Good References
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SE L'AMORE NON ARRIVA...LO PIANIFICO!
Quando giovanissima mi sono sposata, ricordo che le ragazze che si avvicinavano ai trenta e ancora non erano convolate al matrimonio, dalle mie parti venivano definide "madeghe"... ora a distanza di alcune decine d'anni, le ragazze o comunque tutte le donne che non si sposano vengono definite "single"...quale la differenza ? Credo...che per le prime non era una scelta, per le seconde spesso si!...almeno così credo...
La prima ti intristisce e in qualche modo di fa a volte persino pena nella sua solitudine...la seconda spesso è da invidiare per tutte le libertà e possibilità di esperienze che può avere...
Ma non è raro trovare ancor oggi ragazze che, come la protagonista di questo "gradevole" libricino, pianifichino per filo e per segno la loro vita...dando in particolare priorità all'ambito lavorativo.
E quando finalmente sono pronte a lasciarsi travolgere dalle emozioni, dai sentimenti cercando una buona storia d'amore...qualcosa non va per il verso giusto...qualcosa s'ingrippa...che fare allora?
Beh, la nostra sicura Alice risolve il suo dilemma nello stesso modo con cui ha lavorato fino a quel momento ... pianifica il tutto : al di là del cuore...al di là dei sentimenti.
Una specie di "contratto" con una persona che altrettanto ponga le sue stesse aspettative all'ambito sessuale... Ecco che in questo modo lei potrà vivere i suoi trent'anni senza rimorsi...senza poter dire di non aver provato tutto ciò che è giusto che una donna provi e viva...
Ma sarà così lineare lo svilupparsi del piano ben progettato?
A voi cari amici scoprirne l'evoluzione della carinissima storia, un po' erotica...un po' romantica.
Un libro che ho letto con piacevolezza in poco più di un'ora...
Auguro di tutto cuore alla scrittrice di continuare a regalarci storie così "romanticamente erotiche" al punto giusto...e appaganti, proprio conformi ai miei gusti...
...magari accoompagnando le conversazioni davvero ben costruite con maggiori sviluppi nelle azioni e nelle descrizioni dei personaggi...perchè ne ho avvertito il bisogno...( e non mi riferisco solo al puro atto sessuale...sia chiaro...ma a tutto lo svolgersi della narrazione).
Io da romantica e tradizionalista sono a favore della "pia"nonna di Alice ; dicendo questo so che sarò considerata una donna d'altri tempi...ma , in effetti, lo sono e ne vado fiera...
Si, anche per me ogni donna è come una perla preziosa...che sarà di chi avrà la capacità di sapersela meritare e conquistare...ma sono consapevole che le cose ormai non funzionano più così...
Vedo e sento in continuazione storie di ragazze che "fanno tutto loro"... e i maschietti, che più tanto maschi non sono più, lasciano fare...si lasciano piacevolmente condurre...finchè, troppo spesso purtroppo , il gioco stanca...e senza tanti problemi...il gioco continuerà altrove, verso altri lidi in cui approdare...
Buona e simpatica lettura ...
Pia
P.S: il mio in bocca al lupo e un abbraccio a questa simpatica ed estrosa scrittrice esordiente !
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REFERENZE INTERESSANTI
In questo breve racconto la protagonista è Alice, donna in carriera in un prestigioso studio legale. Alice è in preda all’ansia per una scadenza imminente ed improrogabile, ma non relativa a qualche pratica contrattuale, bensì alla sfera personale: il trentesimo compleanno, che implica per noi donne paranoiche l’accelerazione dell’orologio biologico, tic tac tic tac, e il termine è ancora più perentorio se vi si giunge caste e pure. Ma la nostra Alice, da brava professionista quale è organizza la propria agenda per adempiere una volta per tutte ai propri doveri, con la gentile collaborazione di un uomo facoltoso. Finalmente arriva il momento tanto atteso, andrà tutto liscio?
