Dettagli Recensione
Che piacevole scoperta!
Vi è mai capitato di scegliere un libro per la copertina?
A me spessissimo.
Basta l’immagine giusta, e il gioco è fatto; decido di comprarlo, prima ancora di aver letto la trama o conoscerne l’autore.
È una sorta di attrazione fatale.
Con "Un uso qualunque di te" è andata esattamente così, mi ha colpito la copertina e in quattro e quattr'otto mi sono trovata alla cassa con il libro, senza nemmeno sapere chi fosse questa Sara Rattaro.
L'ho iniziato ieri pomeriggio e finchè non ho letto l'ultima parola, dell'ultima frase, dell'ultima pagina
non l' ho abbandonato.
Si perchè la storia è breve, tutto sommato prevedibile, ma le emozioni che ho provato sono difficili da definire.
Andiamo per ordine...
Viola è una donna fortunata. Nella sua vita apparentemente ha tutto: Carlo un marito affascinante che ogni giorno la fa sentire come una meravigliosa pricipessa, Luce una figlia adolescente che adora la sua famiglia, un lavoro che è più una passione e che condivide con Angela, la sua migliore amica storica.
A Viola però manca una cosa.
La felicità.
Viola è insoddisfatta.
Viola è sola.
Viola è diversa.
Viola tradisce Carlo.
Viola tradisce sè stessa e il senso di colpa la divora.
Viola si sente inadeguata ed intrappolata.
Il suo desiderio di amore e di libertà è soverchiante e la spinge a correre via dalla vita quotidiana, lei è uno spirito libero ma in questo caso è in trappola.
Da questo circolo vizioso però è destinata ad uscirne una notte, quando riceve un messaggio di Carlo che le dice di andare immediatamente in ospedale perchè la loro bambina sta male.
Male da morire.
Sì perchè quella notte Viola non era a casa a fare la moglie, la madre... Era nel letto di uno sconosciuto.
Uno qualsiasi.
Uno senza nome.
Uno che non è una persona ma un oggetto, un numero, un' espiazione di colpe.
"Un uso qualunque di te" è un romanzo duro, difficile da digerire ma poetico.
Terribilmente poetico.
Si tratta di una di quelle storie che non ci fa piacere sentire, ma nel momento in cui ci ritroviamo coinvolti non possiamo fare a meno di pensare che meriti non solo di essere raccontata, ma di essere ascoltata, letta e vissuta fino in fondo. Con silenzioso rispetto.
Perché Viola, non è la protagonista perfetta.
Per lei non si prova simpatia o empatia.
Perchè racchiude in sè tutte le debolezze, gli errori, le scelte sbagliate di ogni essere umano.
Perchè Viola siamo un po' tutti, anche se non tradiamo il nostro compagno, anche se amiamo la nostra famiglia, anche se non vogliamo fuggire, perchè oggigiorno si ha tutto ma si desidera sempre di più.
Sara Rattaro riesce a trasformare in poesia una storia di tradimenti.
Sara Rattaro è una scrittrice al suo esordio.
E che piacevole scoperta!
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Bella recensione, brava clara.