L'alchimista Hot
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Passi e scelte che arricchiscono il percorso
Essere attratti dalla prospettiva del cambiamento, della crescita e della scoperta di sé.
Un racconto semplice, molto simbolico e diretto all'animo quello che Coelho ci trasmette attraverso le sensazioni di Santiago. Il giovane pastore andaluso porta infatti negli occhi la visione di un mondo piccolo quanto grande, arricchito da un viaggio nei sentimenti e nelle sensazioni assaporate malgrado passi falsi, sfide e cadute repentine.
Il viaggio ha inizio sotto le fronde di un sicomoro nei pressi di ruderi abbandonati, la sera, con la testa del pastore stanco poggiata su un voluminoso quanto illeggibile romanzo, che di giorno appesantisce i passi del lento peregrinare con le pecore e di notte fa da cuscino.
Il sonno assale il protagonista in posti sempre diversi ma un sogno che si ripete lo trasporta all'ombra delle Piramidi, di fronte al bagliore di un inestimabile tesoro. Questa visione notturna è la miccia per smuovere pensieri e turbamenti nella mente di Santiago che, dopo aver lasciato la famiglia per fare il pastore e guidare un gregge di sessanta pecore nelle lande spagnole, inizia a domandarsi se il mondo finisca con ciò che ha visto, oppure se ci sia qualcosa oltre quelle terre costellata di villaggi, mercati, botteghe e castelli.
Le pecore così placide e metodiche sembrano non avere altri desideri rispetto a quelli primari di cibarsi e ripararsi dietro la guida attenta del pastore il quale, tuttavia, si sente limitato e non riesce più ad accontentarsi del mestiere che ha scelto. Dentro sé stesso la forza che smuove i pensieri, e di conseguenza le azioni, inizia a prendere forma.
La Leggenda personale (il proprio vivere in sintonia con il tutto) che ognuno porta nel cuore vibra costantemente ma pochi vogliono sentirne il suono che se non viene colto si assottiglia man mano nel tempo. Per differenziarsi dalla massa, raffigurata dalle pecore placide e chine, assistiamo all'inizio di un percorso alla scoperta di nuovi orizzonti per conoscere meglio se stesso, gli altri e l'anima del mondo, l'essenza delle energie, al fine di realizzare la leggenda personale scritta nei segni che incrociano i passi del nostro protagonista.
Lo scorrere dei personaggi senza tempo scandisce le decisioni ed il ritmo del racconto. Scopriamo così che le promesse fatte ad una zingara che legge nei sogni del ragazzo, avranno un loro peso significativo. E scopriamo che si, c'è un Re di Salem, Melchisedek saggio, luminoso e particolare. Il Re infatti tutto conosce del ragazzo senza mai averlo incontrato prima, o così pare. Dal fatidico incontro le mani di Santiago abbandonano le sessanta pecore vendute al Re e si arricchiscono di doni preziosi. Il saggio infatti regala due pietre, Urim e Tummim, che collaboreranno nelle scelte del cammino: una indica il no e l'altra il sì e dispensa una serie di utili riflessioni spronando il pastore a prendere il largo verso l'africa. Il Re non cesserà di prendere svariate forme e rappresentare un elemento di riflessione e di ritorno.
Nell'arco di due anni il cammino prende forma, unitamente al lavoro, alle piccole e grandi avventure fino alla decisione di attraversare il deserto.
Gli elementi naturali che caratterizzano la distesa di sabbia battuta dal sole, dal vento e dai passi della lunga carovana silenziosa cullano i pensieri di Santiago e affinando la percezione dei sensi verso i segnali.
Le sfide ed i problemi si susseguono senza mai abbattere del tutto quella fiamma di volontà che guida alla ricerca del tesoro. I simboli che arricchiscono questa favola senza tempo rimandano costantemente al legame tra l'uomo, le energie, la volontà e la speranza. Le mille difficoltà rappresentano le prove di quanto grande sia il desiderio di abbattere per raggiungere la mete. Quale sarà questa meta che Santiago vuole raggiungere? Il tesoro rappresenta l'inizio e la fine allo stesso tempo, un ciclo continuo che unisce persone, luoghi e sentimenti ci ricorda che l'esperienza di un percorso vale tanto quanto, se non di più, del tesoro ultimo. Il tesoro consiste infatti nell'arricchimento che ogni singolo passo ci ha donato. Percepire dalle piccole cose gli insegnamenti, il valore o le difficoltà e cogliere le prospettive di crescita dona quel senso di fiducia che si, alle volte, serve.
Dal racconto che ho letto più volte resta la scia degli insegnamenti che l'Alchimista voleva trasmettere, rimane il pensiero di quanto profondo possa essere lo spirito di una persona che coglie le sottigliezze in ciò che lo circonda.
Il deserto come simbolo apparente di assenza di vita, fa emergere quanto troppo spesso ci scordiamo che l'ambiente fisico e sociale circostante è fondamentale nel nostro percorso che giorno per giorno può donare, come una fitta rete di incroci, difficoltà, speranze e miglioramenti.
