L'esorcista L'esorcista

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cristiano75 Opinione inserita da cristiano75    02 Settembre, 2019
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un porno-horror

Confesso, a un certo punto mi sembrava di leggere il copione di qualche film porno degli anni 70, con quei dialoghi surreali e volutamente sospesi tra l'osceno e il divertito.
E' accaduto a metà libro, quando il Male si era completamente impossessato della bimba e la faceva blaterare come una vecchia bagascia di lungo corso. A quel punto il libro a perso ai miei occhi tutto il suo valore e da allora ho proseguito la lettura senza sussulti, ma in mezzo a diversi sorrisi.
E' strano che un opera, definita da molti tra le più paurose mai scritte, mi abbia indotto a ridere, però come non si può cadere nella comicità quando c'è da parte dell'autore la voglia di far scandalizzare il lettore, come quando la giovincella utilizza in una maniera non appropriata il crocefisso o tutte le scurrilità vomitate in faccia ai due esercisti.
Poi per non parlare della figura della madre della ragazzina. La grande attirice. Una figura veramente odiosa ed antipatica nella sua incapacità di vedere come stanno realmente le cose ed il suo voler sedurre il povero prete.
Quello che invece ho trovato grandioso e di una bellezza sublime è la descrizione dei luoghi in cui si svolgono i fatti.
Dalla casa infestata fatta di mattoni scuri, al meraviglioso campus univeristario, per finire alle abitazioni dei prelati. Per non parlare poi della minuziosa narrazione delle strade della Georgetown, un distretto molto caratteristico di Washington DC.
Il libro era partito bene con il ritrovamento della statuetta demoniaca, poi mi aveva dato abbastanza brividi con la descrizione dei rumori improvvisi per la casa, ma appena il diavolo si manifesta e invade ogni cosa e appunto si de-cade nello scurrile e nel porno, diventa troppo spassoso continuare a leggere le fantasiose e uniche parole di questa bimba che sembra una via di mezzo tra un camionista arrabbiato nero perchè gli hanno fatto fuori il carico e una buona donna di vecchio stampo.

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Liebestraum Opinione inserita da Liebestraum    16 Novembre, 2018
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Sicuramente meglio il film.

Uno dei rari casi in cui il film è superiore al libro.
Il film si sa, è una pietra miliare del genere horror che ha influenzato e continua ad influenzare la filmografia di genere.
Il romanzo, invece, si presenta come una storia raccontata con un linguaggio troppo semplice. con periodi, a volte, mal costruiti e personaggi che in fondo non lasciano il segno.
L'esorcismo, la parte centrale di tutta la storia, che nel film raggiunge livelli di tensione davvero alti, nel libro scorre via leggera leggera, senza quasi lasciare il segno.
La stessa figura di Padre Merrin non ha il carisma è la forza che ci potremmo aspettare, è mostrato più che altro come un dolce vecchietto.
Padre karras, invece, è sempre alla ricerca della sua dose di razionalità, finendo con l'essere a tratti anche stucchevole.
Dialoghi semplici, scambi di battute prevedibili e descrizioni a volte troppo ampollose, complice, forse, anche una traduzione un po' troppo datata e bisognevole di un adeguato ammodernamento.

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In definitiva lo consiglio, perchè è comunque un libro che (grazie la film che ne è stato tratto) ha fatto la storia.
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Vita93 Opinione inserita da Vita93    26 Novembre, 2016
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Quella cosa non è mia figlia

Era il 1973 quando nelle sale cinematografiche di tutto il mondo faceva la sua comparsa “ L’ Esorcista “. Vero e proprio capolavoro del genere horror, la pellicola di William Friedkin sconvolse un pubblico non ancora abituato alla crudeltà e al terrore di certe immagini, tanto da diventare nel tempo uno dei film più imitati della storia.
L’ importanza del film è tale che pochi ricordano che fu tratto da un romanzo di William Peter Blatty datato 1971, a sua volta ispirato ad un probabile caso di possessione demoniaca avvenuto nel Maryland.
L’ unico difetto che riscontro nel romanzo è che non ha più segreti, ha ormai esaurito dopo ben 45 anni l’ effetto dei numerosi colpi di scena e delle sequenze inquietanti che riempiono le pagine.

