Dettagli Recensione
La tenace stagista
Emma è una stagista dal nome romantico, che fin da subito ispira simpatia, anche se è un personaggio irrisolto, un po’ malmostoso e un po’ malinconico, a tratti anche un po’ infelice e la sua mamma, come tutte le mamme, possiede poteri sovrannaturali a captare l’infelicità della figlia. L’ingrediente principale di questa storia è l’ironia, non tanto quella di Emma quanto quella sapiente dell’autrice, per come ci presenta Emma e la sua vita. Ce la racconta in brevi capitoli, nei cui titoli compare sempre la dicitura che forse più caratterizza questo simpatico personaggio che, a modo suo, non rinuncia ai propri sogni. Perché quando perdiamo i nostri sogni è mille volte peggio di quando perdiamo qualcosa di reale, perché è quello il momento in cui non ci resta più niente. Emma è comunque un personaggio positivo, non ha una vita scintillante, ha una vita normale, a tratti opaca, come quella di tanti di noi. Ma il bello di una vita che è spesso opaca è che insegna ad amare la bellezza degli sprazzi di colore, fissandoli nel cuore, dove splendono incontaminati.