Il racconto sottolinea molto la dote dell'ascolto, caratteristica posseduta potenzialmente da tutti ma difficile da affinare perché presuppone il legame tra la testa ed il sentire nell'animo, collegamento non scontato. Allenare i sensi per trarne insegnamenti e vantaggi sembra avere un senso nel riordino dei pensieri e delle idee che confusamente fanno capolino nella mente.
Il tema del ciclo, del ritorno a pensieri, situazioni nuove e vissute diversamente a seconda della crescita individuale porta a riflettere sui passi fatti, da fare ed in corso d'opera, con negli occhi il sorriso di Santiago sotto il sicomoro ed il suo tesoro.
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L'arte di rendersi infelici di P. Watzlawick
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Si viaggiare
Un lungo viaggio alla ricerca del senso di una vita, una bella storia che vuole suggerirci una grande realtà. Una fiaba che veicola un messaggio d’amore e di ricerca di ciò che veramente conta nella vita, il tragitto che porta alla piena consapevolezza di noi stessi e alla completa simbiosi con la natura e la realtà che ci circonda. Il cammino è spesso difficile, pericoloso, la meta non è il termine del pellegrinaggio, ma il tragitto stesso, quello che conta è la vita che trascorre durante il lungo vagare. Un passo dopo un altro andiamo verso il nostro scopo in questa vita, verso il nostro sogno, le nostre attitudini, ognuno di noi dovrebbe seguire i propri sogni. Non avere sogni in questa vita è una delle cose di cui spesso ci rammarichiamo, averli e non provare a seguirli è una grande sconfitta, i sogni non dovrebbero essere nel cassetto, dovrebbero essere la mappa che ci guida.
Questa favola ci stimola a fare quel viaggio anche solo mentale, alla ricerca di quello che potrebbe renderci completi e felici, spesso cerchiamo cose futili e irraggiungibili e non ci rendiamo conto che il nostro vero scopo nella vita e li a portata di mano. Coelho ci chiede di aprire gli occhi e vedere con il cuore quello che non riusciamo a vedere con gli occhi. L’alchimista ci aiuta è la nostra guida, è colui che ci fa vedere quello che è già in noi e che non sappiamo o vogliamo capire.
Passo dopo passo Santiago si innamora, cambia, soffre, affronta difficoltà, le supera e cresce, in una parola vive e persegue lo scopo della sua esistenza.
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Un viaggio spirituale
"L'Alchimista" è un libro non convenzionale, una sorta di fiaba, un tripudio di pillole di saggezza, una storia complessa e a tratti incomprensibile: è un'esperienza che ti lascia senza parole e che, nel bene o nel male, sarà pressoché irripetibile.
È la storia di Santiago, "il ragazzo", che da semplice pastorello, inseguirà la realizzazione della sua Leggenda Personale, una sorta di missione, di ricerca dello scopo finale. Farà diversi incontri, esperienze, a volte le une concatenate alle altre, altre volte a sè stanti, isolate, che alla fine del libro non trovano ancora la loro collocazione.
C'è una sorta di spiritualità e misticità in questa fiaba (penso che sia questo: nè un racconto, nè un romanzo), si coglie quasi l'intenzione di raggiungere Dio, che sembra assumere ogni volta tratti diversi. Sicuramente il tratto più bello è quello dell'Amore, genuino, forte e travolgente: Coelho riesce troppo bene nell'avvolgerlo con le sue parole e nel far brillare di esso tutta la storia.
Ma non nascondo che il fine ultimo di questa storia mi è ancora ignoto. Se questo libro ha la sua Leggenda Personale, non sono riuscita a coglierla.
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Il cammino di Santiago
Santiago, giovane andaluso, per consolidare quello che sino ad allora non era stato altro che un sogno, intraprendere un lungo viaggio, un percorso simbolico e reale che lo condurrà fisicamente sino alle Piramidi d’Egitto e moralmente, grazie all’incontro con un vecchio alchimista, alla riscoperta di se, alla conoscenza dell’Anima del Mondo, dell’amore, del linguaggio universale. In questi giorni d’avventura imparerà non solo a parlare al vento e al sole ma anche ad ascoltarli, ad ascoltarsi.
La forza dell’opera di Coelho, oltre all’inconfondibile penna che o si ama o si odia, è nella speranza. Con i suoi volumi egli fa leva sul bisogno incessante che l’uomo ha delle promesse, si propone come guida per conseguire quella che è una vita serena e tranquilla perché determinata da una riscoperta di valori, di essenza, di individualità. L’essere umano è unico e solo artefice del proprio futuro, pertanto ciascuna scelta che si trova a dover affrontare, qualsiasi decisione che arriva a prendere, ogni segno che nella sua strada si viene a porre, lo porta a delineare un cammino che a sua volta lo condurrà al conseguimento di una felicità individuale che perfettamente si confà, e dunque non esclude, la universalità delle altre, non interrompe quell’armonia che complessivamente esiste. Ecco perché il lettore, mediante le parole e gli avvenimenti che Santiago si trova a dover sostenere, realizza che, indispensabile per abbracciare il giusto percorso, è l’essere in sintonia con il proprio io.
