Dettagli Recensione
Kayla & Greyson
Se cercate un romanzo semplice, standardizzato, poco impegnativo, di rapida lettura e piacevole, gli scritti di Anna Premoli fanno al caso vostro. Premetto che con la consequenzialità noterete che assumono tutti la stessa forma metrica di narrazione e sviluppo (dall’incontro dei protagonisti, allo scoppio dell’amore, alla separazione, al ritrovarsi perché era sentimento unico e inimitabile che vince su tutto) tanto da tendere a risultare tutti uguali o comunque molto simili (cosa che vale anche per il linguaggio adottato). Con “Un giorno perfetto per innamorarsi” conosciamo la newyorkese di adozione Kayla, giornalista di gossip e eventi mondani che viene mandata dal suo capo in Arkansas, e più precisamente a Herber Springs, luogo di cui questa è originaria, per condurre una indagine riservata e avente ad oggetto problematiche ambientali relative all’estrazione di gas e altri minerali. Giunta in questa nuova realtà la protagonista conoscerà il bellissimo Greyson, uomo di altri tempi, riservatissimo e con un passato molto doloroso alle spalle. Tra i due scoccherà la scintilla e non mancheranno i battiti di cuore per le amanti del genere rosa.
Ma, c’è sempre un ma. E in questo caso questo grande e gigantesco ma risiede attorno alla figura di Kayla che non ha spina dorsale, non ha personalità ed è la frivolezza fatta persona. Per lei non sembra poter esistere un mondo senza tacchi alti e possibilmente di colori assurdi (tipo il blu elettrico) abbinati ad altrettante improbabili borse. Ovviamente, il fantomatico tacco dodici è anche quello che fa breccia nel cuore maschile. E qui, si ricade non solo in un doppio stereotipo ma anche in un notevole e colossale cliché. L’uomo, al contrario, è un romantico, che arriverà a cedere alle avances della donna ma a dettare i tempi e le condizioni dello sviluppo della relazione con baci appassionati e cene a lume di candela e pollo arrosto. Tutto l’opposto di quel a cui questa ragazza era abituata. Eh sì, perché – altro cliché – ha il cuore infranto a causa di una vecchia delusione d’amore e per questo ha deciso di non legarsi più a nessuno in modo serio. Non vuole più soffrire. Greyson le farà capire che la vita è fatta anche di dolore, e che è dal dolore nascono le emozioni più forti e le cose più belle.
Ma. Sì, un altro ma. E le indagini presunte che doveva condurre su queste estrazioni? Dove sono finite? Di fatto Kayla si è buttata nello scrivere le sue avventure nella dimensione campagna ma salvo qualche tentativo poco riuscito sembra quasi dimenticarsi del suo compito.
Ma. Sì, un altro. Ma lo stile? Fluente per l’impostazione di routine data ma nulla di più. Semplicistico e anche troppo lineare. Poco approfondito e adattato ad un format. Non è cresciuto di una virgola negli anni. Non ho letto tutti i suoi romanzi, ma mettendo a paragone i primi che mi sono capitati tra le mani per regalo di alcune amiche per Natale e quelli successivi, ecco, non ho potuto riscontrare, ahimé, alcun miglioramento.
Pertanto, “sì” si cerca un libro leggero e non impegnativo (chiudendo gli occhi, il naso e le orecchie su tutto il resto) o se si cerca un libro a cui dire “no, non mi piace” e dar sfogo allo spirito critico. “No” se non amate il genere e cercate libri impegnativi.
Indicazioni utili
- sì
- no