Frizzante, spassoso, romantico e dolce. In poche pagine l’autrice ci regala una lettura leggera e piacevolissima con scene erotiche delicate, per nulla volgari, gaffe davvero imbarazzanti che mi hanno fatto ridere di gusto. Una storia magari non originale, come genere mi sembra che sia abbastanza in voga, ma è scritta bene e riesce a far sognare il lettore, una fuga dalla pesantezza quotidiana.
Più che una fuga è una scappatella, dura troppo poco! Ho terminato la lettura con un gigantesco NO mentale, non doveva e non poteva finire così, lascia l’acquolina in bocca e un po’ di punti interrogativi. Cosa ne sarà di Alice e di tutti i suoi pensieri e le sue speranze che non riesce neanche ad ammettere a sé stessa? Spero in un seguito!
Avrei preferito qualche dettaglio piccante in più e maggior dialoghi fra i personaggi, giusto per conoscerli meglio, ma, concludendo, mi è piaciuto, si legge in un soffio, consigliato alle inguaribili sognatrici.
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UN INFARTO ORA SAREBBE QUANTO MAI INOPPORTUNO
Finalmente mi sono decisa a leggerlo dopo vari mesi che aspettava silenzioso nel mio PC.
A differenza di tutti gli altri libri, per quanto riguarda questo breve racconto, non ho letto nessuna recensione precedente quindi non so cosa ne pensino gli altri.
Io a mio avviso, l'ho trovato davvero divertente e ironico.
Sono scene già viste con una storia abbastanza scontata, ciò non toglie che sia un racconto assolutamente godibile dove, inframezzato alla narrazione e ai dialoghi tra i personaggi, fa capolinea il cervello di Alice Charlus (la protagonista) che, come dotato di vita autonoma, ci diverte con battute fuori luogo, lezioni di autostima e lodi al "dio del sole".
Spero che la May decida di scrivere un libro vero e proprio perchè secondo me ha tutte le carte in regole per avere un discreto successo.
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CRUDELE MAY!
Era da molto che volevo leggere Good References, perchè curiosa dalle buone recensioni che ci sono state sino ad ora. E a dir la verità, ne sono rimasta un pò delusa.
Non fraintendetemi, mi è piaciuta molto la storia della donna in carriera che vuole sbarrare con un FATTO la "cosa" da fare assolutamente entro i trentanni!
E ancora di più, se quella "cosa" ha a che vedere con la verginità. A 30? Oggigiorno?
Mi stupirebbe di più, una quindicenne che piagnucola per aver perso il cellulare invece che la propria verginità...
Quindi, questa Alice Charlus è del tutto da ammirare, ma non mi va proprio giù quest'amaro che ho in bocca!
Good References è davvero molto, molto corto come racconto!
Ed è davvero un'ingiustizia, perchè come fai a non volerne ancora?
E il fatto che io mi stia ancora chiedendo come sia andata a finire tra quei due, come sarebbe stata la risposta di lei (tecnica e professionale o informale e sbarazzina?) o come saranno state le altre prestazioni... be fatemi dire che non è assolutamente a favore dell'autrice.
Anzi, potrei anche odiarla in questo preciso momento! (Sono molto emotiva)
E' un racconticino molto frizzante e ben costruito. Mi è piaciuto l'intervento della nonna (seppur molto probabilmente si trovasse nell'oltretomba). Fersen Rhein, inoltre, sembra molto freddo e distaccato (badate bene, a quel "sembra"). Insomma, i personaggi sono ben fatti, ma mi sarebbe piaciuto conoscerli meglio!
Crudele May!
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Buon biglietto da visita, Maggiolina!!
Devo dire che pur non essendo propriamente il mio genere di lettura, Maggiolina, ovvero la scrittrice con lo pseudonimo May, è riuscita a catturare la mia attenzione e a tenerla viva per tutto il breve racconto.