L’alchimista è dunque un romanzo ottimista, che invoglia ad un’analisi intima, è un testo che ricorda, per atmosfera, le storie presenti ne “Le mille e una notte” e che pertanto è adatto a chi verte in un periodo di rassegnazione ed ha bisogno di una generosa dose di incoraggiamento per andare avanti, per non scoraggiarsi e lasciarsi andare alle avversità. E’ altresì uno scritto per anime romantiche, sognatrici e filosofiche. E’ uno di quei libri che vanno letti nel momento giusto. Io ad esempio mi rendo conto di averlo conosciuto in un frangente inappropriato, in cui non potevo godere appieno delle sue sfumature. Così ché oggi, a distanza di ben tredici anni, da quella prima scoperta, torno a riflettervi e ad interrogarmi.
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L'alchimia dell'amore
Questo libro (come anche il suo autore), ha una fama che lo precede. Difficile trovare qualcuno che non ne conosca il titolo. Un libro che solo in Italia ha venduto un milione e mezzo di copie, e dopo averlo letto riesco facilmente a immaginarne il motivo, almeno per quanto riguarda il nostro paese.
Nel complesso "L'alchimista" non è un libro malvagio: semplice, scorrevole, ricco di ragionamenti e frasi ad effetto, alcune delle quali anche sagge e che possono portare a qualche riflessione.
Un po' troppo sentimentale per i miei gusti, ma consigliato a chi piace questo genere di cose.
Santiago è un giovane pastore, che vaga per l'Andalusia con il suo gregge di pecore, almeno fin quando non gli si presenta, per due notti consecutive, un sogno riguardante un tesoro nascosto alle Piramidi d'Egitto.
L'incontro con una zingara e con un re particolare, porteranno il giovane a mollare tutto e partire per un viaggio alla ricerca di questo tesoro, verso la realizzazione della sua Leggenda Personale.
Come nella maggior parte dei lunghi viaggi, buona parte della bellezza non sta nella meta, bensì nel tragitto, lungo il quale il giovane Santiago troverà forse molto più di quello che può dargli il tanto desiderato tesoro.
Incontrerà il successo dovuto al duro lavoro, l'amore, e riuscirà a penetrare l'Anima del Mondo, dove tutte le cose, compresi gli uomini, si fondono in un'unica entità vivente e armoniosa. Solo chi saprà comprenderla potrà realizzare la propria Leggenda Personale.
Un viaggio interessante lungo il nord dell'Africa, popolato da incontri con personaggi altrettanto interessanti: il commerciante di cristalli, il cammelliere, Fatima, e ovviamente, L'Alchimista. Quest'ultimo sarà colui che aiuterà Santiago a perseguire il suo obiettivo, con la sua saggezza forgiata dal coraggio, dall'esperienza e dalla conoscenza dell'Anima del Mondo.
Un libro leggero per sentimentali.
"Perché vuoi conoscere il tuo futuro?"
"Per poter agire" aveva risposto il cammelliere. "E per cambiare ciò che vorrei non accadesse."
"Allora non sarebbe più il tuo futuro," aveva replicato l'indovino.
"O forse, allora, io desidero conoscere il futuro per prepararmi a quello che verrà."
"Se fossero cose belle, sarebbe una piacevole sorpresa," aveva detto l'indovino. "Se dovessero essere cose brutte, cominceresti a soffrirne assai prima che accadano."
"Voglio conoscere il futuro perché sono un uomo, e gli uomini vivono in funzione del loro futuro."
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LO SGUARDO INTERIORE
"Quando una persona desidera realmente qualcosa, l'Universo intero cospira per poter realizzare il suo sogno".
L'Alchimista è un viaggio nella consapevolezza della propria interiorità ed esteriorità. Una riflessione profonda di quello che è il Tutto. Una favola esotica che assorbe e trasporta la mente in una ricerca della propria essenza in mondi apparentemente lontani ma realmente più vicini di quanto si possa pensare.
Romanzo "religioso" nel senso più profondo della parola che alterna la narrazione delle varie vicende di un giovane pastore, a concetti e temi spirituali che toccano l'interiorità del lettore.
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L'avventura del credere
Coelho riesce ad esprimere tanti concetti tramite una storia non troppo articolata e complessa, fluente ed avvincente allo stesso tempo. Un racconto in cui conta poco ciò che lo circonda, contano i fatti, i pensieri e le azioni che il protagonista fa o che si promette di fare in futuro.
Coelho ci insegna con questa "parabola" di cogliere i segnali del mondo, i quali non sono banali coincidenze ma qualcuno o qualcosa che bussa ed a cui bisogna aprire la porta dello spirito senza esitazione; ci spiega in modo quasi elementare come sia l'uomo l'artefice della sua vita, è lui che decide cosa vuole e, se egli crede veramente troverà il tesoro che ha sempre sognato e che, in fondo, sa che avrebbe trovato.
