Dettagli Recensione
LA VITA NON E' UNA FAVOLA
Penelope è la protagonista del romanzo, una donna di 36 anni che lavora come addetta stampa in una multinazionale di pannolini e scrive degli articoli per una rivista online chiamata“Girl Power”.
Inizio con il dire che mi aspettavo di più da Chiara Moscardelli, dopo aver letto con entusiasmo il suo libro “La vita non è un film ma a volte ci somiglia”. E’ stato un romanzo che mi aveva da subito conquistata e che secondo me aveva anche una trama originale, cosa che invece non è successa in questo caso.
Quello che in questa storia non ha funzionato è per me proprio il personaggio principale di Penelope, che risulta essere poco credibile e poco reale, fa pensare al lettore che le donne trentenni non possano vivere senza un uomo accanto che le protegga e che le completi.
Inoltre Penelope è troppo maldestra, troppo sfortunata in amore e beve troppo e troppo spesso, sicuramente quello che esce risulta essere un quadro non solo di una donna, ma di un’intera generazione di donne che non hanno uno scopo se non quello di trovare un uomo decente che possa sopportarle e che rimanga al loro fianco.
Penelope non è bella, ma è sicuramente una donna intelligente e quindi mi aspetto anche che andando avanti nella storia lei abbia un’evoluzione, che capisca che può anche star da sola e riuscire lo stesso ad essere felice e a trovare un posto nel mondo. Questo non significa che debba rinunciare all’amore, ma che possa trovare una persona che la faccia stare bene e non inseguire un sogno che non si realizzerà.
L’autrice ci prova anche questa volta a creare una storia con un fondo di mistero, con un giallo da scoprire ma io non l’ho trovato così interessante e così avvincente.
Non mi sono divertita, le battute dei personaggi sono troppo banali, superficiali e alquanto improbabili, lo stile dell’autrice è scorrevole ma il libro risulta essere noioso e privo di emozioni.
Le premesse c’erano, la storia poteva essere veramente frizzante e ironica, potevo passare delle ore in spensieratezza ma così non è stato, le prime pagine mi avevano anche colpita e tutto stava filando liscio, fino a quando non ha prevalso l’animo romantico e fiabesco dell’autrice che ha rovinato la storia.
Alcuni diranno che i libri devono far sognare ma credo che dobbiamo sempre considerare che nella realtà una storia come quella di Penelope non potrà mai succedere, come il lieto fine che ne consegue e che tutti ci aspettiamo.
Per me questo libro è stata una vera e propria delusione, avevo molte aspettative che sono state disattese, spero che i prossimi romanzi siano all’altezza della bravura dell’autrice.