Alice Charlus, giovane donna in carriera, si accorge sempre più del passare del tempo e dell'approssimarsi della fatidica ora "X", cioè i suoi trent'anni. Dopo aver atteso invano l'uomo giusto della sua vita, appare determinata a dare una svolta alla sua vita. Ma un noto avvocato del suo studio, Rhein Fersen, approffittando di un momento di debolezza (troppi galletti rossi saltellanti....leggendo capirete), le carpisce l'inconfessabile...Quest'ultimo ha già tarpato le ali, all'ambiziosa Alice, ora cosa trama nell'ombra? Deve temere un'altra scorrettezza?
La copertina è elegante e perfettamente attinente a quanto narrato. Ottimo stile, moderno e scorrevole, condito da qualche parolaccia, ma che ben si integra comunque con la personalità della protagonista. E' un classico romance contemporaneo, con ambientazione nel XXI secolo, condito da pennellate ben amalgamate di erotismo, sottile romanticismo, irriverenza, ironia e un pizzico di suspense nel finale.
Forse la vicenda, se proprio si vuole essere pignoli, appare un pochino improbabile e forzata negli accadimenti, ma ciò non pregiudica comunque una lettura piacevole ed interessante.
Avanti così May, visto che le referenze sono buone (good reference), ora attendiamo qualche lavoro più corposo!!
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Una passeggiata in primavera
Quando ho finito di leggere Good References, il primo pensiero è stato: Ne voglio di più! Signora May, sfornami qualcosa di più sostanzioso e sarò ancora tua.
Perché questo è un inizio saporito: un racconto intinto nella tonalità più azzeccata di rosa; di quel rosa che tutte le lettrici di rosa vanno cercando. Né troppo shock, insomma, e neppure eccessivamente slavato; bensì una storia briosa e frizzantina dallo stile semplice e scanzonato che diventa romantica al momento giusto.
Forse il tema della verginità può sembrare out, il solito terreno battuto nel girone romance, ma Alice, la protagonista, riesce a porlo e ad incarnarlo in maniera talmente naturale ed ironica che si finisce per sorridere insieme a lei dei suoi face to face interiori e per empatizzare con la sua altalena di sentimenti nei confronti del tanto temuto ed agognato avvocato Fersen Rhein.
Quello che rimane è la bella sensazione di aver fatto una passeggiata in primavera, quando ci si sente soddisfatti e serenamente felici ed in bocca rimane quel gusto inconfondibile di romantica dolcezza.
L’unico appunto voglio farlo sul titolo, sui nomi dei personaggi e sull'ambientazione: perchè da un’autrice italiana desidererei infinitamente dei titoli, dei nomi e delle ambientazioni nostrani. La mia è forse una pretesa azzardata (chiedo scusa!), ma reputo la nostra lingua e cultura così belle (ed i nostri talenti letterari così forti), che non ce la faccio proprio ad assistere alla loro completa globalizzazione in ogni ambito.
Già lotto con la mia vicina di casa che ha chiamato il figlio Richard e poi gli chiede se “vole du’ spaghi cor sugo”; perché mai devo torcermi il fegato anche con la narrativa?
Ma non divaghiamo: Io ti aspetto Signora May! Stupiscimi e fammi sorridere e sognare ancora.
La tua penna vale; eccome se vale.
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Ottime referenze Mrs May!
Non potevo aspettare l’estate per leggere questo racconto così intrigante e intriso di sex appeal….
I personaggi di questo piccolo romance sono tutti avvocati intraprendenti, non solo professionalmente ma anche in termini di compiacimento sessuale.
Alice Charlus ha trent’anni e molte qualità, laureata in legge lavora presso uno studio legale dove da tutta se stessa per adempiere al meglio all’espletamento dei contratti che le capitano sottomano, grazie alla sua preparazione professionale e alle sue specialità nei vari settori forensi, è pure bella e vergine.….
La nostra eroina, finirà presto per convincersi che bisogna dare via anche quella “cosa” così intima e personale per raggiungere determinati scopi negli affari, pertanto avvalendosi del manuale “101 modi scientificamente testati per fare centro al primo colpo” pensa di sovrapporre l’utile e il dilettevole.