E' un libro che può dare la svolta, può diventare la boa per il turnaround di molte persone, sono concetti che tutti sanno ma che nessuno, o almeno pochi, sono riusciti ad interpretare e diffondere ad un gruppo più vasto, credo quindi che Coelho cerchi proprio di aiutare chi legge a dare una svolta alla propria vita: raggiungere i propri sogni ed i propri tesori, non pensando neanche un secondo che essi non siano raggiungibili.
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A catechismo con Harry Potter e Morpheus
Era da tempo che desideravo fare conoscenza con lo scrittore Paulo Coelho, considerati i pareri alquanto contrastanti che le sue opere suscitano.
Per il primo approccio ho scelto questo romanzo, uno dei primi da lui scritti e forse quello che ha riscosso maggior successo di critica.
E posso ben capire ora il motivo per cui Coelho genera opinioni così diverse tra i suoi lettori: Coelho è un predicatore, diffonde una religione personale anche se riprende e rielabora princìpi e concetti delle correnti più diffuse.
E come ogni religione, anche il 'vangelo' secondo Coelho influenza e catalizza a sè quelle persone che sono già emotivamente predisposte; come ogni religione, fa presa su coloro che hanno bisogno di 'promesse', di una guida, di una luce che possa illuminare il buio della loro esistenza e mostrare loro la strada verso la felicità di una vita serena e tranquilla, il 'tesoro', la propria 'Leggenda Personale' come viene definita.
Una religione, quindi, positiva ed ottimista che esalta l'individuo come unico responsabile del suo futuro:
"Qual è la menzogna più grande del mondo?", gli domandò, sorpreso, il ragazzo. "E' questa: che ad un certo momento della nostra esistenza, perdiamo il controllo della nostra vita, che comincia così ad essere regolata dal destino. E' questa la menzogna più grande del mondo."
E' l'uomo l'unico fautore della propria vita, tutto dipende dalle sue decisioni, dalla sua capacità di interpretare i segnali del mondo che lo circonda e che non è ostile al raggiungimento della felicità individuale, essendo essa una parte infinitesimale dell'armonia universale.
E l'uomo dev'essere consapevole delle difficoltà insite nel viaggio alla scoperta della sua 'leggenda personale' e che potrà superare solo entrando in sintonia col suo cuore, l'unico che potrà suggerirgli le scelte corrette, la strada giusta ad ogni incrocio. Anche quando sembrano scelte assurde o pericolose, e questo perchè:
"Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire".
Non siamo quindi di fronte ad una religione severa, rigida e dogmatica ed è inevitabile che faccia tanti proseliti; le parole di Coelho riscaldano lo spirito, colpiscono direttamente quelle corde dell'animo umano che hanno bisogno di vibrare per infondere energia positiva e calore, soprattutto per chi vive un periodo di stasi, di insoddisfazione e rassegnazione.
E' una religione che incanta come una favola, una storia da mille e una notte, rasserena e rilassa con la stessa dolcezza di una buonanotte sussurrata dal padre al figlio.
Ma ahimè.. non tutti si lasciano attrarre. C'è chi, come me, per quanto innegabile sia la potenza espressiva di Coelho ed il coinvolgimento emotivo che ne suscita, rimane 'ateo' nel momento in cui l'omelia di Coelho si scontra con la cruda e fredda realtà di tutti i giorni.
Ben venga come favola della buonanotte e come preambolo di dolci sogni e sicuramente meglio del catechismo cristiano, triste, cupo, popolato da demoni e peccatori mentre in quello di Coelho regna la natura, il sole, i re ed i loro tesori, il mistero della pietra filosofale e la magia delle pietre Urim e Tunim, che tanto mi ricordano le pillole blu e rossa di Matrix..
ma si tratta pur sempre di una favola, anche se per adulti, ricca di parabole calate in un'atmosfera magica e rilassante, che dal mio punto di vista forse eccessivamente pragmatico poco alletta chi decide di vivere con i piedi per terra e cerca di rimanere in piedi nonostante le difficoltà quotidiane.
Amen.
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La forza del deserto.
Ovviamente Paulo Coelho non poteva non avere,almeno da parte mia,il massimo dei voti. Questi libro è stato scritto più di 20 anni fa (1988),ma è attualissimo.
Ho acquistato questo libro d'impulso perchè la nuova edizione,con la nuova copertina è qualcosa di talmente bello e creativo che ti colpisce subito,una grafica bellissima.Arte.
Il contenuto del libro invece è PURA POESIA. La forma in cui Coelho decide di porci domande esistenziali e di darci semplicemente una risposta così semplice e banale che tu non ci pensi,perchè come ci insegna lui in questo libro,l'uomo è così abituato alle cose difficili,che le cose banali non sono vere.Invece no! Ogni cosa per quanto essa semplice che sia è importante,non bisogna mettere da parte le cose banali perchè ci sembrano tali.