Tutti conoscono la vicenda della dodicenne Regan MacNeil, figlia dell’ attrice Chris.
Una famiglia benestante immersa in una realtà rassicurante, una figlia modello. Fino a che le cose, lentamente, iniziano a cambiare. I colpi in soffitta, gli sbalzi di temperatura nella camera della bambina, le crisi di sonnambulismo, l’ amico immaginario, l’ improvvisa tendenza al turpiloquio e alla violenza fisica.
Entrano in gioco dottori,perfino preti. Spicca la figura di Padre Karras, un gesuita specializzato in psichiatria che attraversa una crisi di fede e che prende a cuore il caso della piccola Regan.
Cercano di spiegare l’ inspiegabile, l’ eterna lotta tra bene e male, tra fede e scienza.

La trama ossessiva oscilla tra la volontà di rifugiarsi nel porto sicuro delle spiegazioni razionali e plausibili ( isteria, autosuggestione, schizofrenia ) e il terrore di trovarsi al cospetto dell’ ignoto, del demonio, di ciò che si riteneva fossero soltanto antiche superstizioni medievali.
Semplicemente è successo che la tenera Regan un giorno si è svegliata e si è trasformata in un’ altra persona.
Per questo il testo è ancora così conturbante, perché al termine della lettura restiamo con la sensazione che possa accadere a chiunque. Perché il libro non parla di mostri o altre creature mitologiche tipiche del genere, bensì del Male che si insinua in un contesto quotidiano, normale, e che trova terreno fertile nelle nostre debolezze e nevrosi, nelle distrazioni e nelle disillusioni che ci portiamo dentro.

Colpiscono l’ impressionante perfezione strutturale del romanzo, la prosa raffinata e geometrica, la brillantezza dei dialoghi e ancora di più la profondità dell’ analisi psicologica degli indimenticabili personaggi, impareggiabile in alcune scene per qualità delle sfumature narrative e ricchezza contenutistica.

Cercare di commentare “ L’ Esorcista “ è un’ impresa ardua, quasi inutile.
Ci sono opere per le quali i riconoscimenti, la fama mantenuta nel tempo e le molteplici interpretazioni e imitazioni sono sufficienti a tracciarne un profilo di eccellenza.

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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    11 Luglio, 2016
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diavolo, che libro!

La storia di questo volume è nota, se non altro per il clamore suscitato negli anni '80 dal film. Pubblicizzato come la cosa più orrenda mai vista sugli schermi televisivi ricordo che aveva messo in agitazione le giovani menti degli adolescenti di quel periodo. Trovo, però che il libro sia molto più bello. Certamente le scene dove si descrivono le contorsioni della dodicenne Reagan sono inquietanti. convengo che la parte dove viene praticato l'esorcismo metta un certo fremito. Mi è piaciuta molto di più la parte precedente. quella dove si descrivono le dinamiche della famiglia devastata da questa "malattia" incomprensibile. Quella nella quale è la stessa chiesa ad essere scettica sull'ipotesi di una possessione. La medicina, invece alza bandiera bianca ed indirizza la madre della piccola indemoniata verso soluzioni alternative. Mi ha fatto sorridere di nostalgia l'ispettore della polizia che si trova ad indagare su una morte sospetta. E' la copia esatta del tenente Colombo, altro personaggio cult della mia adolescenza.
Libro scritto in modo moderno, che non dimostra i suoi oltre quarantanni d'età. Ben descritte e bilanciate tutte le tesi: di chi crede in una malattia psicosomativca, chi ritiene sia fisica ed infine chi propende per la possessione demoniaca. Nonostante vengano toccati temi complessi e delicati l'autore è riuscito a mentenersi piuttosto neutro ed a raccontarci tutto in modo semplice e comprensibile.
Direi che la capacità di far paura di questo volume stia non tanto in quanto viene descritto, ma in quanto non viene detto e nelle domande che si lascia dietro. Esiste davvero il diavolo? se questa è una malattia può succedere anche a noi? La nostra mente è così potente?

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Anna_Reads Opinione inserita da Anna_Reads    29 Giugno, 2015
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La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto

L'Esorcista – William Peter Blatty, 1970

SPOILER

"Karras smise di leggere. Scosse la testa. Qui non c'era di mezzo nessuna manifestazione di fenomeni paranormali: era soltanto la prova delle illimitate capacità della mente umana."

Un amore di bambina di 12 anni, tutta cuoricini e dolcezza, comincia a manifestare segni di squilibrio.
In sordina; rumori sordi, giochi bizzarri, stranezze, amici immaginari.
Poi turpiloquio.
Accenni sessuali molto espliciti.
Manifestazioni di una forza fisica fuori dal comune.
Una morte misteriosa e doti di "preveggenza" e di "lettura del pensiero".
Infine le voci.
La bambina (Regan) comincia a parlare con voci diverse dalla sua. Più di una.
Ma una in particolare asserisce di essere un demone.
Parla in latino, conosce molti (troppi) particolari della vita delle persone che ha intorno, ruota completamente la testa sul collo e simili.
La madre di Regan, l'attrice Chris McNeil, si rivolge alla medicina ufficiale e poi, pur essendo atea ad un prete, il gesuita (e psichiatra) Padre Karras.
Costui, che per motivi personali vive una profonda crisi religiosa, tenta in ogni modo di aiutare la bambina e cerca una spiegazione razionale a tutto quello che vede.
Ha molti dubbi perché ritiene la possessione demoniaca un retaggio medievale e perché alcuni particolari del comportamento di Regan non tornano e fanno pensare più ad una fortissima suggestione patita dalla bambina che ad una "vera" possessione.
La situazione di Regan si fa sempre più difficile, finché Karras non rompe gli indugi e decide di richiedere un esorcismo per la bambina.
Viene inviato padre Merrin, che ha già compiuto un esorcismo, e con l'aiuto di Karras il rito ha inizio. Per tre giorni Merrin lotta contro il "demone", che ha già incontrato in passato, ma alla fine ha la peggio e muore per attacco cardiaco.
Karras, che ormai dispera di salvare Regan, induce il demone ad abbandonare la bambina e ad "impossessarsi" di lui. Poi per sconfiggerlo del tutto, si lancia da una finestra, ferendosi a morte.
Ma.
Un confratello di Karras raccoglie le sue ultime parole e l'espressione che rimane sul volto del gesuita è di profondo sollievo.
Perché ha sconfitto il demone o perché lo stesso ha trovato un nuovo ospite?

Il libro si chiude con l'amicizia che nasce fra l'amico di padre Karrad e Kinderman, il poliziotto che ha indagato sulla morte provocata da Regan, mentre madre e figlia, di nuovo serene, lasciano Washington.

La cosa che ho amato di più, in questo libro, è la duplice serie di dubbi che si lascia dietro: si tratta di possessione o di isteria? E da quello che pensa Karras sembrerebbe più isteria, anche se poi decide di optare per l'esorcismo.
E poi.
Ammesso che di possessione si trattasse…
Solo a me viene in mente Al Pacino alla fine dell'Avvocato del Diavolo (non a caso)?
E anche Kevin Spacey alla fine de "I soliti sospetti"?

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stefanodelellis Opinione inserita da stefanodelellis    02 Aprile, 2013
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Bello, bello, bello!!

Mi sono avvicinato alla lettura di questo libro, incuriosito dai commenti di un collega che lo aveva già letto. SPAVENTOSO ! Così me lo aveva descritto. E molto più bello del film. Come sempre accade!
Ho letto poi le recensioni di QLIBRI e mi sono convinto. Avrei dovuto assolutamente leggerlo!
Oggi ho terminato la lettura. Praticamente l'ho divorato!
Il film non l'ho ancora visto e non so se lo vedrò. Voglio infatti conservare intatte tutte le sensazioni e le emozioni che questo libro ha saputo trasmettermi.
Una trama ben studiata. Una lettura che solo all'inizio mi è sembrata un po' "lenta" ma che fa in fretta a farsi avvincente con un ritmo incalcalzante.
Non concordo con quanti hanno definito "diabolico" o "maledetto" questo libro.
E' piuttosto un libro affascinante; non un libro alla Stephen King fatto di scricchiolii sinistri e di continui attentati alle coronarie del lettore.
Alla fine, dopo aver letto l'ultima parola dell'epilogo, questo è stato il mio commento: BELLO, BELLO, BELLO!!!