Il bel Fersen si lascerà scappare la bella preda che le si presenta sopra un piatto?
“Piatto ricco? Mi ci ficco!”
……..Lo scoprirete solo leggendo.
Alice e Fersen sono i classici personaggi che con la loro passione e la loro leggerezza rendono il mondo davvero romantico e senza pretese, vanno letti col cuore , senza soffermarsi su quello che coincide o meno con la realtà e i rigidi standard che la vita ci impone. Sono esilaranti e innocui e poi diciamoci la verità…nei romance i protagonisti, supponenti o arroganti alla fine amano per davvero.
S. M. May in questo racconto manifesta tutta la sua passione di donna romantica e inguaribile lettrice di romance e attraverso le storie di Alice non si risparmia l’ironia, quella che davvero ti strappa un sorriso, che non aspetti di finire di ridere per una battuta che già ne trovi altre durante la lettura….rido ancora per quella sulle trivelle in Texas, il petrolio, a Dallas, J.R. con il cappello bianco e il sigaro in bocca!
….E ora Mrs May, non vedo l’ora di leggere un romanzo più completo, di quelli tosti, dove si osa tanto e non si risparmia su nessuna espressione erotica, la fantasia di certo non ti manca….ci siamo capite Mrs May?
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LOVE & ORDER
“Inquadramento obiettivo. Analisi e valutazione dei mezzi. Elaborazione di una strategia fattibile”. Il linguaggio di questo graziosissimo romance, è molto tecnico, all'apparenza freddo…non ci si aspetta in questo ambiente di feroci e superimpegnatissimi avvocati un' evoluzione di vicende sentimentali così piacevole e divertente. Il racconto lascia una sensazione godibilissima di brio e di spensieratezza, e considerato che far ridere è sempre, a mio avviso, più difficile che far commuovere, l’autrice merita davvero un plauso per questo lavoro frizzante e piacevolissimo.
Alice è una ragazza tosta, che ha fatto carriera con impegno e determinazione come avvocato, programmando sempre tutto con ferrea disciplina; d’improvviso si ritrova a meditare sulla sua situazione sentimentale di single, sull’amore e …sulle sue meravigliose implicazioni pratiche! Forse ad Alice un pizzico di autostima in più non guasterebbe, visto che i suoi supporter ( complici una bevuta di troppo ) diventano per magia i galletti disegnati sui boccali della birra… Come risolvere " efficacemente" il problema "amore"? Ma per quello,in fondo, c’è sempre tempo, prima la carriera… o no? Alice rimanda e soffoca questo sacrosanto desiderio finché non si avvicina il fatidico giorno del trentesimo compleanno. Stupende le considerazioni sul decadimento fisico / mentale delle trentenni, mi hanno davvero strappato una risata...
"Presto la mannaia dei trenta , con tutto il suo carico, la maturità, il tic - tic dell'orologio biologico, i primi cedimenti del corpo, la crema antirughe: orrore”! ( Urge che vada a comprare almeno una crema idratante…facciamo idratante rinforzata, va'.)
E così, in modo organizzatissimo e strategicamente impeccabile, Alice decide di festeggiare “come si deve" il suo sospirato compleanno, cercando in qualche modo di colmare le sue lacune sentimentali….ma nonostante la sua ferrea organizzazione qualcosa non andrà come sperato… o meglio, come previsto. Ma la vita a volte ci sa sorprendere nel bene e nel male, e forse un regalo di compleanno può cambiarti la vita!
La lettura è agile e scorrevole, e la protagonista è formidabilmente irriverente e simpatica nel mescolare problemi personali a ironiche e a volte esilaranti considerazioni personali.
Lieve, scorrevole e intelligente: davvero un libro piacevole, assolutamente consigliato.
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Piccolo romance
Non so proprio cosa dire, e per tanti motivi.
E’un racconto semplice, molto breve, ma piuttosto carino e scritto bene.
