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Il piacere di leggere
Questo libro ci racconta la vita di Rocco De Falco, un uomo che si è fatto da solo. Figlio minore di due genitori siciliani che si sono trasferiti a Milano in cerca di fortuna e che grazie alle proprie intuizioni al coraggio e al proprio fascino è riuscito a conquistare il mondo. Ricco oltre ogni immaginazione, potente fino all'inverosimile, come spesso succede è carente solo in un settore di quella vita dorata che conduce. Si tratta della vita sentimentale, che è sempre stata in bilico: incapace di amare e di vedere al di là delle apparenze, come possono testimoniare le sue quattro ex mogli. La sua storia ci viene raccontata poco alla volta, intrecciandosi con quella di Giulietta. Lei è il grande amore della sua vita, che lo ha lasciato vicino all'altare perché lo ha scoperto a letto con un'altra. Anche per lei Rocco è stato sempre un'ombra che le ha impedito per tutta la vita di assaporare con pienezza i colori della sua esistenza. Si ritrovano quando entrambi hanno sessant’anni e riprendono le fila della loro vita da dove l’hanno lasciata cominciando dalle basi. Raccontandosi tutti i segreti che non si sono detti da giovani. Non conoscevo Sveva Casati Modigliani e mi è piaciuto molto immergermi in questo modo di scrivere d’altri tempi. Con piacere ho trovato qualcuno che ancora è capace di scrivere usando con competenza anche termini che sonio desueti, ma che rendono perfettamente il senso di quello che ci vuole raccontare. Ho goduto appieno di questo libro, per il solo piacere di leggere, senza mordere il freno per sapere che cosa succede dopo, ma solo per il gusto di vedermi davanti i luoghi e i personaggi descritti. Sempre rappresentati con discrezione, senza eccessi. Da un lato il mondo di Giulietta: una insegnate in pensione che pasa e serate con il club del libro, profuma di violetta e di bucato appena fatto. Dall’altro il modo di Rocco che sa di profumi costosi, aromi di ristoranti a cinque stelle e di mete esotiche. Detto questo commento solo di sfuggita la trama, abbastanza sdolcinata e direi tutt’altro che realistica. Troppo indulgente secondo me la scrittrice verso due persone arroganti e anaffettive. Mi verrebbe da dire che si piglia si somiglia.