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Vinegar92 Opinione inserita da Vinegar92    30 Novembre, 2012
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Questo.... è un libro maledetto!

lo so, Stile: 5, contenuto: 5, piacevolezza: 5.. non è credibile, ma è così.. vi racconto, tutto nasce da un paio di settimane fa quando dissi: , bene, leggo recensioni qua e la, e noto questo libro e mi accorgo (da ignorante): che è uscito prima del film, ma vabbè, dettagli. Insomma, partiamo dal presupposto che è un libro introvabile nelle librerie, e ho dovuto ordinarlo, e pensate che è talmente poco richiesto che ho ricevuto una stampa del 2008.. la prefazione ci mette subito in guardia dicendo "Questo libro fa paura", muah, andiamo avanti, e già dai primi capitoli comincia a salire una certa ansia.. ansia che, man mano che si va avanti si trasforma in paura. Ma non quella paura da libro horror! intendo proprio QUELLA paura che che ti prende al livello del cuore e ti colpisce il cervello e tutti gli arti, compresi gli occhi, che cominceranno a tremare distorcendo le parole scritte nel libro. Quelle stesse parole che inviano al cervello messaggi di terrore, e i nostri occhi reagiscono annebbiando la vista e facendoci battere il cuore a mille... ragazzi non sto scherzando.. Leggere L'esorcista è un'esperienza del tutto nuova, la quale farà aprire dinnanzi a voi un tunnel fatto di immagini e scene terrificanti. Prendetemi per un fifone, ma una sera, arrivato a circa metà libro c'era un pezzo nel quale ho provato tutte queste sensazioni, e non sono più riuscito ad andare avanti, ho chiuso il libro dicendo un "ma vaffanculo!!" (cercando di far credere inutilmente al mio cervello che tutto ciò che avevo letto erano cavolate).. inutile dirvi che sono riuscito ad addormentarmi alle 3.30 di mattina. 2 giorni dopo ho trovato la forza di continuare a leggerlo e di finirlo.. incredibile... ti prende così tanto la mente fino ad arrivare al punto di pensare che forse ti potrebbe succedere qualcosa leggendo quel libro, e arrivare a pensare che potrebbe essere un libro maledetto, e questa sensazione vi durerà per tutta la durata del libro, fino a quando giungerete al termine..
Questo non è un libro come gli altri... E Edoardo Nesi ne fà un'ottima prefazione, consigliandovi, come faccio io una cosa importantissima.
NON LEGGETELO LA SERA..

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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    24 Mag, 2012
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altro libro aggiunto tra i preferiti

Lo ammetto, l'ho letto qualche anno fa ma non dimentico le sensazioni che mi ha dato!
Immaginatevi un libro, con la copertina rossa, le pagine ingiallite che viene salvato dalla sottoscritta dalla biblioteca comunale xche volevano bruciarlo (insieme a molti altri) perche non veniva piu richiesto.Immaginate sempre lo stesso libro vecchio passato da chissa quante mani e rimasto a me per godere di questa storia! Invidia?? Io credo che per amare un libro, anche l'esterno deve essere apprezzato e l'esorcista e' uno dei miei preferiti..
Storia inquietante e quanto meno attuale che ti lascia incollato dall'inizio alla fine! L'uomo respinge il mistero quanto lo incuriosisce e queto libro ne e' la prova.
Ho avuto gli incubi per molto tempo dopo averlo letto e credetemi che ancora adesso osservo il libro con reverenziale interesse nonostante non abbia molto coraggio di rileggerlo! Anche se lo vorrei.
La scrittura l'ho trovata molto scorrevole e senza incappare in troppe difficolta' di comprensione e come ho gia detto la storia e' molto attuale nonostante sia stato scritto un po di tempo fa.
Nonostante sia stato paragonato al film credo di poter dire che nulla a confronto del libro possa suscitare cosi tanto terrore perche' sono piu inquietanti le immagini che riesce a evocare la lettura rispetto a delle scene in un film, immaginate e prodotte da altri. Buona lettura!

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Viola96 Opinione inserita da Viola96    18 Settembre, 2011
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L'Esorcista.