Il linguaggio è fluido, scorrevole ed essenziale esattamente come mi piace trovarlo in un qualsiasi libro. E che dire poi delle scene d’erotismo così sottintese, poco esplicite e delicate? Mi hanno suscitato una tenerezza indicibile, trasmettendomi il timore e la fragilità di questa protagonista che si finge più forte di quanto sembri (chi, almeno una volta non si è mai immedesimata in Alice Charlus)?
Eppure in un certo senso avrei voluto che fosse più lungo e dettagliato.
Non metto assolutamente in dubbio che sia una storia dolce e simpatica che alterna momenti di comicità ad altri di profondità, e i personaggi sono sufficientemente caratterizzati in tutta questa brevità narrativa, però… Ecco, capisco che l’autrice abbia voluto descrivere una determinata situazione che avesse scopi ben definiti e precisi (e ammetto che sono anche io che pretendo troppo) ma a mio parere sarebbe stato più bello se il percorso di “formazione amorosa” tra i due protagonisti fosse stato approfondito e arricchito di particolari, magari inserendo pure qualche flashback che parlasse dei loro rispettivi passati.
Detto ciò, rimane comunque un racconto veramente bello e che dimostra che l’autrice ci sa proprio fare con carta, penna e fantasia. O computer, tasti e fantasia, è uguale.
Bravissima S.M. May!
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buone referenze
Alice alla soglia dei trenta si accorge che nella sua vita è mancato "qualcosa"; tutta presa dalla sua carriera di avvocato in un grande studio, ha dimenticato di pensare alla sua vita privata... e è intenzionata a rimediare entro lo scoccare dei trent'anni... il resto resta da leggerlo in questo racconto, breve, ma molto divertente e ben scritto. Personalmente, non amando i racconti, avrei preferito vedere questa storia più argomentata e dettagliata, ma forse si sarebbe persa la sua leggerezza. Per cui se avete un ora da dedicare ad una lettura leggera e rilassante Good References fa per voi.
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Piacevolissimo Good References!
Piacevolissimo Good References!
È solo un racconto leggero, ma se fosse un romanzo non dispiacerebbe, ovviamente ampliandolo e mantenendone i requisiti di base, ossia romanticismo, grandi sentimenti, e la simpatia e l’aria energica, briosa e frizzante del chick lit.
Brava S.M. May per questo suo brevissimo raccontino che riesce ad allietare la lettrice durante l’ora di lettura. Troppo breve, ma anche troppo rilassante, simpatico, divertente e per donne dall’animo inguaribilmente romantico!
Per Alice, la protagonista, si avverte da subito una forte empatia. Ci si immedesima nella sua vita interessante, rocambolesca da perfetta (o quasi) donna in carriera.
Lo stile è l’elemento portante del racconto che non ha niente da invidiare alle traduzioni dei prodotti stranieri.
Questo racconto è ufficialmente promosso a pieni voti!
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Cogli la prima mela.....
Ubriachezza.
Beata e molesta ubriachezza.
Cosa non ci siamo fidati di dire (e di fare…ma sorvoliamo su questo punto) mentre estasiati e invincibili (e pure parecchio scemi) eravamo in preda ai fumi dell’alcool?
La nostra Alice,giovane avvocatessa amante di storie licantrope,vampiresche & co.,non viene meno all’aurea regola del ”In vino veritas”.E cosi mentre affascinata e rintronata osserva boccali di birra che le appaiono misteriosamente meravigliosi, racconta al suo odiato collega-capo che nessuno ha mai colto la sua perla.
(O rosellina?Dolce frutto?Piccola mandorla?Vabbè insomma ci siamo capiti…e se non ci siamo capiti avete dei problemi!)
E’da qui che parte il breve e ironico racconto della nostra autrice.
Tra una strizzata d’occhio al genere chick lit,un lieve e garbato richiamo all’erotico e una botta (no,ok,magari botta non è il termine adatto visto l’argomento)di sentimentale che non guasta mai,queste pagine scivolano via veloci e gradevoli.
Uno stile schietto e semplice che nulla vuole dimostrare se non (credo)il piacere di scrivere.