Il libro nel suo filo logico racconta la storia di Santiago che parte,con grande coraggio,alla ricerca del suo Tesoro Personale.Ti porta nel deserto,della bottega di cristalli,in accampamenti,in oasi...ti porta in mille posti senza bisogno di spostarti.
Ma come ogni lungo viaggio,poi si ritorna a casa. Si ritorna alle origini. Tutto gira a tuo favore,ma poi si ritorna dalla partenza e la vera destinazione è la partenza.
Un concetto un pò difficile da capire così leggendo una semplice recensione,ma il libro te lo fa capire in modo completo e anche autonomo!
"Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni."
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L'Alchimista di Paolo Coelho
Eccomi alle prese con uno dei miei libri preferiti. Letto per la prima volta da adolescente ( proprio come dovrebbe essere per questo romanzo) e poi riletto in un altro paio di occasioni : non mi delude mai.
E' la storia del giovane Santiago, un pastorello che compie un viaggio metaforico verso la sapienza e la conoscenza.
La narrazione è semplice e scorrevole ed è un libro veramente alla portata di tutti: anche di coloro che non amano particolarmente leggere.
E' un libro che ci suggerisce di entrare in contatto con il nostro vero io, con la nostra essenza, per sapere qual'è il nostro scopo nella vita e aiutarci a trovare la strada per felicità ( quella che si nasconde nelle piccole cose). Ci aiuta a lottare e a non mollare, finchè non arriviamo alla meta.
Lo consiglio a tutti: grandi e piccoli!
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ASCOLTA IL TUO CUORE.
Ho letto questo libro in un giorno. Premetto che amo Coelho e che anche questo è un libro che merita di essere letto. Pieno di religiosità e sentimento, un viaggio alla ricerca del proprio sogno.
Questo libro insegna ai lettori di non abbandonare mai il proprio sogno, di inseguirlo fino alla fine, senza mai abbattersi. Nel viaggio si potrebbero trovare ostacoli, ma come si dice se un sogno è veramente grande e importante, nessuno ostacolo è così grande da non superarlo. Un libro che da tanto al lettore e che ha dato anche a me.
Dopo aver letto 4 libri suoi e averli amati tutti e 4, Coelho colpisce ancora con un'altro capolavoro di libro.
"E quando questi due esseri si incontrano, e i loro sguardi si incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza".
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La magia dell'alchimia
Ogni libro ha una sua anima...questo per me ne ha una sua in modo particolare.
L'Alchimista non è solo il titolo del libro...è l'essenza del libro. E' l'alchimia che si crea tra il lettore e il racconto, è l'alchimia che lega Santiago al suo viaggio, è l'alchimia che nasce dalle scoperte e rimane indelebile nell'anima è l'alchimia che ti lega alla vita.
L'Alchimista non è un libro di stile...è un libro di contenuto. Coelho non usa né frasi elaborate, né un lessico ricercato, il suo stile è semplice e lineare, quasi elementare. Con questo libro Coelho non vuole arrivare alla mente...vuole arrivare al cuore...e ci arriva subliminalmente raccontandoci...una favola.
Sì, perché questo libro è scritto e vissuto come se fosse una favola, non solo quella di Santiago, ma quella che tutti o quasi vorremmo vivere.
Una storia di sogni, di speranza e di coraggio....perché tutti vorremmo avere il coraggio di lasciare le nostre certezze, le nostre abitudini, le nostre oasi felici per andare in cerca della nostra Leggenda Personale.
E allora mettetevi in cammino con Santiago nel suo viaggio per trovare il suo tesoro e forse, qualcuno, troverà anche il suo. Inseguendo un sogno, lavorando da un mercante di cristalli e incontrando un re, in un susseguirsi di personaggi allegorici che serviranno nel bene e nel male alla crescita personale del protagonista, Santiago imparerà ad entrare in sintonia con l'Anima del mondo, a percepire i segnali che lo circondano, imparerà ad osservare e non solo a vedere, ad ascoltare invece che sentire e nella solitudine del deserto imparerà ad ascoltare nel silenzio la voce del proprio cuore, poiché esso conosce tutte le cose. E alla fine del suo viaggio sarà divenuto uomo e avrà imparato che ognuno può avere il suo tesoro accanto a se...se solo ascolta la voce del proprio cuore.
E' un libro che consiglio assolutamente di leggere, qualcuno lo apprezzerà di più in particolari momenti della vita, altri lo ameranno fin dalle prime righe....in ogni caso, il mio consiglio, anche a chi pensa che sia un libro banale, è di tenerlo con se...arriverà un momento in cui sentirete il bisogno di leggerlo.
Tra qualche anno forse non ricorderò più esattamente la storia o il nome del protagonista...ma ricorderò sempre la sensazione e le emozioni che mi ha dato leggerlo...questa è la differenza tra un bel libro è un libro straordinario.
