Dettagli Recensione
Guida astrologica per cuori infranti di Silvia Zuc
Mi piace, a volte, darmi alle letture disimpegnate e leggere e questo prometteva essere il bestseller dell'anno. In corso di traduzione in quindici paesi, vuole essere un romanzo scanzonato, romantico e un po' rocambolesco.
Sinceramente l'ho trovato solo carino, niente di più.
La scrittura è fluida e scorrevole, il mood allo stesso tempo allegro e malinconico, il modo di scrivere quello di una trentenne urbana, realizzata e moderna. Qui ci racconta della vita di una sua coetanea un po' combina guai, appassionata (come me) di astrologia. Non quella degli oroscopi, ma quella reale: delle effemeridi e dei quadri astrologici.
Questo mi ha attratta e mi ha convinta a iniziare questa lettura e in questo non sono rimasta delusa. L'astrologia fa da sfondo all'intera vicenda, colorandola e dandole quel po' di "friccicarello", però per il resto sono rimasta a bocca asciutta.
Alice mi sembra quel tantino superficiale e svolazzante. Pur essendo moderna e di mentalità molto aperta, mi sembra un po' irreale una trentacinquenne che si innamora di ogni uomo con cui viene in contatto, che cerca ogni giorno della sua vita l'amore vero. Che si dice innamorata e fidanzata dopo due giorni, anche con il tanghero argentino tutto muscoli e niente cervello.
Se noi donne veniamo rappresentate così da nostre coetanee, allora è un disastro: è finita e gli uomini non possono fare altro che distruggerci e attaccarci.
Avrei preferito il coraggio di creare una Alice di mentalità così aperta da "darsi" a chiunque (che comunque è quello che faceva), senza però darci a bere che lei volesse innamorarsi di ogni uomo che frequentava. Non posso credere che una donna intelligente e moderna si voglia innamorare dei Carlo, dei Giorgio e degli Alejandro che incontra sul suo cammino: questo sarebbe quel che si suol dire accontentarsi. Va bene del buon sesso, allegro e disimpegnato, ma l'amore è argomento serio.
Fortunatamente, poi, si innamora realmente di quello giusto: l'uomo che non deve chiede mai e questo salva la frittata.
È il classico libro da ombrellone (e ci sta), ma è la rappresentazione della donna che non mi é piaciuta. Affatto.