Perfetto per trascorrere una mezz’ora tra sorrisi e giuste dosi di romanticismo.
Solo due note finali:la prima,adoro questa copertina!E’perfettamente intonata al racconto.
La seconda e qui rischio un attimo di fuori tema….ma voi lo sapevate che esistono i preservativi gusto Coca cola??????????????Io ero all’oscuro!
(Superfluo aggiungere che se mai li proverò non verrete avvisati.)
Ah com’è vero….da ogni libro si impara sempre qualcosa!
Peace & love…..& so much sex!
P.S.:Consigli della nonna:
1)Quando siete ubriachi chiedete ai vostri amici di levarvi di mano il cellulare e non ridarvelo per NESSUNA ragione al mondo,onde evitare di far partire sms,whatsappate e telefonate improprie.(Specie all’ex fidanzato/a!)
2)Se quando vi mettete a letto vi gira tutta la stanza,peggio del Titanic in fase affondamento,mettete da stesi un solo piede a terra.Il mondo si ferma e voi potrete finalmente collassare in un sonno post alcolico pieno di incubi!
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Good references – Commento di Bruno Elpis
S.M. May.
Chi si cela dietro a questo pseudonimo? Come in una scatola cinese o in una matrioska, vi è un altro pseudonimo: quello di una spigliata commentatrice, con spiccata propensione al fantasy. E tracce di fantasy (“Alice pensò che … si sarebbe messa a ululare. Ma quanti … romanzi sui licantropi si era letta ultimamente?”) troviamo anche nella protagonista del racconto lungo intitolato “Good references”. Ma ho giurato che conserverò il segreto sull’identità dell’autrice e quindi mantengo labbra cucite, anche sotto tortura.
Alice – questo è il nome dell’eroina della novella romance – lavora presso un affermato studio legale con alterne vicende: un po’ donna in carriera, un po’ donna sull’orlo di una crisi di nervi, ma fondamentalmente romantica.
La vediamo destreggiarsi tra declinazioni legal-erotiche, narrate con umorismo sottile e divertente, disposta a tutto alla vigilia dei trent’anni pur di offrire al pescatore più meritevole la sua “perla”: una metafora che sta per “verginità”!
Tutto parte da una confidenza scucita al ritmo di un adagio: “in vino (pronuncia: birra) veritas”.
Le pagine procedono per svelare a chi spetterà – e ricorro a un’espressione che mi consente di rimanere in ambito forense - lo “ius primae noctis”.
A uno spietato businessman o ad Apollo, dio del sole e della bellezza?
L’ironia di S.M. May conduce il lettore attraverso le tappe di un erotismo ben calibrato e riesce a trasformare:
un proposito autodistruttivo in sorpresa,
l’impaccio della vergine in passione,
le nozioni apprese dal web su un atto sconosciuto in una prestazione amorosa naturale e spontanea,
il disincanto in sentimento.
Un racconto agile, da leggere in un soffio.
Gradevole, ma non nell’accezione data all’attributo (ho preferito “attributo” ad “aggettivo”, perché ho sempre l’ossessione di non andare fuori tema) dall’Alice autodidatta del sesso, che vuole simulare disinvoltura per mascherare il suo imbarazzo: “Per il dopo, usare sempre la parola ‘gradevole’: è dimostrato che non offende il partner e non lo fa sentire a disagio. E’ stato molto gradevole, Wilhelm. Hai confermato in pieno, e gradevolmente, le mie aspettative”.
Grazie S,M. May per avermi invitato al “ballo della tua debuttante”!
Bruno Elpis
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O a chi ha visto la trilogia della vita di Pasolini.
Ottimo curriculum, avvocato.
Guidare in stato di ebbrezza e' vivamente sconsiglialto nonche' vietato dalla legge. Parlare troppo, in stato di ebbrezza, non e' illegale ma potrebbe condurre comunque ad imbarazzanti incidenti.