E per concludere aggiungo una frase tratta dal libro che cerco di ripetermi sempre nei momenti no:
"E quando tutti i giorni diventano uguali, è perché non ci si accorge più delle cose belle che accadono nella vita ogniqualvolta il sole attraversa il cielo"
Buona lettura
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LA LEGGENDA PERSONALE
Purtroppo quello che devo ammettere riguardo a questo libro è che mi aspettavo molto di più. E che, come sempre, le aspettative rovinano tutto :-).
Tuttavia analizzandolo oggettivamente devo dire che è un bel libro, con un messaggio meraviglioso, che purtroppo non trova un alleato nello stile dello scrittore che, a mio avviso, è molto approssimativo, se non a tratti elementare, che non rende giustizia al libro. Sarà che mi hanno sempre parlato di Coelho come un filosofo, poeta, grande scrittore, ma devo dire che il suo modo di scrivere mi piace davvero poco. Il libro affronta una tematica spirituale davvero molto importante, e ci fa capire che l'autore, è una persona estremamente profonda, sensibile e religiosa. E questi maglifici valori è quello che ha cercato di trasmetterci in questo libro. Il finale mi è piaciuto moltissimo, non me lo sarei mai aspettato; un bel colpo di scena! Lo consiglio a chi crede. Non per forza in Dio, ma a chi crede in generale, che il mondo possa essere meglio di quello che è, soltanto col cominciare a migliorare noi stessi.
Concludo dicendo che l'idea di fondo ed il messaggio del libro sono davvero fantastici, ma l'autore è un po' sopravvalutato. Tuttavia lo rileggerò, sperando magari di cambiare idea sullo stile di Coelho.
Buona lettura.
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Il viaggio come conoscenza...
Uno dei migliori libri del grande scrittore Paulo Coelho riprende ed esalta alcune tematiche classiche della letteratura: il viaggio, la crescita personale e la dimensione onirica. Temi mescolati con sapienza e abilità dallo scrittore e poeta brasiliano, grande esploratore dei sentimenti umani. L'alchimista ha venduto milioni di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in decine di lingue, garantendogli un successo (più che meritato secondo me) che non accenna a diminuire.
Il libro racconta della storia di un pastore dell'Andalusia di nome Santiago che, grazie ad un sogno ricorrente, è convinto che ai piedi delle Piramidi d'Egitto si nasconda un grande e ricco tesoro. Forte di questa convinzione, il nostro giovane protagonista intraprende un lungo viaggio fino all'Egitto.
In questo viaggio tra terre sperdute e lontane farà incontri con personaggi bizzari e interessanti, alcuni lo aiuteranno, altri gli faranno dl male. Ma ognuno di questi personaggi è la rappresentazione allegorica della conoscenza e della crescita.
Il primo personaggio che incontra Santiago è il re Melchisedec, un vecchio saggio che dispenserà consigli al giovane pastore e dimostrerà di conoscere tutta la sua vita. L'anziano re lo incita a vendere le sue pecore ed a intraprendere il viaggio dei suoi sogni, facendogli dono di due pietre magiche che gli indicheranno il cammino da compiere, aiutandolo nelle scelte (una pietra indica il "si", l'altra il "no").
Un altro personaggio, che Santiago incontrerà a Tangeri, è il triste e malinconico Mercante di cristalli, che gli offrirà un posto di lavoro nel suo emporio oramai dimenticato da tutti. Ma proprio grazie all'entusiasmo e a quell'alone di "magia" che sta intorno al giovane, gli affari cresceranno e il negozio diventerà uno dei più importanti della città marocchina.
Oramai vicino alle Piramadi in un'oasi del deserto incontrerà l'Alchimista, che sta aspettando proprio lui, e Fatima, una bellissima ragazza araba della quale Santiago si innamorerà perdutamente.
Non voglio svelarvi la parte conclusiva del racconto, forse la più bella e simbolica, che sicuramente non vi deluderà.
Lettura consigliata? Si e senza ombra di dubbio: il libro presenta un forte contenuto filosofico che quasi ci obbliga alla riflessione. Ma nonostante questo, il romanzo è estremamente piacevole e la lettura molto scorrevole. Per esperienza vi dico che non è facile coniugare questi due aspetti...
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E' NEL SILENZIO CHE ... IL CUORE PARLA.
E' IL CUORE IL NOSTRO PIU' GRANDE TESORO.
"Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose."
Questa è una delle tante citazioni che possiamo trovare nel libro "L' Alchimista" e insieme a molte altre vengono quotidianamente usate in ogni ambito di vita sociale.
Io raramente uso frasi scritte da autori anche importanti, perchè credo abbiano più valore le frasi frutto della mia esperienza di vita, anche se devo ammettrere che Coelho ha un dono che non è di tutti e quando scrive manda frecce che mirano dritte al cuore di molte persone.
Incuriosita però da questo fenomeno molto diffuso ho deciso di leggere questo libro, che a una prima lettura sembra una bella e magica favola, ma non lo è in assoluto.
L'autore è una persona intelligente, sensibile e ha una capacità ricettiva che non è di tutti; attraverso la narrazione di Santiago, un semplice pastore, e grazie a simbolismi e allegorie, ci offre una storia che può essere anche la storia di ognuno di noi.