Ho mentito nella valutazione di questo libro.Meriterebbe 1 in piacevolezza(che non ho messo,perchè altrimenti il voto si sarebbe abbassato di molto)."L'esorcista",capolavoro senza età di William Peter Blatty(sceneggiatore di Blake Edwards) non è un libro piacevole,pur essendo probabilmente uno dei migliori romanzi di tutta la storia americana.Una dodicenne è affetta da una strana patologia che comporta attacchi violenti e irascibilità.Anche la madre atea comincia a sostenere la possibilità di un esorcismo.Anticipato da un prologo straordinario,che ammette il valore degli scavi storici,il libro non è un horror tradizionale.Ricordo una famosa frase di un giornalista del Ny Times:"L'esorcista è superiore agli altri libri del suo genere come lo è un'equazione di Einster paragonata alle colonne di calcoli di un contabile".Blatty va all'appendice del male,il male supremo,facendo decise distinzioni tra ciò che è sacro e ciò che è blasfemo,o rituale.Il Male si manifesta nel corpo di una tredicenne,con una madre borghese,con due camerieri,attrice e acculturata.Come se il Male entrasse nella casa degli uomini comuni.Molto inquietante il fatto che il Demonio si manifesti nel corpo di una bambina,che per l'anno(1971) fu quasi uno scandalo.Probabilmente è stato l'unico libro di cui ho avuto paura,vera paura.Quando lo lessi la prima volta avevo circa 13 anni,oggi ne ho 15 e l'ho riletto.Oltre a trovarlo sempre splendido e meraviglioso,ho notato dettagli che mi erano sfuggiti,molti dettagli.Probabilmente l'epilogo è un pò troppo frettoloso e lascia domande irrisolte,ma si muove metafisicamente verso la mente dei lettori,restandoci e spaventandoci.Non me ne voglia Stephen King,ma è il miglior romanzo horror mai realizzato.Eppure non è un horror.L'orrore è esterno,non interno a noi,e non è nemmeno un killer,un pesce carnivoro,un animale.Probabilmente è angosciante quanto basta per diventare un cult generazionale.Dal romanzo è stato tratto il film,altro capolavoro cinematografico diretto da William Friedkin e sceneggiato dallo stesso Blatty.E il successo fu addirittura superiore a quello del libro.

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Niente altro.Questa è un'esperienza del tutto nuova.
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_EmmA_ Opinione inserita da _EmmA_    15 Gennaio, 2011
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Cominciamo con il libro...

L'ho letto per caso: era dimenticato in un angolo di casa mia, lì da chissà quanto tempo, e nessuno ricordava di averlo mai comprato. Non ho mai visto il film, ma credo che lo farò a breve, forte del fatto che dopo aver letto il libro sarò un po' più 'protetta' (speriamo...). Notevole il lavoro di documentazione che deve ever svolto l'autore riguardo le ipotesi mediche sui disturbi della piccola Regan, e sul rituale dell'esorcismo; lo stile è semplice, ma curato e scorrevole, abile nel creare la giusta tensione e aspettativa: un libro che si legge in fretta e volentieri, e uno dei rari casi in cui libro e film riescono a tener testa l'uno all'altro. Personalmente, ho trovato illuminante la prima pagina, in cui l'autore cita un passo biblico, riporta una conversazione tra due mafiosi registrata dall'FBI e un resoconto sulle atrocità commesse contro dei bambini: il senso del romanzo, dunque, è che non occorre cercare il male fuori, incolpare diavolli e demoni, perchè esso è già parte integrante della natura umana.

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Cap.harlock Opinione inserita da Cap.harlock    01 Agosto, 2010
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Un libro..diabolico!

Ho letto tantissimi anni fà questo libro (prima ho visto il film e concordo nel pensare che sia il film più terrificante di tutti i tempi)
Il racconto nella prima parte rimane un pò "anonimo" scivolando nel pesante e lentezza..ma nella 2à parte...toglie il respiro, soprattutto la parte dell'esorcismo...mette veramente paura. Un racconto che se viene letto durante la notte in camera, si corre il rischio di spaventarsi veramente!
Molto horror dunque, ma farsi spaventare più del solito per un libro, leggerlo ne vale la pena!

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Per gli amanti del puro diabolico!
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