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Un romance ad ambientazione storica
Recensione
E’ il secondo romanzo che leggo di questa autrice davvero in gamba.
Se il precedente ‘Il mio amore sei tu’ mi aveva entusiasmato, quest’ultimo mi ha fatto letteralmente ‘innamorare’ di Mariangela Camocardi e credo proprio provvederò a cercare tutti gli altri libri,che mi mancano ancora di questa preziosa scrittrice.
A far da cornice sempre più idilliaca, alle sue storie d’amore così romantiche e passionali al punto giusto, vi è il Lago Maggiore; ma stavolta la trama è ambientata in un periodo storico che adoro il Risorgimento italiano, soprattutto prendendo come spunto un episodio della storia della nostra penisola davvero importante e significativo, ovvero le ‘Cinque Giornate di Milano’.
Tanto di cappello all’autrice che riesce passo dopo passo ad affiancare alla ritmata e rivoluzionaria atmosfera risorgimentale, l’incendiata e affascinante passione, che fin da subito si crea tra i due protagonisti.
Emma Salvoldi nonostante brami sapere se suo cognato sia davvero coinvolto nella morte della sorella, non può che non ammettere a se stessa di essersi innamorata di lui fin dal primo istante. Sarà il carattere schivo e testardo di Alex a scontrarsi con l’efferato orgoglio femminile di lei, ma questa similitudine fra di loro li porterà a non fare a meno dell’altra.
Alex scoprirà piano piano che dietro quella iniziale austerità e freddezza si cela il cuore di una donna pudica e sincera, ma con un gran senso di dignità che la renderà preziosa ai suoi occhi.
L’uomo la troverà sempre più affascinante e bella nelle sue forme non così scarne, come aveva creduto all’inizio, ma si sentirà pervaso dal folle desiderio di possedere quel corpo così attraente.
L’affetto per il nipotino Markus da parte di Emma crescerà sempre di più, facendo aumentare l’odio e la gelosia che Sabine, la madre di Alex, nutre da subito nei confronti della nuova Savoldi.
Un intrecciarsi di vicende che tengono il lettore all’erta, facendolo sognare fin dal primo momento per un lieto fine, come è giusto che sia nelle favole.
Ma come ben sappiamo ci sono sempre degli antagonisti in un romanzo che si rispetti e anche qui al fianco dell’arpia Sabine vi sarà anche la figura del cugino di Alex, Kilian, un’anima di diavolo rubacuori travestito da angelo biondo. E come si potrà comprendere nella storia, l’autrice ha dedicato a questa fondamentale figura del romanzo un interessante prologo e un altrettanto quasi ironico epilogo.
Nel corso della storia si scoprirà il segreto che cela la morte della cara sorella Loretta, e devo dire che l’autrice ha saputo rendere ancora più sorprendente lo sviluppo degli eventi, racchiudendolo in una chiave moderna, nonostante ci si trovi in un’epoca in costume.
Mi fa piacere aver letto questo libro e aver riscoperto il sano profumo del romanzo storico pervaso da una passionalità dei sentimenti che non cade mai nel volgare.
Una lettura da consigliare ad un pubblico femminile che vuole ancora emozionarsi tramutando a volte il triste destino della vita in una seconda occasione per vivere una favola, proprio come è successo alla protagonista.
Francesca Ghiribelli.