sprigiona ad ogni pagina è lontana anni luce dalla classica e fresca ironia degli equivoci in stile Kinsella, ma proprio per questa sua discordanza trovo che abbia carattere, ne sono rimasta favorevolmente stupita, nonché deliziata. All'interno di questo libro troverete note ironiche, scenette comiche al limite del surreale, e altre più cupe, quasi tristi. Non mancheranno personaggi odiosi e altri rasenti al demenziale. Un romanzo che non annoia, da non prendere troppo sul serio, che una volta terminato vi farà desiderare di leggerne ancora un po'.
Sono curiosa di scoprire anche gli altri romanzi chick-lit di questa autrice!