Senza mezzi termini Coelho però indirizza il suo messaggio ai giovani che hanno dei sogni e desiderano realizzarli, finchè sono in tempo, perchè poi potrebbe essere tardi per cambiare rotta.
Santiago, alla stregua di un sogno fatto per ben due volte, decide con coraggio di realizzarlo e intraprende un viaggio che dalla Spagna lo porterà in Africa, alla ricerca di un tesoro.
Durante il percorso intrapreso conosce personaggi particolari che lo aiutano a trovare il coraggio di continuare, ad imparare il linguaggio che va aldilà delle parole, a capire cos'è l'entusiasmo per la vita, a guardare il mondo non per come sembra, ma per come è. Vive situazioni che lo avviano a sentirsi parte dell'Universo, ad essere attento ai presentimenti, che sono delle "rapide immersioni dell'anima". E' soprattutto il deserto che gli insegna a controllare il proprio passo e a capire che si può morire in caso di distrazioni e Santiago comprende l'importanza del silenzio, grazie al quale "si viene immersi nell'immensità della forza degli elementi" e gli permette di mettersi in comunicazione col Mondo e soprattutto col proprio cuore.
Scopre che il vero tesoro sta nel suo cuore. Durante il suo cammino incontra anche Fatima, il suo grande amore e, da donna del deserto, è in grado di attendere e di lasciarlo libero di continuare la sua importante ricerca..
Santiago percorre tanta strada per capire che il tesoro era accanto a lui alla sua partenza...Allora perchè intraprendere un viaggio così lungo? Santiago fa ritorno ricco di un bagaglio di esperienze importanti: ora è capace di ascoltarsi, di ascoltare e dialogare col proprio cuore perchè è vivo!..."se impari ad ascoltarlo non tace mai"...e il cuore diventa la sua guida di vita.
Grazie a queste nuove ricchezze accumulate può finalmente considerarsi pronto per affontare la vita insieme alla sua amata, come fosse una festa, perchè ora la vita è diventata interessante, da vivere senza rimpianti...con la continua capacità di riuscire a meravigliarsi e pronto a "mantenersi sempre nel presente", da vero protagonista perchè "ogni giorno è fatto per essere vissuto o per essere abbandonato".
Santiago, che è stato capace di essersi scelto il suo destino, ha raggiunto una maturità con la quale può aprirsi agli altri ed essere un prezioso veicolo d'amore ...
Desidero terminare citando una frase di Coelho che mi infonde un gran sentimento di speranza : "L'ora più buia è sempre quella che precede il sole"...
Consiglio di leggere il libro "L'Alchimista" scuotendo le parole ... solo in questo modo ... ciò che rimarrà, riuscirà ad infiammare il nostro cuore... nostra bussola e nostro tesoro.
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L'Africa non è mai stata così vicina
L’Alchimista è stato il primo libro che ho letto dello scrittore brasiliano, in prima media, ed è stato il primo che mi ha permesso di scoprire un uomo dai mille talenti. Attore, giornalista e musicista, ogni qualvolta io leggo un libro di Paulo Coelho, esso lascia in me un alone di mistero e nostalgia, cosa che è successa anche per L’Alchimista. Leggendo questo libro il lettore viene direttamente catapultato nell’ambiente che circonda il protagonista, sembra veramente di trovarsi in Africa e di sentire quella brezza calda tipica del vento Sahariano soffiare e scivolare sulla propria pelle. Essendo ambientato principalmente nel Nord-Africa, la regione dell’Andalusia viene disegnata soltanto all’inizio del racconto, e ciò mi ha portato a ricordare in modo più dettagliato il continente nero. Forse dipende dal fatto che i personaggi e i luoghi che Santiago incontra nel suo cammino sono descritti in modo così minuzioso da far sì, come detto in precedenza, di essere immersa in quel mondo. La mia sensazione dopo aver letto i primi capitoli è stata proprio quella di immedesimarmi completamente nel protagonista, come se io fossi Santiago, l’ingenuo pastorello che pur di inseguire il suo sogno abbandona il suo gregge di pecore. Parte così per Tarifa, città in cui incontrerà una vecchia zingara; poi sarà la volta di Melchisedec, una figura che resterà per tutta la durata del romanzo avvolta nel mistero; lavorerà per un mercante di Cristalli, essendo stato derubato; e infine proseguirà il suo cammino alla ricerca del tesoro, prediletto nel suo sogno, e dell’Alchimista che lo aiuterà a compiere la sua Leggenda Personale. Ogni luogo, ogni persona, ogni tappa del giovane pastore rappresentano delle prove che egli deve superare in modo tale da poter crescere, maturare e imparare qualcosa da ogni esperienza. Dunque, in questo romanzo moderno, da considerare un vero e proprio capolavoro (il migliore dello scrittore) due sono le tematiche che ritroviamo preannunciate ne “Il cammino di Santiago” e che hanno contribuito al suo successo: il viaggio e il sogno. Per quanto riguarda il primo tema, esso ha da sempre affascinato