Dettagli Recensione
Un thriller/commedy per sorridere.
Avessi saputo che si trattava di un “sequel”, questo romanzo, probabilmente, non lo avrei proprio acquistato. Invece la scoperta è stata successiva ed è stato bene così.
Che sia chiaro: non è libro da storia della letteratura e, a dirla tutta, neanche da scaffale dei “the best” nella libreria di casa. Però è allegro, spiritoso, ironico e scritto bene. L’effetto è quello del ghiacciolo mangiato in spiaggia: non ti lascia nulla, però lì per lì è un piacere gustarlo (che ogni tanto non guasta).
Aggiungo che Chiara Moscardelli ha scelto di attribuire il proprio nome e cognome alla strampalata protagonista della sua storia; bene: se tale scelta dovesse sottintendere un che di autobiografico, credo che sarebbe piacevole conoscerla quest’autrice, perché, a mio avviso, una che scrive così e così si descrive non può che essere simpatica.
Brevi cenni sulla trama. C’è una quarantenne (graziosa, intelligente ma, per certi versi, anche un po’ imbranata), single non per scelta, con amiche fatte su misura, che si ritrova oggetto casuale di attenzione da parte di uno stalker, nella migliore delle ipotesi, o di un serial killer, nella peggiore.
Sulla scena compare anche un commissario di polizia “sciupafemmine” che, tra un letto e l’altro, un’inchiesta e l’altra, trova tempo e modo per collidere con la protagonista.
Un thriller/commedy piacevole, a tratti spassoso. Comunque originale. Niente d’impegnativo. Con sorriso…