Dettagli Recensione
Fan fiction e altri orrori
Venghino signori e signore! (Ma anche no!)
Ci troviamo di fronte all'ennesima fan fiction nata sulla piattaforma di Wattpad che, avendo avuto milioni di voti e visualizzazioni, dal web è (malauguratamente) passata nelle librerie.
Stavolta è il turno di "My dilemma is you 1". A parte il titolo che è già brutto di suo, ma purtroppo sì: questo "libro" è il primo di una trilogia.
Ma andiamo con ordine: di cosa parla questo "dilemma"?
Della vita scolastica e degli amori di Cris (alias l'alter ego dell'autrice) dopo che da Los Angeles si trasferisce con la famiglia a Miami.
In particolare della sua relazione con Cameron Dallas (personaggio realmente esistente su cui si incentra la fan fiction, il quale dovrebbe essere un cantante/comico che pubblica video online). Ah fra parentesi: lui dovrebbe essere il bello e dannato di turno.
Sappiate che di dannato non ha nulla, se non il vizio di entrare in casa altrui dalle finestre e di toccarsi ogni tre per due i capelli. Avrà i pidocchi, boh.
Innanzitutto bisogna precisare che la prima metà del libro è uno spasso, poiché colma di situazioni che, per eccessi ed esagerazioni, fa sembrare le soap operas e i teen movies dei capolavori. Il personaggio portante di questi show è indubbiamente Susan, la fighetta snob che immediatamente diventerà l'acerrima nemica della "povera" Cris per i motivi più idioti dell'universo. Per esempio farà scenate di gelosia urlando come una scimmia quando la malcapitata, per errore, inciamperà soltanto addosso a Cameron (inizialmente ragazzo di Susan), quando Cris si fidanzerà col suo ex Matt (e che ti frega? Tu hai il tuo moroso, te lo tieni e amen), quando Cris finirà in prima pagina sul giornalino di gossip della scuola rubandole l'attenzione (mamma mia, che affronto! É imperdonabile!)... Potrei e vorrei continuare a lungo con la lista, giuro, ma la recensione must go on. Vi basti sapere che Susan è il personaggio più divertente di tutti e che è un vero peccato che compaia poco.
La seconda metà del libro, invece, è la noia per antonomasia, semplicemente perché succedono sempre le stesse cose e i capitoli sono praticamente identici fra loro.
A parte il fatto che su 53 capitoli almeno 30 di essi iniziano/finiscono con Cris che impreca contro la sveglia e non ha voglia di andare a scuola, ma poi il libro è scritto veramente coi piedi, con un lessico fin troppo gergale e totalmente privo di descrizioni.
La cosa che più mi ha fatto imbestialire è stato l'utilizzo del verbo "fa" al posto di "dice", "afferma", "replica", "risponde"... Ogni volta che i miei occhi lo leggevano, volevo strappare le pagine a morsi. E qui mi domando: davvero c'è stato un lavoro di editing? Ci può stare l'attualizzare e il rendere un po'colloquiale un libro, ma una roba del genere non si può vedere!
Ma parliamo del pezzo forte: l'assenza di descrizioni.
La famiglia di Cris è ricca sfondata e possiede il "classico" mega villone con piscina e mare annessi. Ok, ma che lavoro fanno i suoi per permetterselo? Non si sa.
Cosa mi fa capire che siamo a Miami a parte il mare e le palme? Nulla.
A parte gli addominali, occhi e capelli perfetti, irraggiungibili e venerati da tutta la scuola, come sono i maschi? Boh.
Descrizioni femminili, poi, non pervenute.
In che momento i due protagonisti piccioncini passano dall'odio reciproco più assoluto all'amore indissolubile? Non si sa. E'tutto improvviso.
Ok, i personaggi sono tutti ispirati a tizi che nella vita reale esistono e il libro è stato creato principalmente per chi li ama e vuole leggere qualcosa ispirato a loro... Ma... Un aiutino per chi non li conosce?
La mancanza di descrizioni, però, riguarda soprattutto le psicologie: i protagonisti sono vuoti come barattoli, corpi privi di personalità che gironzolano e fanno cose. Tutto qui.
Non c'è immedesimazione perché non c'è spessore caratteriale da nessuna parte.
O almeno, se la Chiperi intende come personalità il fatto che i personaggi siano degli esseri freddi e superficiali il cui unico ed esclusivo desiderio è truccarsi, fare shopping e rimorchiare, allora siamo messi proprio male.
L'autrice ci prova pure a ficcare due o tre drammoni che vorrebbero essere strappalacrime, ma vengono proprio buttati in mezzo alla trama a casaccio, per la durata di poche righe, e subito dimenticati in quanto privi di descrizioni e approfondimenti.
Tutto il romanzo quindi, nell'insieme, risulta un semplice elenco/lista della spesa di azioni quotidiane compiute da tizi di cui non frega niente a nessuno.
Perché sì, i personaggi inutili qui sono tantissimi e si capisce lontano un miglio che sono stati inseriti per allungare il brodo.
In parole povere, bisogna prendere "My dilemma is you" per quello che è: un giocattolone di carta scritto da una che ci ha provato mettendoci passione ma che ha ancora tantissimo da imparare, apprezzato da ragazzine arrapate (che resteranno deluse perché qui non c'è nessuna scena hot) in vena di leggere qualcosa di semplice, e stampato da una casa editrice che, per fare soldi, sfrutta la moda del momento.
Insomma è il classico fenomeno che suscita tanto clamore ma di cui, alla fine, nessuno si ricorderà più e che nel giro di qualche anno verrà dimenticato.
Inutile dire che i due seguiti non li leggerò neanche se mi regalassero un bonifico da un miliardo di euro.
Evitatelo come la peste, anche se cercate letture leggere, perché questo, nel suo insieme, rende la lettura davvero pesantissima.
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Commenti
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Nemmeno io so come ho fatto XD Volevo mollarlo dopo due pagine ma, essendo scarno di dettagli quindi rapido da finire ed essendomi imposta di terminare tutto quello che leggo, ho resistito XD
E'brutto tutto quanto XD
Bella recensione seppur negativa, molto simpatica e divertente!
(e che ti frega? tu hai il tuo moroso) è una delle mie parentesi preferite della tua recensione ahah :-)
marta
Devo ammettere che nemmeno io impazzisco per questo genere di libri, anche se ogni tanto mi capita di leggerne qualcuno e ne trovo di davvero belli :-) Mi spiace solo che gli aborti come questo qui vengano generalmente paragonati a quelli decenti sminchiando il genere :-(
Il titolo di questo libro è esageratamente trash
Ahahah sì, davvero XD
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