l’uomo. Qualsiasi libro che narra una vicenda in cui il protagonista compie un lungo e difficile viaggio porterà sempre il lettore ad essere estasiato e a “viaggiare” – perdonatemi la ripetizione – con la propria mente. E come non unire, assieme alla prima tematica, quella del sogno? Un qualcosa di misterioso, che spinge l’individuo a fare cose che un essere normale non avrebbe mai compiuto (come abbandonare il proprio gregge per trovare un tesoro magari inesistente) risulta la scelta migliore. Pertanto viaggio e sogno sono, senza alcun dubbio, il connubio migliore che Coelho potesse scegliere per realizzare un romanzo come questo. Denso di leggende ( vedi Narciso), sogni, aforismi da dieci e lode, personaggi misteriosi, simboli (vedi Urim e Tumim), prove e sfide che portano Santiago a maturare, paesaggi che rimandano a un qualcosa di antico e di pacifico, L’Alchimista è un’opera che è degna di essere letta almeno una volta nella vita da ognuno di noi. Infine ci tengo a dire che il finale di questo percorso interiore, di questa Leggenda, inizialmente può deludere il lettore, come è successo a me, ma fa riflettere su cosa consiste il cammino che ognuno di noi decide di intraprendere per raggiungere i propri sogni, i propri obiettivi, ed è assolutamente l’epilogo migliore che Coelho potesse scrivere, dove l’amore per Fatima diventerà un ulteriore sfida che il ragazzo si appresterà ad eseguire.
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banalità ben confezionata
Adoro i colori. Per questo ho osato con Coelho e la sua splendida riedizione Bompiani.
Potreste comprarmi con un paio di caramelle rosa.
Sono partita totalmente prevenuta di fronte ad un autore che probabilmente ha animato la mia passione per lo stile. Ricercato, ben confezionato. Frasi ad effetto studiate nel dettaglio. Magistrale creazione di un best seller.
Un senso di fastidiosa banalità mi ha accompagnato durante tutto il mio viaggio verso il tesoro coelhiano. Trasportata sulla superficie delle cose come su una gondola a venezia. Sono però di parte... con quei colori mi aspettavo una gelatina alla frutta e non una caramella alla menta.
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Fra sogno e realtà.
I nostri sogni vanno letti.
Bisogna scambiare pecore, lavorare in un qualche sperduto negozio di "sabbia", talvolta si fanno incontri piacevoli.. Bisogna giocare d'azzardo per inseguire i nostri sogni, bisogna essere tanto razionali quanto istintivi perchè, in fin dei conti, qualsiasi cosa accada durante il cammino è una crescita interiore, un passo in più verso la concretezza, la consapevolezza di averci provato.
Arrendersi?
Ormai il viaggio clandestino alla scoperta di se stessi è cominciato, tanto vale non lasciare tutto incompiuto e correre fino alla fine.
Come disse una volta una mia prof., è inutile leggere un libro sull'amore quando il tuo amato ti abbandona o un libro sulla vita quando sei in punto morte... A mio parer, è inutile leggere l'Alchimista quando si ha tutto il desiderato perchè non si riesce ad apprezzare quel velo di speranza che è immortale dentro di noi e che Coelho tende a sottolineare; un libro che va letto per essere spronati e sì, per capire che ogni sogno è realtà, se lo si vuole.
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favola spirituale
Sono d'accordo con chi lo definisce intimista,puo' essere considerato si un "capolovoro letterario sopravvalutato",ma credo che dipenda dal momento in cui il lettere intraprende questa lettura.A me e' stato regalato da un caro amico 11 anni fa con una bellissima dedica tratta dal libro, una bella citazione dello scrittore che in poche parole ci fa capire che ogni nostro desiderio,se veramente voluto,puo' essre realizzato!Era un momento in cui non credevo molto in me stessa e dunque,in quel momento l'ho apprezzato molto...anche se devo dire che in fondo,come stile ,mi aspettavo qualcosa di piu'...pero' ho saputo apprezzare gli insegnamenti che mi ha trasmesso;!E' stato il primo libro che ho letto di Coelho,in seguito ne ho letto altri,quello che mi ha piu' entusiasmato e coinvolto e' stato "veronica decide di morire" devo dire che l'ho trovato il migliore sotto tutti gli aspetti (diciamo tra quelli che ho letto,ne ho letti diversi ma non tutti)E' un libro che consiglio a chi ama le favole spirituali ricche di insegnamenti sulla vita!
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Sopravvalutatissimo
So di stare sfregiando la Gioconda o qualcosa di simile per molti lettori ... ma a me non ha fatto tutta questa impressione ....
Storiella leggera leggera, fantasiosa, con un continuo richiamo a credere ai propri sogni, qualche frase ad effetto seminata qua e là.
Si certo Coelho scrive decisamente bene e non è mai noioso però , secondo me, i capolavori sono su altre pagine...
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