Dettagli Recensione
Magici arpeggi
Libro fresco, decisamente estivo, che mette in evidenza la strepitosa ironia di un’autrice, a fronte però di una storia di poca sostanza. La protagonista è Brigitta, una giovane innamorata, che aspetta il proprio turno, con tanta ingenuità e tante fette di salame davanti agli occhi. La sua relazione è clandestina e più che essere a doppio senso, è una vera e propria fusione con il suo cellulare, da cui aspetta segni di un uomo che ha ben altro attorno a cui pensare. Il libro quindi si articola fra i magici arpeggi che riportano Brigitta sulle nuvole e la realtà che dà milioni di segnali della pochezza di questo uomo. Alcuni sketch sono esilaranti, come per esempio quando Brigitta prende un porro dal frigo per simulare una frusta o come quando vengono descritti il cervello che fa lo scandisk per evitare i virus ed il cuore che comunque vuole aprire l’allegato inaffidabile. Ma la storia finisce bene, perché è proprio quando senti di aver raggiunto il limite che devi spingerti un po’ più oltre, perché è esattamente lì che trovi la meraviglia, dove non pensavi di cercarla, perché eri troppo stanca per provarci ancora.