Ebbene, cosi' accade alla nostra Alice Charlus, junior partner di uno studio legale tedesco che a un party aziendale, tra una pinta e l'altra , si trova suo malgrado coinvolta in una conversazione estemporanea con il carismatico Fersen Rhein, socio anziano dello studio, affascinante under 40 e palesemente ostile alla nostra Alice.
Se il malto chiama, la lingua risponde e Alice confidera' al perplesso collega qualche segreto di troppo e soprattutto il dettagliato programma della sua particolarissima festa di compleanno imminente.
Ma questo e' solo l'inizio, poi viene tutto il resto...
Romanzo breve fluidissimo, ben scritto, spiritoso e sexy al punto giusto coniuga brioso fatti e misfatti di una impegnatissima donna in carriera, che tende a pianificare tutto. Ma proprio tutto. Almeno finche' non perde il controllo, cosi' fan le donne talvolta... Mi dicono .
Meno fashion e piu' matura, bella l'ambientazione in uno studio legale internazionale , frequenti i termini tecnici del settore che rendono la scena decisamente verosimile.
Ammetto di non avere molta esperienza nel genere chick lit e romance e di poter annoverare solo un misero Kinsella nel mio magro bagaglio letterario, quindi non ho grandi termini di paragone da rivolgere al libro della May.
Pero' per giudicare un'ora rilassante, di leggero e piacevole intrattenimento passata in compagnia di un romanzo, c'e' poi bisogno di tutta questa esperienza nel settore ?
Buona lettura.
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Alla soglia dei trenta
Alice Charlus, rampante avvocato dello studio legale Bruckenzucker und Fennst di Amburgo, è giunta alla soglia dei 30, un'età dove si può tirare una linea e sommare quel che è stato della propria vita prevedendo quel che sarà di lì in poi.
Alice non appare soddisfatta.
Gli innumerevoli successi lavorativi, infatti, non riescono a spegnere le fiamme della bruciante, nonché costante, realtà: l'essere ancora vergine e giungere in questo "stato" all'imminente compleanno.
In pieno fermento emozionale, durante una serata di festeggiamenti in birreria per l'ennesimo trionfo lavorativo e annebbiata dai "fumi dell'alcol", si ritrova a confidarsi col suo odiato capo Fersen Rhein.
L'uomo in questione, bello e potente come un novello Apollo dei nostri tempi, è l'unico capace di farla sentire inadeguata in qualsiasi contesto e rappresenta l'ultima persona al mondo a cui avrebbe dovuto rivelare "il piano", studiato a tavolino, per trasformare la sua condizione di "verginella perenne" in una brillante dea del sesso pronta a tagliare il traguardo dei trenta senza rimpianti. Ma la vita, si sa, non va mai come ci si aspetta e gli imprevisti (anche se piacevoli) possono annidarsi dietro l'angolo, attendendo la giusta occasione per rivelarsi.
Siamo di fronte ad un vero e proprio romanzo breve che estrapola dalla vita della protagonista un racconto personale narrato con arguzia e spigliatezza.
L'autrice traccia, con la sicurezza di chi sa bene cosa narrare, i contorni di un personaggio femminile che sento di collocare a metà strada tra una "new Bridget Jones", meno sconclusionata e più pragmatica, e una Samantha Sweeting, rampante e sentimentale, che ha dato credito alla penna della Kinsella conducendola a vette più alte.
Il romanzo, in partenza, rientra nell'adorabile genere "chick lit" ma pian piano se ne discosta arrivando a sfiorare l'erotismo velato dei romance moderni che si destreggiano tra passione e trama accattivante.
La scrittura è punteggiata da lievi rimandi comici che rendono la lettura frizzante e scorrevole e grazie all'utilizzo del flusso di pensieri della protagonista, si regala spessore ad un personaggio che, pur delineandosi in poche pagine, riesce a coinvolgere il lettore che ha la sensazione di conoscerlo da sempre. L'unica critica che mi sento di fare sta nella forma che dovrebbe essere più accurata e meno ricercata nei termini.
Un buon esordio, da leggere tutto d'un fiato.
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