Dettagli Recensione
La felicità è una cosa che cade
Un romanzo di formazione fresco che fin dall’inizio mi ha incuriosito tantissimo.
Il vero punto forte di questo libro non sta, a parer mio, nella trama. Molto carina, ben architettata sebbene certi particolari (come il motivo della scomparsa di Lo) mi abbiano fatto storcere il naso.
La vera bellezza sta nelle Parole. Ebbene sì. Non parlo delle numerose parole intraducibili che Gioia colleziona (che neanche a dirlo sono un tocco bellissimo che ho amato ). Parlo delle parole usate da Galiano per raccontarci questa storia. Uno stile fresco e leggero ma che nasconde ricercatezza. Tra le pagine sono nascoste delle “perle”; delle piccole metafore, insegnamenti di vita, riferimenti musicali e culturali che danno profondità all’intero libro.
E non posso non menzionare il fantastico dizionario delle parole intraducibili!
Nel complesso è un bel romanzo che mi ha ricordato lo stile di John Green.
"Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole, “La felicità è una cosa che cade”? Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota."